Vini del deserto, latte della felicità e la levata di scudi contro la pizza all'ananas

22.02.2017

Crescere vigne in condizioni di siccità, nel bel mezzo del deserto del Negev. E’ ciò che fa Aaron Fait, il biochimico delle piante originario di Bolzano che insieme al suo gruppo ha sviluppato una serie di tecnologie per produrre vino anche tra le dune. Una risposta ai cambiamenti climatici che minacciano il Pianeta, che fa uso di tecniche tra cui non mancano teli di nylon per proteggere il suolo dall’evaporazione, reti colorate sui grappoli per far passare solo la quantità di luce necessaria e un’irrigazione intelligente che rispetti i bisogni della pianta. (La Stampa) @ E in tema di vino, è interessante anche il progetto avviato dall’ istituto di formazione professionale Galdus di Milano, volto ad avvicinare al vino i ragazzi a rischio abbandono scolastico. Gli studenti, che per mesi hanno studiato a scuola la produzione del vino insieme a professori ed esperti, a settembre sono stati coinvolti per la vendemmia e a marzo torneranno nell’azienda vitivinicola che li aveva ospitati per imbottigliare la loro Barbera. Ne parla su Repubblica Tiziana De Giorgio. @ Playlist musicali per coccolare le mucche e scarti dei formaggi utilizzati per produrre energia elettrica. I caseifici guardano avanti e si mettono in rete per mescolare tendenze biologiche e tradizioni storiche. Sul Corriere della Sera lo spiega Sara Bettoni, che riporta l’esempio di Plac, la cooperativa che riunisce un centinaio di produttori del cremonese e che 4 anni fa ha iniziato a creare dal siero formaggio dei biocombustibili per produrre energia. "L'85% del latte - spiega il presidente Cesare Baldrighi - è composto da siero. Il resto è grasso, proteine, lattosio e sali minerali". @ Vade retro, pizza all’ananas! La difesa del piatto simbolo della tradizione italica dai suoi omologhi con condimenti improponibili non arriva dai pizzaioli napoletani ma da presidente dell’Islanda, Guoni Thorlacius Johannesson, che ieri, dopo essere stato avvicinato da un ragazzo che gli ha chiesto cosa pensasse della pizza hawaiana, ha risposto: “Se me lo permettessero approverei una legge per bandirla dal Paese” (Chapeau!) (Italia Oggi) @ Si intitola “La mia grossa grassa cucina” il nuovo programma che Platinette, alias Mauro Coruzzi, da venerdì 24 febbraio condurrà in seconda serata su La5 ispirandosi al suo ricettario personale. Sei puntate particolari in cui i piatti non saranno preparati secondo regole tradizionali, bensì “Con una buona dose di leggerezza e una forte propensione all’eccesso”. @ Traslochi in vista nel “Salotto” di Milano. Secondo alcune indiscrezioni riprese anche da QN, Carlo Cracco aprirà il suo nuovo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele entro il mese di giugno. @ E in tema di inaugurazioni, a Milano da oggi apre al pubblico anche la fabbrica di Cioccolatitaliani. Nei laboratori di via De Amicis, i cultori del cacao potranno trovare il primo negozio d’Europa “from bean to bar live”, ovvero dalla fava di cacao alla tavoletta pronta da mangiare, e degustare il “cibo degli dei” in gelateria, pasticceria, caffetteria e anche in piatti di cucina. Lo racconta Roberta Schira sul Corriere della Sera di Milano. @ “Da Tokyo al Po. Così sono diventato samurai di Giugiaro”. A parlare è Hideyuki Miyakawa, il nippo-torinese ambasciatore del design italiano in Giappone che su Repubblica racconta a Fabiola Palmeri la sua storia, dall’arrivo nel ’60 per il Salone dell’Auto all’incontro con la moglie. “Torino per me è tutto - spiega - Mi ha regalato ricchezza, conoscenza, una moglie, sette figli e l’amore spassionato per il risotto”. @ E a proposito di Giappone partirà da domani, su ilGolosario.it, la rubrica dedicata ai migliori ristoranti giapponesi d’Italia curata da Claudio Gallina.

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