Vin à porter, doggy bag e il menu per gli "alimenti-panda"

30.05.2016

Vino da casa al ristorante? Anche in Italia ora è possibile. Parola di Roberta Schira, che sul Corriere della Sera riporta la storia di Noelle e Jean Pierre Bettoni Colombot, i titolari del ristorante milanese di via Mercalli Droit de Bouchon (lett: diritto di tappo) che permette ai clienti di portare le bottiglie preferite per stapparle direttamente al locale. “Vogliamo invogliare la clientela. E se il vino non viene finito il commensale se lo riporta a casa” fa sapere Jean Pierre. Un sistema che ha già riscontrato successo, là dove il vino portato da casa permette anche di moderare i prezzi della cena. (Corriere della Sera) @ Quando a fare l’arte sono (anche) i tappi di sughero. E’ il cuore del progetto “BiancoRossoGreen”, che attraverso il riciclo dei tappi permette di realizzare installazioni artistiche. Un’ idea piaciuta a tal punto da ricevere una menzione speciale per l’innovazione al Premio Gavi - La Buona Italia 2016. (QN) @ A Monza la doggy bag è una realtà. Questo grazie a “Tenga il resto” l’iniziativa messa in campo da Comune e Confcommercio con la fornitura di 100mila vaschette per portare il cibo a casa. Attualmente hanno aderito 40 locali e in un anno e mezzo sono state utilizzate 30mila vaschette: “I clienti chiedono di portar via soprattutto secondi piatti, dessert e vino”. (Corriere della Sera) @ Il ristorante Settembrini di Roma dedica un menu agli “alimenti Panda” ovvero i cibi che i cambiamenti climatici mettono a rischio. L’idea è nata lo scorso 22 aprile in occasione della Giornata della Terra. Tra i cibi a rischio scomparsa diverse specie ittiche, ma anche frutta, ortaggi e alcuni vini. (Il Giornale) @ Non un blog di ricette ma una vera e propria esperienza social dedicata al cibo. così sulla Stampa di sabato Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari spiegano il loro Gnam box un progetto non solo di cibo, ma design, fotografia, video, nato prima in inglese e solo dopo italianizzato. “Siamo diventati guardoni del cibo” ironizzano “Ma soprattutto guardando le foto che posti di quel che mangi si capisce chi sei”. 

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