Vini Top Hundred 2024

Ventitre candeline per lo storico riconoscimento a Golosaria. Paolo Massobrio e Marco Gatti annunciano i 100 migliori vini d’Italia novità (+ 100 storici)

15.09.2024

Il 2024 è l'anno della conferma per questa nuova formula dei Top Hundred che, accanto ai 100 migliori vini italiani novità assolute, dallo scorso anno annovera le Top Storiche, ovvero 100 cantine già premiate negli anni precedenti, ma con la scommessa di esserci con un vino diverso da quello delle edizioni passate. 

Anche quest'anno – dice Paolo Massobrioi Top Hundred forniscono la fotografia di un settore in continuo movimento dove sono sempre di più le etichette bio, per esempio, ma anche quelle che scommettono su vitigni autoctoni che rischiavano l’oblio. E poi l’inarrestabile ascesa dei giovani”.

La doppia selezione dei Top Hundred – spiega Marco Gattiè il frutto di un anno intenso di degustazioni, in sede con la commissione che si riunisce ogni settimana e nelle diverse Anteprime in tutta Italia. Anche quest'anno sono migliaia le etichette assaggiate, dove le novità hanno sempre un posto di rilievo”.

Premiazione dei Vini Top Hundred a Golosaria Milano (foto d'archivio) 

Un quadro enoico unico, dunque, che quest’anno conferma le 21 etichette premiate in Piemonte fra le novità e 22 fra le storiche, segnando un vero e proprio record; a seguire la Toscana (16 novità e 10 storiche). La Lombardia, poi, registra una clamorosa impennata nelle novità (11), ma le sorprese arrivano anche dalla Calabria che con 4 cantine novità e 5 storiche raggiunge uno dei giganti della viticoltura nazionale come la Sicilia che, a sua volta, annovera 6 storiche e 3 novità.

Come ogni anno, il riconoscimento dei Top Hundred comprende anche i Top dei Top, ovvero l’eccellenza per ogni categoria, che in questa edizione registra alcuni dati curiosi. Partiamo dalla spumantistica dove si impone un piemontese fuori dalle grandi rotte: lo Spumante Brut Blanc de Blancs "Cin Cin Nato" (da uve baratuciat) della cantina Agriforest Giuliano Bosio di Almese, in Val di Susa (To). Anche il Top dei Top dei rossi segna una piccola rivoluzione: andiamo sì in Toscana, ma a salire sul podio è la denominazione Montecucco con il Montecucco Riserva Bio "Impostino" 2018 della Tenuta l'Impostino di Civitella Paganico (Gr). Il Top dei Top dei vini bianchi è pescato invece fra le cantine storiche, ovvero la Collina dei Ciliegi di Grezzana, che è uscita con il Veneto Bianco “Prea” 2021 (da uve garganega, pinot bianco e chardonnay). Per il Rosato si va al Sud: il Calabria Gaglioppo Rosato "Ligrezza" 2022 di Terre di Balbia di Altomonte (Cs). Infine, Top dei Top tra i passiti è una gloria della viticoltura lombarda: il Moscato di Scanzo di Pagnoncelli Folcieri di Scanzorosciate (Bg). 

I 200 produttori si daranno appuntamento domenica 3 novembre alle ore 11 sul palco di Golosaria Milano, in un'edizione che si preannuncia ricca di novità a cominciare dalla sede (Fiera Milano Rho). In questa occasione sarà protagonista anche ilGolosario Wine Tourla guida all'enoturismo italiano con oltre 1.500 cantine che in Italia offrono degustazioni a pagamento in luoghi accoglienti, ma anche posti letto, cucina e altre iniziative che permettono di godere appieno l’ambiente circostante.

> Consulta l'elenco di tutti i vini Top Hundred premiati in passato (2002-2023)

VALLE D'AOSTA

GRESSAN (AO) - CAVE GARGANTUA
TOP HUNDRED 2024 - Vallée d’Aoste Gamay 2022

La leggenda narra che lo sperone di forma allungata sovrastante il piccolo comune di Gressan non fosse semplicemente un accumulo di detriti di origine glaciale, ma bensì il dito mignolo del gigante Gargantua. È su queste pendici che è nata con il nonno Pierino, prima, e con papà Santino poi, la passione di Laurent e André Cunéaz per il vino. Oggi qui è praticata un’agricoltura rispettosa di ambiente ed ecosistema, e in cantina la filosofia è la stessa con torchiatura a mano e uso di solfiti ridotto al minimo. Senza rinunciare a sperimentare (che si tratti di un affinamento inedito o della preparazione di un vino nuovo), con il coraggio di partire dalla tradizione per esserne, se necessario, innovatori. Il risultato sono vini che sorprendono per la capacità di raccontare il territorio valdostano. Come questo Gamay 2022 che nasce da vigneti con età superiore ai 12 anni, con basse rese ad ettaro e per questo pur preservando la freschezza tipica del vitigno, mostra una certa struttura, dentro la sua piacevole rotondità.

CHAMBAVE (AO) - LA GAZZELLA DI MARILENA VOYAT
STORICO 2024 Spumante Brut Rosé “La Gazzella”

Ezio Voyat era personaggio cui volevamo bene. E anche lui ci voleva bene. Ci ha lasciati poco prima che noi lo premiassimo. Di lui, dopo il mito del suo passito ambrato che durava per decenni, abbiamo apprezzato l’uscita della Gazzella (dal soprannome della figlia, atleta celebre) un moscato secco, dall’aroma poetico, che aveva la forza dei torrenti di montagna. Oggi proprio quella Gazzella, Marilena, ha riportato in auge il sogno del padre con lo Spumante Brut Rosé “La Gazzella”, un unicum, una rarità dal bel colore rosa antico che al naso rivela profumi di piccoli frutti, in particolare ribes, mentre in bocca si presenta cremoso con una piacevole acidità.

MORGEX (AO) - CAVE MONT BLANC DE MORGEX ET LA SALLE
STORICO 2024 Spumante Extra Dry Blanc “Fripon”

Era il 1983 quando, per effetto delle politiche agricole dell’amministrazione regionale, nacque questa cantina, il cui primo importante lavoro fu quello di recuperare i vigneti abbandonati sulle pendici del Monte Bianco, preservando la secolare tradizione incentrata sul vitigno autoctono principe, il Prié Blanc biotipo Blanc de Morgex, coltivato tra i 900 e i 1.200 metri. Da allora, il progetto ha conosciuto una crescita grazie alla produzione di vini e spumanti di gran pregio, come lo Spumante Extra Dry Blanc "Fripon" da uve priè blanc al 100%. Ha colore paglierino scarico con una bolla ricca fin dal primo sguardo. Al naso è floreale e minerale allo stesso tempo, in bocca è diretto con un residuo dolce sul finale che si fonde bene con il sorso ricco e avvolgente.

PIEMONTE

BRIGNANO FRASCATA (AL) - IANDOLO FRANCESCO
TOP HUNDRED 2024 - Derthona 2022

Il Colli Tortonesi Timorasso Derthona 2020 di Francesco Iandolo è la grande prova del valore di questo vignaiolo che si destreggia bene anche in terra di Nizza, avendo vigne a Moasca e a Vaglio Serra. In questo caso invece le uve provengono da Cà dell’Aglio, sei ettari di terre sassose, calcareo argillose, tutte a timorasso nel comune di Brignano-Frascata. L’altitudine dell’appezzamento è di 350m sul livello del mare, l’esposizione è Sud-Ovest e la densità d’impianto è di 4.000 ceppi per ettaro. Il vino che si ottiene al naso è tutta eleganza, con pesca di Volpedo e idrocarburi, in bocca è velluto, pieno, con un finale ammandorlato.

OZZANO MONFERRATO (AL) - TENUTA GENEVRINA
TOP HUNDRED 2024 - Grignolino del Monferrato Casalese “Curioso” 2022

Tenuta Genevrina, creatura del giovane Luca Vogliotti attiva dalla vendemmia del 2022, si è subito affermata come una realtà vinicola d’eccellenza, distinguendosi per la sua produzione di vini che catturano l’anima del terroir di Ozzano Monferrato. Al cuore di questo successo si trova il connubio tra la maestria enologica di Donato Lanati e la ricca tradizione del territorio, che vanta un patrimonio vitivinicolo di grande valore, con terreni vocati e vitigni autoctoni che conferiscono ai vini un carattere unico e inconfondibile. La produzione si esalta in etichette come il Grignolino del Monferrato Casalese “Curioso” 2022. Ha un colore iconico che vira sul rubino scarico. Al naso piccoli frutti molto intensi: il lampone, le fragoline di bosco. È grandissimo in bocca: rotondo, fine, con un finale ammandorlato. Equilibrato e pregnante.

ROCCA GRIMALDA (AL) - ROCCA RONDINARIA
TOP HUNDRED 2024 - Barbera del M.to “Rosa Munda” 2022

La rocca è quella su cui poggia uno dei castelli più antichi e affascinanti - con la sua grande torre di avvistamento centrale - delle colline che dal Piemonte si innalzano verso il mare. L’azienda ha origine nel 2004, con una attività legata all’allevamento di cavalli e piccoli animali da cortile, alla fienagione, e alla coltura sperimentale di essenze particolari quali lo zafferano, su un territorio appenninico di circa 12 ettari nella Valle Scrivia. Successivamente, rilevando vigneti vicini al castello di Rocca Grimalda, in Monferrato, la famiglia Venturini - De Rege è riuscita a coniugare il profilo agricolo che aveva caratterizzato un’anima importante della storia del castello con le esperienze sapientemente custodite dai vignaioli rocchesi e il recupero di antichi vigneti. Oggi la produzione è basata sui vitigni caratteristici del territorio (dolcetto) con qualche sorpresa come la Barbera del Monferrato “Rosa Munda” 2022 di colore rubino vivo con unghia tendente al viola, al naso è un vero e proprio canestro di frutta fresca e in bocca ha un sorso ricco, con acidità viva.

STREVI (AL) - BANFI PIEMONTE
TOP HUNDRED 2024 - Alta Langa Extra Brut Cuvée “Aurora” 2020

Non ha bisogno di presentazioni questa storica azienda di spumantistica, tra i fondatori dell’Alta Langa.Una denominazione a cui rendono onore con l’Alta Langa Riserva “Cuvée Aurora” 2012 da uve 70% pinot nero e 30% chardonnay. Si presenta di colore oro, ha perlage molto fine, con un naso fresco, nonostante i 100 mesi sui lieviti, con profumi di pera e banana subito affiancati da una nota minerale profonda, una vena sapida che ritroveremo anche in bocca, dove la freschezza del sorso si accompagna a un perlage fine e cremoso. Grandissimo!

AGLIANO TERME (AT) - AGOSTINO PAVIA & FIGLI
TOP HUNDRED 2024 - Barbera d’Asti Superiore “La Marescialla” 2020

All’azienda Agostino Pavia va il merito di aver scommesso sulla Barbera d’Asti fin dagli anni Ottanta quando questo vino versava in una profonda crisi. Così hanno iniziato a selezionare i vigneti più adatti in una logica di zonazione che oggi ha permesso loro di vinificare questa Barbera d’Asti Superiore “La Marescialla” che nell’annata 2020 segna la consacrazione di questo progetto. La frutta è sotto spirito, ma viene mantenuta fresca dalla parte balsamica. Ci sono anche i marcatori dei grandi vini come il caffè e quelli più tipici del vitigno (l'amaretto). In bocca ha tutto: è piena, intensa, si allunga per via retrolfattiva con una nota lievemente tostata.

CANTARANA (AT) - VALTRIVERSA
TOP HUNDRED 2024 - Barbera d’Asti “Maggenga” 2021

Prende il nome dell'omonima valle astigiana, questa cantina dalla storia recente, avviata da Gianpiero Gerbi e altri amici con l'obiettivo di dare nuova linfa alla viticoltura locale. Con scelte anche originali, come dimostra il primo vino bianco prodotto da uva verdejo provocatoriamente chiamato Clandestino 2022. Il massimo secondo noi è però rappresentato dalla Barbera d’Asti “Maggenga” 2021 che ha le vestigia della grande, iconica Barbera. I profumi si aprono sul sottobosco, per poi concentrarsi su un bouquet di rose e viole. In bocca, il sorso è elegante, pulito, con un'acidità che esplode solo alla fine, assieme alla sua mineralità.

LOAZZOLO (AT) - PIANCANELLI
TOP HUNDRED 2024 - Barbera d’Asti 2022

Che bella scoperta questa azienda agricola condotta dall'enologo Silvio Laiolo che in questo territorio celebre per la denominazione più piccola d'Italia ha dato vita a una teoria di vini dove anche i rossi hanno una bella personalità. Applausi per la Barbera d’Asti 2022 che ha naso pieno, con la rosa tipica della Barbera e quella mandorla che ingentilisce il naso e che ritroveremo poi nel finale di un sorso che integra perfettamente corpo e acidità filigranosa.

MONCALVO (AT) - CASCINA VALEGGIA
TOP HUNDRED 2024 - Barbera d’Asti “Detai” 2022

Un agriturismo a tutto tondo in quella che è la capitale del Monferrato Astigiano. Qui si viene per tanti motivi: i formaggi, l’agrimacelleria, il ristorante ampio e accogliente. Oppure la cantina che abbiamo apprezzato sia per la Freisa sia per la Barbera d’Asti “Detai” 2022. Questa ha naso profondo, profumi di rosa e una nota verde, balsamica. In bocca arriva la fragranza del frutto e un'acidità che rimane a lungo, fresca, fine.

MONTABONE (AT) - GALLO
TOP HUNDRED 2024 - Alta Langa Brut “1831” 2020

L’Alta Langa si conferma uno dei vertici della spumantistica nazionale e il campione di questa azienda agricola di Montabone ne è la prova. Terreni ricchi di marna, con un’esposizione moderata al sole sono l’ideale per la coltivazione del pinot noir che insieme allo chardonnay è la materia prima di questo Alta Langa Brut “1831” assaggiato nell’annata 2020. Di colore paglierimo ha riflessi dorati, perlage intenso fine. Al naso spiccano le note verdi, di salvia e minerali che poi si aprono al frutto. In bocca è cremoso, incisivo, fresco, piuttosto sapido.

SAN MARZANO OLIVETO (AT) - TENUTE RaDe
TOP HUNDRED 2024 - Alta Langa Extra Brut Pas Dosé Riserva 2015

Combinando l’idea di rivalorizzazione del territorio, insieme alla possibilità di poter usufruire di spazi molto grandi, Raimondo Cusmano e il figlio Daniele (da qui il nome Tenute RaDe) hanno realizzato una cantina tecnologicamente avanzata. La classe e l'esperienza di famiglia si sentono soprattutto nell’assaggio dell'Alta Langa Riserva Extra Brut Pas Dosé 2015: di colore oro, al naso ci sono le caramelline di liquirizia e il rabarbaro, accompagnati da una speziatura profonda di zenzero. In bocca l'eleganza del campione precedente si moltiplica, grazie a equilibrio, mineralità e giusta acidità.

SCURZOLENGO (AT) - CANTINE SANT’AGATA
TOP HUNDRED 2024 - Ruchè di Castagnole M.to “’Na vota” 2023

Vulcanico imprenditore piemontese dopo aver preso le redini dell'azienda di famiglia, quasi come se fosse una missione, intraprende un viaggio pieno di sfide per far conoscere il Ruchè in tutto mondo. Diverse le tipologie prodotte, per noi però quello iconico resta il Ruchè di Castagnole Monferrato “‘Na vota” 2020. Viene creato tramite la vinificazione zonale, prodotto assemblando quattro differenti vigneti. Fermentazione a contatto con le bucce per 14/16 giorni, a una temperatura di 28-30° C, con frollature giornaliere. Fermentazione malolattica in vasche di acciaio inox, dove rimane per circa un anno a riposare. Il 2020 ha note di colore che virano verso l'aranciato; al naso è floreale e minerale con un ché di prugna gialla. La speziatura è più accentuata degli altri, ma è sempre balsamico con note di talco. In bocca è rotondo, profondo, tannico, asciutto.

VESIME (AT) - CAVALLERO AZIENDA AGRICOLA SOC. AGR. SEMPLICE
TOP HUNDRED 2024 - Monferrato Bianco “Tentè” (baratuciat) 2023

La famiglia Cavallero, è insediata in questo territorio dell'Alta Langa dal 1500, impegnata da sempre nell’attività agricola mista che prevedeva coltivazione di grano, alberi da frutta, viti e allevamento di bestiame. Negli anni Ottanta la scelta di dedicarsi esclusivamente alla viticoltura che oggi li ha portati ad avere alcune bottigle iconiche come il Dolcetto e a differenziare puntando su un vitigno in ascesa, come il baratuciat. Il Monferrato Bianco “Tentè” 2023 al colore ricorda l'oro, mentre il naso si mostra decisamente particolare, con profumi vegetali e fieno. In bocca è rotondo, elegante, di piacevole finezza.

VIVERONE (BI) - POZZO ELISA
TOP HUNDRED 2024 - Erbaluce di Caluso “Reirì” 2022

Elisa e Claudia sono due sorelle che rappresentano la terza generazione di questa azienda agricola tradizionale che oltre al vino produce anche kiwi, olio e zafferano. La passione resta in cantina e si concentra sul vitigno che più rappresenta questo territorio: l’erbaluce. Ne fanno un'interessante versione spumantizzata, ma c’è anche il nostro preferito è l’Erbaluce di Caluso “Reirì” 2022, dal naso di albicocca acerba con una nota salmastra e di talco. In bocca ritorna la frutta in un sorso vellutato che chiude con un finale amaricante.

CANALE (CN) - CORNAREA
TOP HUNDRED 2024 - Roero Arneis “Enritard” 2018

Cornarea deve il suo nome alla collina dove si stendono i suoi vigneti, così chiamata sin dall’anno 1000: sulla sommità della collina l’inconfondibile forma del castelletto della Cornarea, che sovrasta 15 ettari di vigneto, interamente di proprietà dell’azienda. La cantina di Canale è stata protagonista del salvataggio e della crescita dell’arneis, che oggi produce anche nella versione passita. Noi abbiamo apprezzato l’“Enritard” 2018, che esce sul mercato dopo anni di affinamento in bottiglia che danno un effluvio di frutta esotica, balsamico, con un naso che sembra dolce. Un Arneis che si mangia: pieno, tannico, croccante. Chapeau!

DOGLIANI (CN) - COZZO MARIO
TOP HUNDRED 2024 - Dogliani “Pregliasco” 2019

Questa azienda sorge sulle dolci colline di Dogliani, all’interno di una classica cascina piemontese: la Cascina Lasagna, la cui costruzione risale al XVIII secolo. La superficie vitata, circa dieci ettari, è coltivata in maggior parte a dolcetto. Non è un caso quindi che il vino Top sia proprio il Dogliani 2019 “Pregliasco” che nasce a piede franco. Pur essendo un 2019 sembra ancora giovane, a cominciare dalla franchezza olfattiva. Ha una grandissima concentrazione di colore e profumo di frutta matura. Minerale.

MONFORTE D'ALBA (CN) - AGRICOLA F.LLI BROCCARDO
TOP HUNDRED 2024 - Barolo “San Giovanni” 2020

Fondata nel 2010 dai tre fratelli Broccardo – Filippo, Laura e Federica – questa cantina trae origine da una solida tradizione agricola familiare avviata dai bisnonni. Tredici ettari di vigneti da cui sono ottenuti i vini classici del territorio (Barolo, Nebbiolo, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Arneis). Punta di diamante il Barolo “San Giovanni” 2020 cru del comune di Monforte. Un vino di colore trasparente e brillante di bella consistenza; al naso mostra una viola espressa e un poco speziata, balsamica, floreale come fosse sambuco. In bocca è fresco, setoso, tannico, pieno.

PRIOCCA D’ALBA (CN) - PEDEMONTIS
TOP HUNDRED 2024 - Langhe Favorita “Jaiet” 2022

Sta crescendo (e migliorando) questa realtà di Priocca (Cn) capace di combinare più aspetti diversi nell'ambito della produzione del Roero: dall'uva alle nocciole all'enoturismo. Interessante il Langhe Favorita “Jaiet” colto nella sua evoluzione: il primo assaggio del 2020 ci aveva consegnato un vino dal naso fruttato e dal sorso rotondo che in questo 2022 si è tramutato in un bicchiere che esce con note di frutta fresca ed è ematico; in bocca è pieno fine sottile, sapido, con quella mandorla che torna continuamente in bocca.

TREISO (CN) - FLORI
TOP HUNDRED 2024 - Barbaresco 2020

Di questa azienda impegnata da quattro generazioni nella produzione di vino, ma rilanciata come proprio marchio solo nel 2022, abbiamo assaggiato sia il Dolcetto d’Alba 2022 sia il Langhe Nebbiolo, che aveva dei tannini sottili e ben presenti. Ma questi due vini sono stati un invito ad assaggiare anche il loro Barbaresco 2020 che si è presentato nella sua fragranza speziata, con note animali al naso e frutta. I tannini sono ancora vivi e scalpitanti. Bella sorpresa!

GHEMME (NO) - PLATINETTI GUIDO
TOP HUNDRED 2024 - Ghemme “Vigna Ronco al Maso” 2020

Il Ghemme è una delle denominazioni più importanti dell’Alto Piemonte e lo dimostra con vini che sul medio lungo invecchiamento alzano l'asticella della qualità. A colpirci nelle degustazioni del 2024, il Ghemme “Vigna Ronco al Maso” 2020 firmato dall’azienda Guido Platinetti, giunta alla quarta generazione di famiglia sempre nel segno dei nebbioli del nord. Al naso è ampio, complesso e in bocca dimostra la sua stoffa, con un sorso tannico, lungo.

SUNO (NO) - PAOLO FERRI
TOP HUNDRED 2024 - Spumante Brut Rosé Metodo Classico “Preja”

Lo Spumante Brut Rosé Metodo Classico “Preja” viene firmato da Paolo Ferri a Suno (No). Partiamo dal vino perché si tratta dell’unico da uve vespolina e pinot nero prodotto da questa azienda (rara avis). La particolarità risiede anche nella vinificazione: si tratta infatti di un metodo classico a produzione limitata, con le bottiglie messe a riposare nelle splendide cantine medievali di Villa Bono. Il risultato è uno spumante di classe che si presenta con un bel colore rosa antico, al naso è finemente floreale con la rosa e la lavanda. In bocca è cremoso, fresco, minerale.

ALMESE (TO) - AGRIFOREST GIULIANO BOSIO
TOP HUNDRED 2024 - Spumante Brut Blanc de Blancs “Cin Cin Nato” TOP DEI TOP SPUMANTI

Questa azienda agricola a conduzione familiare è nata nel 2003 con l’obiettivo di recuperare tradizioni passate, ambiente e paesaggio, riqualificando un territorio lasciato all’abbandono dagli anni Sessanta. Oggi la famiglia Bosio, che ha puntato tutto sul vitigno autoctono baratuciat, mostradone la sua versatilità fino alla versione passita, può contare su 16 ettari di terreni, dei quali due e mezzo vitati, curati con pratiche rispettose delle vigne. Anche in cantina gli interventi sono delicati e volti a non alterare la personalità dei vini, fedeli testimoni di queste terre di confine. Punta di diamante il Brut Blanc de Blancs “Cin Cin Nato” da uve baratuciat. Colore paglierino verso oro. Bollicine finissime e persistenti. Naso altrettanto fine di crosta di pane, da cui emerge una nota citrina incisiva, nuance minerale e leggermente aromatica. La bolla è ricca avvolgente, cremosa con un’acidità incisiva e poi chiusura sapida, asciutta. Ci ha talmente colpito da essere fra i TOP dei TOP della sezione spumanti 2024.

BOSIO (AL) - LA CAPLANA
STORICO 2024 Gavi del Comune di Gavi “La Caplana” 2023

Questa piccola azienda è come l’indirizzo geloso che uno carpisce dal parroco o dal farmacista di un paese. E il paese è Bosio, luogo vocato per il dolcetto e il cortese. Per quanto riguarda il Dolcetto di Ovada entrò nei nostri radar già con il riconoscimento dei Top Hundred 2010: il Dolcetto di Ovada “Narcys”. Il 2024 invece è stato segnato dal Gavi del Comune di Gavi “La Caplana” 2023, che ha colore giallo paglierino luminoso consistente, un dato che si ritrova al naso e in bocca dove l’intensità è ben presente. Al naso emergono i fiori bianchi, ma anche cenni di polpa di frutta che rende l’olfazione quasi aromatica. In bocca se ne apprezza il corpo, ma anche la freschezza e la chiusura sapida per un bicchiere di Gavi decisamente iconico.

CAPRIATA D’ORBA (AL) - CASCINA GENTILE AZ. AGR.
STORICO 2024 Derthona 2021

Siamo felici dell'affermazione nel mondo del Timorasso, di quest'azienda dall'anima storica ma sempre capace di rinnovarsi. A fondarla fu il nonno Giovanni, contadino in quel di Capriata che piantò il primo vigneto a Gazzolo, cru del dolcetto. Da qualche anno invece alla guida è arrivato il nipote Daniele Oddone, che dopo la laurea in enologia, ha dato un'impronta personale alla produzione. Così alle storiche Doc e Docg del territorio (nel 2013 fu Top Hundred l’Ovada 2011) ha affiancato anche questo Derthona. Di colore oro, ha note speziate, naso un po’ evoluto che vira verso gli idrocarburi. L’acidità è pregnante, la persistenza lunga: bella promessa.

CASSINE (AL) - FRANCO IVALDI
STORICO 2024 Monferrato Freisa “La Gilarda” 2022

Franco Ivaldi, figlio d’arte in tema di viticoltura, nel 1995 decise di inaugurare il suo nuovo progetto enoico insieme alla moglie Caterina e al figlio Giorgio, enologo. Ai classici e più conosciuti vitigni del Monferrato (barbera, dolcetto, moscato e cortese) ha poi affiancato l’autoctona freisa e l’albarossa che nel 2014 si aggiudicò il premio Top Hundred. Oggi a raccogliere il nostro plauso è il Monferrato Freisa “La Gilarda” 2022, che ha naso ampio, intenso e all'inizio richiama le foglie bagnate e il sottobosco; poi arrivano il frutto e le note balsamiche. In bocca è pieno, di corpo, tannico.

VIGNALE MONFERRATO (AL) - ACCORNERO GIULIO
STORICO 2024 Spumante Metodo Classico Extra Brut Blanc de Blancs 2020

Chi ama il Grignolino sa quanto è grande questa cantina guidata con passione da Ermanno Accornero, che insieme ad altri produttori ha fondato anche l’Associazione Monferace, dedicata alla promozione e all’invecchiamento di questo vino. Una pratica, quella dell’affinamento, che a Ermanno riesce benissimo, come dimostra il suo eccezionale Vigne Vecchie che lo fece salire sul palco di Golosaria come produttore storico. Ma accanto al Grignolino, meritano tutti i suoi vini, tra cui l’ultimo che è questo entusiasmante Metodo Classico Extra Brut 2020 prodotto con uve cortese vinificate e a contatto 24 mesi sui lieviti. Ha colore paglierino di ottima concentrazione, al naso sono franche le note fruttate e fresche; in bocca si ha proprio la sensazione di un bicchiere di vino teso, fine nel suo perlage carezzevole, con una spada acida importante e una chiusura sapida intrigante. Ottima risultanza: buona la prima!

VIGNALE MONFERRATO (AL) - LAGOBAVA
STORICO 2024 Vino Rosato “Rosa di Lago” 2023

Da più di cento anni i Bava hanno un’enoteca sul molo di Cannobio con una serie di referenze che fanno il giro del mondo. Questo ha permesso a Gabriele di formarsi un grande palato e di sviluppare una passione per il vino che ha voluto mettere a terra sulle colline di Vignale Monferrato, in un progetto nato con la moglie Micaela, esigentissima degustatrice. E già nel 2008 salì agli onori dei Top Hundred il Monferrato Rosso “Lagobava” 2004 blend di barbera e cabernet. Oggi ci ha stupito il Rosato “Rosa di Lago” 2023, una malvasia rossa vinificata in rosa e secca. È di colore cerasuolo, al naso ha note di confettura di fragola, ribes, lampone che lasciano poi spazio alla rosa. In bocca è molto buono: ha una struttura da rosso, tannico, elegante, graffiante.

ASTI (AT) - CALDERA FABRIZIA
STORICO 2024 Ruché di Castagnole M.to “Prevost” 2023

Una storia lunga oltre un secolo quella dei Caldera, con Fabrizia Caldera e il marito Roberto Rossi, affiancati dal figlio Fabio che producono i vini classici del Monferrato, nel paese che diede i Natali ai genitori di Papa Francesco. Nell’assaggio di tutta la loro produzione è spiccato senza esitazione il Ruché di Castagnole Monferrato “Prevost” 2023 dal colore rubino trasparente. È suadente la nota di rosa damascata che salta al naso accanto a note nobili di pepe e incenso. In bocca è un velluto accompagnato dall’aroma tipico del Ruché dove emerge anche il chiodo di garofano a corredare un sorso vivo, con la seta dei tannini che ne fanno un sorso perfetto, secondo le aspettative di chi ama questo vino.

BUBBIO (AT) - COLOMBO ANTONIO E FIGLI - CASCINA PASTORI
STORICO 2024 Piemonte Pinot Nero “Maxima” 2018

Ci può essere un grande Pinot Nero piemontese. La conferma ancora una volta arriva dalle vigne di questo cardiochirurgo milanese, Antonio Colombo, che s’è affidato a un enologo passionale come Giandomenico Negro, per gestire ben 11 ettari di vigneto in un corpo solo, quasi un miracolo qui in Alta Langa. E ha puntato sul pinot nero, che era presente in zona fin dal 1850. Dopo il Pinot Nero “Apertura”, da noi premiato nel 2008, si conferma oggi con il Piemonte Pinot Nero “Maxima” 2018. Al naso è intrigante con il mirtillo nero e una nota fumè. In bocca è equilibrato, pieno, con un tannino setoso, che si può tranquillamente mettere di fianco ai migliori Pinot Nero del mondo.

GRAZZANO BADOGLIO (AT) - AZ. VITIVINICOLA FRATELLI NATTA
STORICO 2024 Grignolino d'Asti "La Gambina" 2022

Che Grazzano Badoglio sia un’enclave tutta particolare della purezza di certi vitigni (barbera e grignolino in primis) lo si intuisce dalla produzione dei fratelli Natta, già saliti agli onori dei Top Hundred con la formidabile Barbera d’Asti “Le Rose” 2007 (riassaggiata di recente e straordinariamente intonsa). Dario Natta, insieme al fratello Fulvio, conduce l’azienda fondata nel 1859 da Teobaldo, coi rispettivi figli Alberto e Vittoria che proseguono l’attività, ancora sotto l’occhio vigile di nonno Ugo, 91 anni, che cura la vigna. Il Grignolino d’Asti “La Gambina” 2022 ha un bellissimo colore rubino tenue che al naso offre una nota di lampone e buccia di amarena, per un’intensità piacevolissima. Ha un ingresso morbido, equilibrato, con tannini integrati che lasciano una caratteristica nota amarognola dentro a un sorso pieno.

VINCHIO (AT) - VINCHIO VAGLIO
STORICO 2024 Nizza “Laudana” 2020

La Cantina di Vinchio Vaglio, forte di circa 200 soci conferitori e quasi 400 ettari di vigne, ha fatto di questa sua storia cooperativistica la sua forza, anticipando i tempi per puntare su una Barbera di qualità. Così nel 1986, quando la filosofia comune era di estirpare i vigneti vecchi sostituendoli con cloni diversi nella speranza di una maggior produttività, Vinchio Vaglio decise di individuare i migliori vigneti con età superiore ai 50 anni e iniziò a produrre il “Vigne Vecchie”, nostro Top Hundred nel 2017 con l'annata 2011. La cantina però ha saputo andare ancora oltre con un lavoro di zonazione che li ha portati a individuare i cru di riferimento nell'ambito della Barbera d'Asti - prima - con la selezione delle singole vigne e quindi del Nizza. Così è per il Nizza “Laudana” 2020, che prende il nome dal Bricco Laudana dove sono concentrati i vigneti da cui si ottiene: un bellissimo esemplare di Nizza, che lascia i muscoli a tutti i costi per orientarsi sull'eleganza di un naso dove la nota fruttata della Barbera resta come uno sfondo in cui emergono via via erbe aromatiche e foglia di tabacco. In bocca ha equilibrio, il sorso è vellutato, con una freschezza vibrante che permane a lungo.

SALUSSOLA (BI) - DONNALIA
STORICO 2024 Spumante VSQ Brut Rosé Metodo Classico “MaDama” (50 mesi)

Siamo sulle colline moreniche della Serra di Ivrea, a San Secondo di Salussola in provincia di Biella, Nord Piemonte, con vigneti a 300 metri di altitudine sul livello del mare. L’impulso che hanno dato i titolari di questa azienda, in primis Silvia Bettinetti, già premiata agli esordi nel 2020 con il vino rosso Variabile, blend di uve autoctone, è stato quello di mantenere alcuni vigneti storici di oltre 50 anni, e, dal 2009, di impiantarne di nuovi, guardando sempre alla tradizione Canavesana. La consulenza dell’enologo Donato Lanati ha poi contribuito a perfezionare uno stile, fino a questo metodo classico da uve rosse (nebbiolo in prevalenza) che sta a contatto con i lieviti per 50 mesi. Lo noti subito per il suo perlage fine che al naso offre fiori e piccoli frutti rossi fra cui lampone e ribes. Ma è fine anche il sorso, con la vivezza della fragranza, che poi chiude sapido con un’eleganza degna di una designer.

BARBARESCO (CN) - TENUTE CISA ASINARI DEI MARCHESI DI GRÉSY
STORICO 2024 Langhe Sauvignon 2022

Di proprietà della famiglia di Grésy dal lontano 1797, le Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy hanno iniziato la loro avventura nel campo vitivinicolo nel 1973, per volontà di Alberto di Grésy. Dal 2013 i figli Alessandro e Ludovica Cisa Asinari di Grésy si sono uniti al padre nella gestione aziendale. I vigneti si estendono tra Langhe e il Monferrato, in quattro aziende agricole di proprietà: Monte Aribaldo, nel comune di Treiso in provincia di Cuneo; La Serra e Monte Colombo, nel comune di Cassine; infine Martinenga, nel cuore di Barbaresco che funge da vero e proprio centro aziendale, dove le uve provenienti dagli altri vigneti vengono vinificate nel rispetto della tradizione. Top Hundred nel 2006 fu il maestoso Barbaresco “Martinenga”, uno dei nostri vini preferiti. Ma quest’anno siamo rimasti colpiti da un’interpretazione davvero interessante di Sauvignon, uno degli ultimi vini usciti dalla cantina. Ha colore giallo paglierino, e mantiene ancora i suoi riflessi verdognoli. Al naso il varietale del vitigno è meno esplicito rispetto ai campioni del Triveneto: senti la frutta (pesca), la foglia di pomodoro e un ché di salvia. In bocca colpisce la freschezza diffusa e ampia, l’equilibrio iconico e la chiusura sapida.

BAROLO (CN) - BARALE FRATELLI
STORICO 2024 Barbaresco “Serraboella” 2021

Quella di Francesco Barale è tra le cantine più antiche del Piemonte, fondata nel 1870, quando il Barolo stava cominciando a diventare l’icona che conosciamo oggi. Proprio Francesco è stato uno dei pionieri nella produzione di questo prestigioso vino, ancora oggi simbolo della cantina condotta attualmente da Sergio Barale insieme alle sue figlie, Eleonora e Gloria. I loro Barolo, ottenuti da cru di pregio come Cannubi e Bussia, sono noti per la loro finezza, equilibrio ed eleganza, qualità che abbiamo riscontrato anche nel Barbaresco “Serraboella” 2021 che ci ha conquistato durante l'ultima edizione di Grandi Langhe.

BAROLO (CN) - G.D. VAJRA
STORICO 2024 Langhe Freisa “Kyè” 2021

Da oltre 50 anni Vajra è sinonimo di Barolo e di grandi vini. Milena e Aldo Vajra, con i loro tre figli Giuseppe, Francesca e Isidoro, sanno regalare emozioni grazie a vini prodotti seguendo i dettami dell’agricoltura biologica, come il Barolo “Bricco delle Viole”, un’icona di eleganza. Nel 2002, prima edizione dei Top Hundred, tuttavia li premiammo con il Dolcetto d’Alba “Coste & Fossati” 2001. E anche quest’anno, a distanza di tanto tempo, a colpirci è stato un vino diverso dal Barolo, ma decisamente grande (nostra la degustazione di un campione di oltre vent’anni che era integro). Si tratta del Langhe Freisa “Kyè” 2021. Al naso senti la polpa della frutta rossa, fra la fragola e il mirtillo; in bocca è pieno, decisamente elegante e graffiante, con tannini presenti e ben integrati. Grandissimo. P.s. La visita di questa cantina gioiello, situata a 3 km dal centro di Barolo, permette di vedere le vetrate disegnate da Padre Costantino Ruggeri, uno dei grandi artisti dell’arte sacra contemporanea.

CANALE (CN) - MONCHIERO CARBONE
STORICO 2024 Roero Arneis Riserva “Renesio Incisa” 2019

Era il 1918 quando Clotilde Valente acquistò una vigna sulla collina di Mombirone, a Canale d’Alba, dando il via alla vinificazione della barbera e di altre piccole parcelle che costituivano parte dell’azienda. Oggi Francesco Monchiero, classe 1975, ha raccolto l’eredità familiare, ma ha anche voluto creare un progetto personale, che ha avuto inizio con la sua tesi di studio dedicata al Roero Superiore che è diventato presto protagonista di una linea dedicata. E già nel 2003 lo premiammo fra i Top Hundred con il Roero “Printi” 2000. Ma lo stesso è accaduto con l'Arneis. E il Roero Arneis “Renesio Incisa” Riserva 2019 ha raggiunto il vertice dei 5 asterischi nelle nostre degustazioni. È un paglierino classico, che al naso ha note verdi, balsamiche e citrine lontane, con salvia e albicocca candita. Corposo in bocca e carezzevole, è un bicchiere imperdibile ed entusiasmante.

CASTIGLIONE FALLETTO (CN) - SOBRERO FRANCESCO
STORICO 2024 Barolo “Parussi” 2020

Il suo Barolo del Comune di Castiglione Faletto “Ciabot Tanasio” 2019 è quello che vorresti bere al volo. Ha note balsamiche ed è fresco ed elegante. Tuttavia il Top lo raggiungi con il Barolo “Parussi” 2020, che è molto elegante, etereo al naso con la viola che domina un sorso che sarà elegante nella sua complessità. La Riserva 2016 denominata “Villero” è clamorosa, segno che nelle grandi annate ci sa proprio fare. Ma meritano anche la Barbera d’Alba Selectio 2021 e il Langhe Nebbiolo 2022, che mostra già un’avvincente speziatura. Noi questo produttore lo premiammo già nel 2007, con il Barolo 2003. La crescita che abbiamo evidenziato quest’anno è tuttavia evidente.

DOGLIANI (CN) - ABBONA MARZIANO
STORICO 2024 Barolo “Ravera” 2019

Marziano e suo figlio Celso furono i capostipiti di questa avventura che ha fatto grande il nome delle Langhe nel mondo del vino, in particolare grazie alla loro interpretazione del Dolcetto di Dogliani. Poi fu la volta ancora di un altro Marziano, il figlio di Celso in cantina fino a oggi, dove troviamo Mara e Chiara impegnate nella cura dei vigneti situati in alcuni dei cru più vocati in zona. Il Barolo “Ravera” 2019 ci ha ridetto quanto sia bravo questo produttore che per noi significa anche Cinerino (il primo grande viognier di Langa, Top Hundred con l’annata 2006). Ma qui abbiamo sentito la sua mano su una grande annata del Barolo, dove gli effluvi balsamici davvero ti rapiscono.

LA MORRA (CN) - ODDERO PODERI E CANTINE
STORICO 2024 Langhe Rosato “Rosa d’Agosto” 2023

Nome storico della produzione vitivinicola delle Langhe, attivo già alla fine del XVIII secolo. Qui potrete trovare tutte le migliori versioni del Barolo, realizzato con le uve provenienti dai cru più prestigiosi come Brunate, Villero, Monvigliero, Rocche di Castiglione, Bussia, Vignarionda (quest’ultimo nostro Top già nella prima edizione del 2002 con un campione della vendemmia 1998). Insieme al Barolo spiccano le produzioni di altri eccellenti vini, come Barbaresco “Gallina”, Barbera d’Alba, Nizza, Timorasso Derthona. Ma quest’anno è stato davvero intrigante l’assaggio del Langhe Rosato “Rosa d’Agosto”, anche questo ottenuto da uve nebbiolo in purezza che riesce a esaltarne al massimo le sue peculiarità anche in questa vinificazione: di colore aranciato, ha naso minerale, con sentori di violetta e la nota balsamica che richiamano i migliori nebbiolo. In bocca è pieno, intenso, di buona sapidità e tannico. Bravi!

LA MORRA (CN) - ROCCHE COSTAMAGNA
STORICO 2024 Barolo “Rocche dell’Annunziata” 2020

Ci manca, eccome se ci manca Claudia Ferraresi, che proprio nel mese di settembre di 10 anni fa ci ha lasciati, all’età di 71 anni. Era pittrice, vulcanica animatrice di eventi dedicati al vino e alla cultura (“Libri da gustare” era un suo format). Questa cantina di La Morra, dal 1841 racconta una lunga storia di dedizione alla vite e al vino, che vanta sei generazioni di produttori che hanno saputo valorizzare lo straordinario cru di Barolo Rocche dell’Annunziata. Alla fine degli anni Sessanta, Claudia Ferraresi prese in mano le redini dell’azienda insieme al marito Giorgio Locatelli, e negli anni Ottanta, il figlio Alessandro ha inaugurato un periodo di intensa innovazione sia in vigna che in cantina. Oggi l’azienda produce circa 100.000 bottiglie l’anno e copre una superficie di 15 ettari. Il restauro delle cantine ha recuperato l’antica casa colonica, trasformata in un’elegante struttura di ospitalità, dove l’esperienza del Barolo incontra la tradizionale accoglienza delle Langhe per visite, degustazioni e soggiorni ricchi di fascino. Le Art Suites si trovano nel centro di La Morra, in un balcone naturale sui più suggestivi vigneti di Langa, e sono impreziosite da opere pittoriche e creazioni artistiche di Claudia Ferraresi. Questo Barolo 2020 ha dell’incredibile per la stoffa e la finezza inusitata. Al naso ti avvince una parte agrumata di arancia candita e la violetta; in bocca sprigiona tutta la sua complessità, in un sorso verticale, già sontuoso benché i tannini siano ancora verdi, ma è la finezza che ci si aspetta da un Barolo. Da questo Barolo.

NEIVE (CN) - GIACOSA FRATELLI
STORICO 2024 Barbaresco “Basarin Vigna Gianmatè” 2019

Siamo particolarmente affezionati a questa cantina di Neive che già nel 2006 salì agli onori dei Top Hundred con il Barolo “Vigna Mandorlo” 2000. Ma questa volta la degustazione ci ha messo duramente alla prova fra chi voleva assurgere al titolo di Top Hundred la mitica Barbera d’Alba “Maria Gioana” 2019 e chi è rimasto affascinato dall’iconico Barbaresco “Basarin Vigna Gianmatè” 2019. Un vino di colore rubino con primi cenni aranciati; al naso note di pelliccia, liquirizia, china, agrumi ed erbe aromatiche che preannunciano l’incenso. In bocca è l’emblema dell’eleganza vellutata del Barbaresco con tannini perfettamente integrati!

NEVIGLIE (CN) - BERA DI VALTER BERA
STORICO 2024 Alta Langa Metodo Classico Brut

Quando si assaggiano i vini di questa storica cantina che s'incontra sulla strada che da Barbaresco e Neive sale verso Neviglie, si va sul sicuro, siano essi l'ottimo Moscato, il mitico Sassisto (da uve barbera e nebbiolo, nostro Top Hundred nel 2018) o i rossi principe delle Langhe. Questa volta ci siamo innamorati dell'Alta Langa Metodo Classico Brut, uvaggio di pinot nero e chardonnay, che ci ha davvero colpiti fin dal colore oro brillante, poi per una speziatura quasi polverosa e una balsamicità (anice) intrigante. Al sorso, eleganza e freschezza vanno di pari passo, per un bicchiere più che appagante.

CAVAGLIO D’AGOGNA (NO) - TIZIANO MAZZONI
STORICO 2024 Ghemme "Ai Livelli" 2018

La presenza della famiglia Mazzoni a Cavaglio d’Agogna è documentata già dal XIV secolo, nel centro storico, dove tuttora è situata la cantina. È il 1999 quando Tiziano Mazzoni e la moglie Rita riprendono, dopo un salto generazionale, l’attività contadina di famiglia acquistando dei vigneti a Ghemme e reimpiantando un vigneto di vespolina del suocero Giuliano estirpato solo tre anni prima. Poi Tiziano e il figlio Gilles coronano un sogno mettendo a dimora barbatelle di nebbiolo nei terreni storici di famiglia. Il sogno ha il gusto del loro Ghemme “Dei Mazzoni”, nostro Top Hundred 2007, e del Ghemme "Ai Livelli" 2018. Quest'ultimo ha naso potente, e raffinato al tempo stesso, che evoca il vermut, con una speziatura profonda di tabacco. In bocca ha tutto quel che si potrebbe desiderare: corpo, tannino ricco e un retrogusto dove ritorna quel gioco di erbe e spezie che percepivamo al naso. Grandissimo!

TORINO (TO) - MARTINETTI FRANCO MARIA
STORICO 2024 Vino Rosso “Trecento” (nebbiolo, barbera, pinot nero) 2015

Il Vino Rosso “Trecento” 2015 rappresenta la summa delle vendemmie di “Martino” e la perfetta sintesi della sua concezione di un grande rosso. Franco Maria Martinetti, infatti, è uno dei più grandi winemaker italiani, anzi possiamo dire che a lui si deve l'introduzione in Italia di una figura che prima non c'era, un architetto dei vini, un sarto delle uve che parte dall'idea per arrivare al vino e non il contrario. Ci affascinò già nel 2002 con il suo Martin, uno dei primi timorasso capaci di rivaleggiare con i grandi bianchi renani. Questa volta invece conquista il Top Storico con questo Trecento dove al naso l'eleganza è espressa dal perfetto equilibrio, coi profumi di marasca, viola e note balsamiche, in sequenza. In bocca c'è tutto quello che ci aspetteremmo da un vino che non vuole essere forzatamente grande, ma lo è perché rappresenta il culmine di un percorso: il tannino è finissimo, ben distribuito, l'acidità è viva nel contesto di un sorso che ha struttura, potenza.

GATTINARA (VC) - ANTONIOLO
STORICO 2024 Gattinara Riserva "San Francesco" 2019

La Cantina Antoniolo viene fondata nel 1948 a Gattinara, nel nord del Piemonte, da Mario Antoniolo, a cui subentrerà nella conduzione la figlia Rosanna, mentre oggi in prima linea ci sono i nipoti Alberto e Lorella. Il loro nome è sinonimo di Gattinara, splendido esempio di come il nebbiolo (che qui chiamano “spanna”) si esprima al meglio anche a queste latitudini ai piedi della Val Sesia, dove d’inverno spirano venti gelidi direttamente dal Rosa e le nebbie autunnali avvolgono le vigne e le proteggono. Il Gattinara Riserva “San Francesco” 2019, miglior assaggio delle Anteprime 2023, ha colore rubino brillante rubino e un naso diretto, con frutta matura e fresca. È suadente nella sua ampiezza, pieno, equilibrato, fine, tannico.

LIGURIA

PIEVE DI TECO (IM) - PATRONE PAOLO
TOP HUNDRED 2024 - Riviera Ligure di Ponente Pigato 2022

Paolo Patrone è un produttore autentico che già avevamo apprezzato per il suo Ormeasco. Per lui conta l'essenziale, come dicono le etichette dei suoi vini, semplici, schiette. Fa parte anche della cooperativa Viticoltori Ingauni, che in questi due ultimi anni stanno mietendo successi, come attesta il podio del premio dedicato ai Vermentino d'Italia di Diano Castello di quest'anno. Il suo Riviera Ligure di Ponente Pigato 2022 ci ha fatto trovare di fronte a un vino perfetto, godibile, fin dal suo colore giallo consistente; al naso la frutta è piena, ad evocare le albicocche. In bocca è suadente l'eleganza, declinata in un sorso fresco, pieno, con una coda minerale di bella franchezza.

LA SPEZIA (SP) - ALBANA LA TORRE
TOP HUNDRED 2024 - Vino Rosso “Shaula” (marselan) 2020

In questa proprietà che appartenne prima ai monaci Olivetani e poi fu usata come cava arenaria per costruire l’Arsenale di La Spezia, Maria Beghi ha restaurato i vigneti storici e impiantati di nuovi, puntando su alcuni vitigni che in Liguria hanno una grande storia come granaccia allevata sulle terrazze più prossime al mare. A colpirci più di tutti è stato però il Vino Rosso “Shaula” 2020, da uva marselan in purezza, creata in Francia nel 1961 incrociando il cabernet sauvignon con il grenache. Dal nome dell’ultima stella della costellazione di Scorpione che Maria osserva da casa nelle calde notti d’estate. Ha un bel colore rubino luminoso, al naso è subito complesso ed evolve più volte nel bicchiere. All'inizio ci sono note distese ematiche, poi sopraggiunge la parte vegetale che evoca il broccolo, per chiudere con sentori terragni minerali. In bocca è pieno, rotondo, vellutato, davvero un vino di grande stoffa.

QUILIANO (SV) - VIARZO
TOP HUNDRED 2024 - Riviera Ligure di Ponente Granaccia “Bricco dei Bambini” 2020

Quiliano è il paese della granaccia, orgoglioso vitigno mediterraneo (con grandi esempi in Spagna e in Francia) che in questa valle del Savonese trovò probabilmente la sua prima casa. Su questo vitigno ha voluto scommettere l'azienda agricola Viarzo di Elena Tavella e Giuseppe Parenti, coppia nella vita e nella vigna, che ha iniziato il proprio percorso dal recupero di due vigneti abbandonati dietro casa che oggi sono il cuore della loro attività. Il Riviera Ligure di Ponente Granaccia “Bricco dei Bambini” 2020 ha naso di ribes nero maturo e mentuccia. In bocca è molto simile al rosato, con un velluto a tratti allappante e l'amaricante in fondo che viene domato dalla piacevolezza del sorso nel suo complesso.

NE (GE) - LA RICOLLA
STORICO 2024 Colline del Genovesato Bianco “Brutal” 2022

L’avventura di Daniele Parma, titolare di questa cantina, è legata indissolubilmente alla sua visione di amore per la natura, per il suo territorio, per il vino. Agricoltore, artigiano e artista, conduce 5,5 ettari nel rispetto dei dettami della biodinamica, praticando un’agricoltura pulita e rispettosa del suolo e dell’ambiente, con omaggio per la terra nel suo ciclo legato agli elementi cosmici, fermentazioni spontanee, affinamenti in anfore di terracotta. Fu tra i Top Hundred nel 2009 con la bianchetta genovese “Autoctona Vigneto Rivara” 2008. Quest’anno ci ha entusiasmato con un vino, che dopo esser stato da noi scoperto ai tavoli dei sommi Circella de La Brinca di Ne con cui ha amicizia storica, ha superato di slancio le nostre finali. È il Colline del Genovesato “Brutal” 2022, un bianco da uve bianchetta e vermentino che alla vista ha colore giallo oro, al naso profumi di fiori di campo, note di ginestra, erbe officinali e camomilla, e in bocca è vivo, dall'acidità tesa, con un sorso vibrante, minerale e dalla sapidità elegante.

RANZO (IM) - PAOLO DEPERI
STORICO 2024 Riviera Ligure di Ponente Pigato Superiore “Cremen” 2019

Paolo Deperi, coadiuvato dal padre Pier Luigi e dallo zio Mauro, ha fondato questa azienda nel 2004, in un territorio dove la vite – e l’ulivo – trovano un terroir perfetto. Lo confermano i nostri assaggi, tra cui spiccano l’Ormeasco di Pornassio e lo spumante Metodo Classico da uve pigato, già nostro Top Hundred nel 2014, che affina per 30 mesi nelle cantine del Castello di Rezzo, di proprietà dei Marchesi di Clavesana. Tuttavia merita visitare le Tenuta Colombera ad Albenga (reg. Vadino Superiore, 30 – tel. 0182038030), con ristorante e wine house davanti all’isola di Gallinara, dove abbiamo assaggiato i vini di una produzione decisamente in crescita. Fra tutti ci ha colpito il Riviera Ligure di Ponente Pigato Superiore “Cremen” 2019 che ha colore oro; al naso la polpa della frutta (l’albicocca puntinata di Valeggia matura) è avvincente; in bocca il sorso è rotondo e vellutato, di persistenza lunga, prima della chiusura sapida.

SANREMO (IM) - CALVINI
STORICO 2024 Riviera Ligure di Ponente Vermentino “Gold Label” 2022

Partendo da una piccola vigna di famiglia a Ceriana, nell’entroterra di Sanremo, Luca Calvini è arrivato a gestire circa 8 ettari di vigneto tra vermentino, pigato e moscatello di Taggia, clone autoctono del moscato bianco, per una produzione di 40mila bottiglie. Proprio il Moscatello di Taggia ci aveva colpito nell'annata 2017, entrando così nella classifica dei Top Hundred 2018. Questa volta, invece, vogliamo premiare il vino ottenuto dal primo vigneto acquisito da Luca e datato 1979, cioè il Riviera Ligure di Ponente Vermentino “Gold Label” 2022, il 40% di uve del quale fermenta in barrique nuove, per poi essere assemblato alla restante parte in acciaio dopo 3/4 mesi. Questo vino amplifica le sensazioni tipiche del Vermentino aggiungendo al naso una parte agrumata di scorza di arancia, mentre in bocca il sorso si arricchisce, diventa più pieno, sapido. Abbiamo degustato anche la vendemmia 2021, che ci lascia una finestra aperta sul futuro di questo vermentino: interessante l’evoluzione al naso con la nota minerale, quasi pietrosa, che anticipa la frutta e in bocca l’acidità sembra quasi lasciare spazio alla sapidità.

CASTELNUOVO MAGRA (SP) - OTTAVIANO LAMBRUSCHI
STORICO 2024 Colli di Luni Vermentino “Il Casale” 2023

Se ci sono vignaioli, che con la loro cantina, negli anni, si sono meritati la fama di qualità, territorialità e “Vermentino”, nel lembo di terra dove la Liguria incontra la Toscana, questi sono i Lambruschi. Agli esordi a metà degli anni ’70, con Ottaviano Lambruschi, che dopo aver lasciato il suo lavoro alle cave di Carrara, acquistò due ettari di bosco in località di Costa Marina, nel comune di Castelnuovo Magra (SP), riuscendo a dar vita al primo vigneto nonché al primo vino autoprodotto. Dagli anni ’80 è nelle mani sicure del figlio, Fabio, che ha ampliato la proprietà acquistando vigneti in altre zone del territorio vocate. Top Hundred 2018 con il Colli di Luni Vermentino “Costa Marina” 2017. Ora è tra i premiati con il Colli di Luni Vermentino “Il Casale” 2023, figlio dei vigneti più giovani di bassa collina, con un’età di circa 10 anni. Di colore paglierino con riflessi verdolini, ha naso elegante con profumi di fiori bianchi, mentre al palato è secco, piacevolmente sapido, di bel carattere.

SARZANA (SP) - IL MONTICELLO
STORICO 2024 Liguria di Levante Rosso “Rupestro” (sangiovese, canaiolo, ciliegiolo) 2023

L’azienda vitivinicola Il Monticello nasce dalla passione di Pier Luigi Neri, ingegnere elettronico che, ereditata una casa ottocentesca e un terreno sui Colli di Luni, decide di dedicarsi all’agricoltura. Insieme con la moglie Maria Antonietta e ai figli Alessandro e Davide, avvia la produzione di vini pregiati nel rispetto della tradizione e dell’ambiente. Dal 1994 l’azienda è guidata dai figli Alessandro e Davide. I 15 ettari di terreno coltivati a regime biologico danno vita a vini d’eccellenza come il Vermentino “Groppolo” (Top Hundred nel 2008), il Colli dei Luni Rosso Riserva “Poggio dei Magni” e il Passito dei Neri (da uve vermentino). Il Liguria di Levante Rosso “Rupestro” frutto di un blend di sangiovese, canaiolo e ciliegiolo, assaggiato nell'annata 2023, si presenta di colore rubino trasparente di bella consistenza, ha naso intenso di incenso, mandorla, cioccolato. In bocca è tannico, sugoso, di bella acidità, con la frutta che si fa pregnante.

LOMBARDIA

SCANZOROSCIATE (BG) - PAGNONCELLI FOLCIERI
TOP HUNDRED 2024 - Moscato di Scanzo 2018 TOP DEI TOP PASSITI

L’azienda agricola nasce nel 2017 attorno a un ettaro vitato a moscato di Scanzo e, in percentuali inferiori, moscato giallo e merlot (8 mila le bottiglie). Qui è la natura a comandare, e il lavoro manuale si esercita su vigneti con pendenze fino al 45%. La cantina è un gioiellino all’interno della residenza Villa Pagnoncelli Folcieri, splendida dimora nobiliare di impianto seicentesco. A uno degli affreschi è ispirato il Moscato di Scanzo. Il campione del 2018 si presenta di un bel colore rubino di una certa intensità; al naso senti proprio l’aroma dell’uva, il mosto e poi un effluvio balsamico che abbraccia la rosa appassita e un mix di spezie dove trovi il pepe; in bocca la speziatura esce tantissimo e arriva suadente la cannella, in un sorso disteso, morbido, pieno e di lunga persistenza.

CAPRIANO DEL COLLE (BS) - BECCALOSSI
TOP HUNDRED 2024 - Capriano del Colle Bianco 2023

Merlot e marzemino tra i vitigni a bacca rossa, chardonnay tra quelli a bacca bianca sono protagonisti nei dieci ettari di vigneto che quest'azienda possiede sull'altopiano alluvionale a sud di Brescia, noto come Monte Netto. L'azienda guidata dalla famiglia Beccalossi fin dal 1943 oggi può contare sulle forze di Matteo ben deciso a puntare sugli uvaggi tradizionali. Tra i nostri assaggi spicca il Capriano del Colle Bianco 2023: da uve trebbiano in purezza, ha colore tendente all'oro, naso di grande complessità, con idrocarburi ed erbe aromatiche in evidenza. In bocca la trama fine e la giusta acidità donano al sorso grande piacevolezza.

MANERBA DEL GARDA (BS) - AVANZI
TOP HUNDRED 2024 - Riviera del Garda Classico Valtènesi Chiaretto “Rosavero” 2023

Viticoltori per passione dal 1931. Così amano definirsi i fratelli Gianpietro e Alessandro Avanzi, con il loro amore per la vigna, che è un sentimento che hanno trasmesso ai figli Giovanni e Giuseppe, Nicola e Francesco, orgogliosi di portare avanti con passione la cantina di famiglia fondata dal nonno Giovanni, vinificando esclusivamente uve di proprietà. Il vino su cui hanno deciso di puntare è logicamente il Lugana proposto in diverse versioni. Noi siamo stati però conquistati dal Valtenesi Chiaretto Riviera del Garda Classico “Rosavero” 2023 di colore rosa antico: ha naso intenso, dove il profumo floreale (di rosa per l'appunto) riesce a emergere con eleganza. In bocca è pieno, minerale, fresco e con una punta di sapidità che ne fa desiderare immediatamente un altro bicchiere.

PONCARALE (BS) - SAN BERNARDO
TOP HUNDRED 2024 - Spumante Brut Metodo Classico “Alma Maria”

Il Bresciano è storicamente la capitale italiana della spumantistica. Eppure questa volta ci spostiamo dalla classica Franciacorta per arrivare al Monte Netto dove ha sede questa azienda agricola che dalla sua può vantare una produzione spumantistica di tutto rilievo. Lo Spumante MC Brut “Alma Maria” (90% pinot bianco; 10% chardonnay) ha un bel vestito paglierino brillante. Il naso è complesso, evoluto, con note ematiche e di erba bagnata. In bocca le bollicine sono fini, il sorso è sapido con una pregnante acidità e un retrogusto piacevole di mela.

POZZOLENGO (BS) - ANTICO GELSO
TOP HUNDRED 2024 - Lugana “Amoris Vulnus” 2022

Il gelso c'è davvero, nelle vigne di questa cantina di Pozzolengo (Bs), che conta 8 ettari di cui 5 vitati a lugana e merlot. E poi torna, coloratissimo, nella bella etichetta. Due i vini prodotti. Sorprendente il Lugana 2022 “Amoris Vulnus”, dall'aspetto giallo paglierino brillante, molto caratteristico nei profumi floreali di sambuco, frutta esotica, agrumi e ancora una mandorla croccante che poi torna anche all'assaggio. In bocca spicca per sapidità e freschezza. Sorso vellutato.

SAN COLOMBANO AL LAMBRO (MI) - PANIZZARI
TOP HUNDRED 2024 - San Colombano Riserva "Vigna Belfuggito" 2018

In questa azienda sulla collina di Milano il vino è una realtà dalla fine dell'Ottocento quando il nonno Angelo fonda l'azienda. Oggi a spiccare nella produzione aziendale è sicuramente il San Colombano Riserva “Vigna Belfuggito” 2018 da uve barbera, croatina e uva rara: vuol essere l'alfiere della produzione con naso ampio, complesso, in cui la mora fa il paio con il cioccolato. In bocca è pieno, avvolgente, estremamente gradevole.

SAN BENEDETTO PO (MN) - LA FIUMA AZ. AGR.
TOP HUNDRED 2024 - Lambrusco Mantovano Frizzante “La Fiuma” 2023

Fabio Zappellini, insieme alla compagna Valentina Pedrazzoli, ha deciso di produrre il “suo” Lambrusco proprio a partire dal Grappello Ruberti. Dai 2 ettari e mezzo coltivati a fianco al fiume Po nascono dei vini fortemente identitari come il Lambrusco Mantovano Frizzante “La Fiuma” 2023. In bocca è pieno con un finale secco, davvero eccellente nel suo equilibrio cremoso, che tuttavia mostra una propria personalità.

BOSNASCO (PV) - BERNINI F.LLI
TOP HUNDRED 2024 - Oltrepò Pavese Bonarda “Lupa” 2023

Un’azienda tutta al femminile, questa della famiglia Bernini, che si sviluppa su 10 ettari a Bosnasco. In precedenza le uve eran conferite, ma dalla vendemmia 2023, le donne di famiglia, mamma e figlia, hanno deciso di vinificarne una parte e a giugno è stato imbottigliato il primo vino, la Bonarda “La Lupa”, dal nome della cascina dove si trova l'azienda, che ha debuttato di recente riscuotendo grande successo. Purpurea, golosa, ha profumi floreali di viola e di geranio, note fruttate di mora di gelso e mirtillo, sentori speziati di cannella e pepe di Sichuan. È vino dal fascino “femminile” di notevole carattere!

BRONI (PV) - LA VERSA - TERRE D’OLTREPÒ
TOP HUNDRED 2024 - Oltrepò Pavese Metodo Classico Brut Pinot Nero “Testarossa” 2016

Sta per compiere 120 anni d'età questa storica cantina dell'Oltrepò pavese che coi suoi 3mila ettari vitati e 600 soci rappresenta da sola circa il 40 per cento di un'area che ha nel pinot nero il suo vitigno per eccellenza. Le etichette assaggiate quest’anno sono una conferma di questa grande tradizione, ma con una visione di lungo corso, una classe e un'ispirazione che sottolineano il nuovo corso della cantina, oggetto negli ultimi anni di un clamoroso rilancio. L' Oltrepò Pavese Brut Pinot Nero “Testarossa” 2016 è una delle teste di serie. Di colore paglierino, ha naso intenso con la frutta gialla, la speziatura e una nota minerale, di grafite, che già ci proietta verso la miglior spumantistica nazionale. In bocca è ampio, cremoso, equilibrato, lunghissimo con la frutta che torna nel retrogusto. È la bollicina di Milano!

MONTÙ BECCARIA (PV) - IL POGGIOLO
TOP HUNDRED 2024 - Vino Spumante Pinot Nero Pas Dosè Millesimato Blanc de Noir 2020

Che bella scoperta questa cantina che dimostra come l'Oltrepò Pavese sappia riservare delle sorprese a un occhio attento. Siamo in un'azienda agricola condotta dalla famiglia Delmonte da tre generazioni. I vitigni nei 25 ettari vitati sono quelli che ci aspetteremmo: chardonnay, pinot nero, pinot grigio, riesling renano, riesling italico, malvasia di candia aromatica, croatina, barbera, uva rara, vespolina, merlot. Da questi una serie ampia di etichette. Per noi l’assaggio più significativo sarà il Pinot Nero Pas Dosè Millesimato 2020 “Blanc de Noir”, con un naso complesso, intenso, dove il gioco di spezie si riflette anche nel sorso. A fare la differenza però sarà la bolla cremosa, avvolgente, accompagnata da una freschezza minerale.

SANTA MARIA DELLA VERSA (PV) - ALBERTO FIORI - VALDAMONTE
TOP HUNDRED 2024 - Vino Spumante di Qualità Pinot Nero Extra Brut Metodo Classico “Le Stelle” 2019

Bella scoperta questa azienda guidata dal giovane enologo Alberto Fiori ma di proprietà della sua famiglia fin dagli inizi del ‘900. A lui però l'idea di procedere a vinificare in proprio puntando sulle produzioni più caratterizzanti di questo areale cioè pinot nero - per la spumantizzazione - riesling e croatina. Una proposta che ci ha colpito fin dal primo approccio con la spumantistica. Il Pinot Nero Extra Brut “Le Stelle” 2019 è sicuramente il suo asso nella manica: uno spumante elegante fin dal naso con i profumi delicati di crema, viola appassita e una speziatura finissima. In bocca è pieno, con una bolla che si fa perlage sottile e una moderata acidità.

TRESENDA DI TEGLIO (SO) - LA PERLA DI MARCO TRIACCA
TOP HUNDRED 2024 - Alpi Retiche Metodo Classico Extra Brut “La Perla”

Marco Triacca fa propri gli insegnamenti del padre Domenico, decano della viticoltura valtellinese, e inizia a dedicarsi anima e corpo ad un unico vigneto accorpato di 3 ettari e mezzo (23.000 bottiglie), situato a circa 400 metri di altitudine. Qui coltiva nebbiolo e pignola valtellinese, vitigno autoctono a bacca nera dall’elevata fertilità e vigoria, a produttività costante. Da quest’ultimo ottiene l’Alpi Retiche Extra Brut Pignola 2020, un metodo classico con rifermentazione in bottiglia, e una permanenza sui lieviti di 24 mesi. Ha colore paglierino classico, naso agrumato fine di pompelmo e una sapidità che si percepisce già al naso; in bocca è diritto con le sue bollicine fini, le note di sambuco che accarezzano un corpo minerale e sapido.

VIGGIÙ (VA) - CA’ DELL’ORSA
TOP HUNDRED 2024 – Vino Spumante di Qualità Metodo Classico Dosaggio Zero “Selva”

I Ronchi Varesini identificano un areale tuttora sottovalutato ma dove la viticoltura ha radici antiche e tuttora sta rinascendo con ottimi risultati. Ne è un esempio l’azienda Cà dell’Orsa di Viggiù che abbiamo apprezzato con un metodo classico, gioiello di Selene e Valentino ma anche dell’enologo Massimo Gigola: il Dosaggio Zero “Selvà” si presenta di colore paglierino brillante, ha naso fine, profondo, con piacevoli sentori di agrumi (cedro) e floreali. In bocca è cremoso, equilibrato, sapido, sostenuti dal corpo. È un orgoglio della zona tirar fuori dei Metodo Classico così.

BOTTICINO (BS) - NOVENTA - ANTICA TESA
STORICO 2024 Vino Rosato “L’Aura” 2023

Il legame della famiglia Noventa con terra e vigna ha radici antiche, visto che sul finire dell’Ottocento i bisnonni di Pierangelo, l’attuale proprietario che conduce l’azienda con le figlie, coltivavano la vite sui pendii botticinesi, vivendo in piccole case in collina, lontano dal centro abitato. Una viticoltura eroica fatta di rispetto del territorio che ha portato alla creazione di vini dalla forte personalità, come i Botticino “Colle degli Ulivi” (un rosso che unisce eleganza e potenza, nostro vino del cuore che premiammo come Top Hundred nel 2007) quindi il “Pià de la Tesa” e il “Gobbio”. Tuttavia rappresenta un bel sunto di tradizione e modernità il vino premiato quest'anno come Top Storico, il rosato “L’Aura” 2023, ottenuto da schiava gentile in purezza. Ha un bel colore buccia di cipolla, il naso è erbaceo, con profumi di scorza d'agrumi ed erba limonina. In bocca ha corpo, equilibrio e giusta acidità.

CALVIGNANO (PV) - TENUTA TRAVAGLINO
STORICO 2024 Oltrepò Pavese Extra Brut Metodo Classico Blanc de Noir Millesimato Grand Cuvée 2018

Alle pendici del Monte Ceresino si estendono i vigneti di Tenuta Travaglino. Le origini di questo luogo sono antichissime: nel 1111 furono poste le prime pietre di quello che fu un convento benedettino poi trasformato, nel corso dei secoli, in tenuta agricola e vitivinicola. La fondazione vera e propria della Tenuta risale al XX secolo, ma è con i fratelli Cristina e Alessandro Cerri Comi che avviene la rimodernizzazione e razionalizzazione dell’azienda, con un particolare focus produttivo su due vitigni: il pinot nero e il riesling renano, benché nel 2002 furono premiati al Top con il loro Chardonnay “Campo della Mojetta”. Punto di forza è tuttavia la spumantistica tra cui spicca questo Top Hundred storico: il Gran Cuvée 2018, un blanc de noir da uve pinot nero in purezza che si mostra con un bel colore giallo oro. Di perlage fine, al naso ha profumi delicati di piccoli frutti, nocciola e crosta di pane mentre in bocca è ben equilibrato con una freschezza data dall’acidità del pinot nero.

CANNETO PAVESE (PV) - BRUNO VERDI
STORICO 2024 Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Cruasé 2020

Da più di otto generazioni nella frazione di Vergomberra nel comune di Canneto Pavese i Verdi producono vini che fanno onore al territorio grazie all’autenticità con cui raccontano la terra in cui nascono. Già cantina da noi premiata tra i Top Hundred nel 2018 con l’Oltrepò Pavese Bonarda “Possessione di Vergombera” 2017, e tutti gli anni ai vertici delle nostre degustazioni con il Cavariola, formidabile rosso riserva, quest’anno ci ha conquistato l’Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Cruasé 2020, dal colore rosa intenso con sfumature aranciate, perlage fine, profumi floreali di rosa, poi note agrumate di pompelmo rosa e mandarino, quindi profumi di melagrana e mandorla, sorso fresco e sapido.

CASTEGGIO (PV) - LE FRACCE
STORICO 2024 Vino Spumante Riesling Brut “Peu Moussant” 2023

La storia di questa cantina inizia con la lungimiranza di un uomo, Mario Bussolera, che nel 1905 pianta i primi vigneti. Ma sarà 50 anni dopo che l’azienda prende forma, grazie al figlio Fernando Bussolera e alla moglie Lina Branca che acquistano una tenuta (ex convento monacale), incrementando anche i vigneti con l’uscita dei primi vini negli anni Sessanta. Oggi è la Fondazione Bussolera-Branca a dare continuità a un sogno che già aveva nel suo Dna la biodiversità. Dei vini premiammo in passato l'Oltrepò Pavese Rosso “Bohemi” (barbera, croatina, pinot nero) 2000, ma dagli assaggi di quest’anno, pur trovando di altissimo livello i metodo classico da uve pinot nero (superba la Special Cuvèe Pas Dosè Fernando Bussolera), è stato intrigante assaggiare questo Riesling metodo Charmat Peu Moussant, che nasce da viti con basse rese ad ettaro. Da un colore paglierino con note dorate emerge un perlage ricco, abbastanza persistente. Al naso senti intensa la frutta: pera, mela, ma anche frutta esotica (mango), chinotto, idrocarburi, per una bella verticalità minerale. In bocca è ricco, con una sua sottile speziatura in bocca; chiude sapido, benché alla fine rimanga la freschezza dell'acidità che prolunga la persistenza.

MONTALTO PAVESE (PV) - I DORIA DI MONTALTO
STORICO 2024 Provincia di Pavia Nebbiolo Bio “AD” 2018

È stata un’emozione ai tavoli della Trattoria Nuovo Macello di Milano quando patronne Paola ci ha fatto scoprire il “Nebbiolo” di questa prestigiosa azienda vinicola nata più di 100 anni fa, vino da un vitigno per cui non è certo celebre la terra dell’Oltrepò. Nelle nostre degustazioni alla cieca però la conferma del valore di questo rosso, dal colore granato, dai profumi di viola e ciliegia, dal gusto caldo, ha portato al successo questa cantina, che nel 2003 aveva conquistato l’inserimento tra i Top Hundred con l’Oltrepò Pavese Riesling Renano “Roncobianco” 2000, che l’azienda continua a proporre in purezza in modo magistrale.

MONTALTO PAVESE (PV) - LA PIOTTA - PADROGGI LUIGI E FIGLI
STORICO 2024 Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Brut “Talento” 2020

Tre generazioni all’opera, con nonno Luigi, che nel 1985 l'ha fondata, i figli Gabriele e Mario, e i nipoti, classe 1989 e 1990, appassionati e competenti e i cugini Luca e Enrico. Una produzione che da trent’anni si realizza senza l’utilizzo di diserbanti e prodotti chimici, nel rispetto totale del territorio. Grandi vini, veri, come il nostro Top Hundred 2016, la Bonarda 2015 o come questo Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Brut “Talento” 2020. Colore paglierino tendente all’oro, al naso emerge la bella frutta speziata accompagnata da una nota di sapidità. In bocca è cremoso, avvolgente, perfettamente equilibrato con un finale rotondo.

CASTIONE ANDEVENNO (SO) - SELVA PIETRO
STORICO 2024 Alpi Retiche Rosso “Selvatico” (chiavennasca, rossola, pignola) 2019

Tra i giovani produttori che stanno contribuendo al nuovo rinascimento del vino di Valtellina c’è Pietro Selva. Ha ereditato la passione per la terra dal padre contadino, e quella filosofia di rispetto dell’ambiente si riflette nei suoi vini, cui si è dedicato dal 2010. Oggi gestisce un appezzamento di 1,5 ettari di vigneti e i suoi vini hanno una quantità minima di solfiti con le fermentazioni spontanee da lieviti indigeni. La sua produzione è di sole 3.000 bottiglie all'anno. Fummo i primi a premiarlo nel 2016 e allora entrò tra i nostri Top Hundred con il Valtellina Superiore Riserva 2012. Quest’anno ci ha emozionato con l’Alpi Retiche Igt “Selvatico” 2019. Frutto di un blend di due vini distinti, con un primo vino creato a partire da uve fresche, con il 90% di uve chiavennasca, il 5% di uve rossola e il rimanente 5% di uve pignola. E un secondo vino, ottenuto da chiavennasca in purezza, vinificate dopo un mese di appassimento in cassette. Nel bicchiere ha colore rubino trasparente, profumi di frutti rossi, cui seguono sentori speziati e rinfrescanti note balsamiche, mentre in bocca ha corpo, leggera sapidità, finale lungo, per un vino di grande eleganza.

VENETO

CONEGLIANO (TV) - L’ANTICA QUERCIA
TOP HUNDRED 2024 - Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive Di Scomigo “Matiù”

Sulle colline di Scomigo, piccola frazione del comune di Conegliano celebre per la produzione artistica di ceramica, la realtà dell’Antica Quercia, corpo unico di 25 ettari dove si alternano vigne, ulivi e piante di melagrana. Qui, sotto le due antiche querce che dominano dall’alto le colline e danno nome all’azienda, vengono prodotti vino, olio extravergine d’oliva e succo di melograno. Per quando riguarda i vini, eccellenze le diverse espressioni territoriali, con “A”(Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg sui lieviti Brut Nature), “Su Alto” (vino frizzante colfondo indigeno) e Matiú (Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Rive di Scomigo Brut) che ci ha offero un vino di piacevole persistenza olfattiva, dove al frutto si abbina la freschezza delle erbe officinali; quindi la cremosità in bocca, per un esemplare di piacevole freschezza agrumata ed equilibrio.

MONTECCHIO MAGGIORE (VI) - TENUTA L’ARMONIA
TOP HUNDRED 2024 - Veneto Garganega “Perla” 2021

Vini vulcanici scrive in primo piano sul sito il titolare di questa cantina, Andrea Pendin, un autodidatta che si sente libero di sperimentare e in vigna applica i metodi dell'agricoltura biologica e rigenerativa. I suoi non sono azzardi ma, almeno a quanto emerge dagli assaggi che abbiamo compiuto, progetti ben riusciti. La Garganega “Perla” 2021, di colore giallo oro, ripercorre le note di frutta esotica con una dolcezza ancora più intensa che evoca il tamarindo, accompagnata però da una certa durezza minerale, che ci riporta immediatamente a quel suolo vulcanico che contraddistingue queste vigne. In bocca è decisamente equilibrato, l'acidità c'è ma è una carezza e la chiusura è secca per un sorso di rara finezza.

CAVAION VERONESE (VR) - LE FRAGHE
TOP HUNDRED 2024 - Chiaretto di Bardolino “Traccia di Rosa” 2021

Matilde Poggi è cresciuta sentendo parlare di uve e vini e, affascinata, ha deciso di farne la sua vita. La sua prima vendemmia è del 1984. Oggi conduce un'azienda di 30 ettari, secondo i dettami del biologico, per una produzione annua di circa 150.000 bottiglie. I suoi vini hanno una forte impronta che deriva dalle condizioni climatiche del Lago di Garda, e la sua scelta sin dagli esordi è stata quella di puntare sulle uve del territorio, ovvero corvina, rondinella e garganega. Per il suo Bardolino, vino bandiera, ha scelto una formula che prevede tanta corvina (80%) e rondinella per la parte rimanente, senza altre uve. Il Bardolino Chiaretto “Traccia di Rosa” ha ancora più corvina e quindi carattere. Il colore rosa tenue ha riflessi ramati. Al naso è uma macedonia di frutti, a cominciare dalla susina gialla e cenni di albicocca; la la freschezza che ritrovi in bocca, ti lascia anche un ché di arancia candita, in un sorso di piacevole equilibrio.

MEZZANE DI SOTTO (VR) - CARLO ALBERTO NEGRI
TOP HUNDRED 2024 - Amarone della Valpolicella 2019

Carlo Alberto Negri, giovanissimo, ha ereditato la passione per il vino dalla famiglia. Da qui il desiderio di creare un proprio progetto con un ettaro di garganega e un ettaro e mezzo di corvina, corvinone e rondinella alla base di questi Amarone della Valpolicella 2019. Si apre su note ematiche e distese. Affascinante al naso, ha una complessità iconica ed equilibrata (spezie e frutta). In bocca sono piacevoli la setosità e la freschezza.

MONTEFORTE D'ALPONE (VR) - CANOSO 
TOP HUNDRED 2024 - Spumante Extra Brut Metodo Classico Millesimato “Gesto” 2021

Nata negli anni Settanta e completamente ristrutturata una decina di anni fa, questa azienda possiede 12 ettari vitati collinari di proprietà (80 mila le bottiglie) ad altezze tra i 90 e i 290 metri d'altezza, esposti per la maggior parte a sud-est. I vigneti, con età che vanno dai 20 ai 45 anni, sono coltivati quasi interamente a garganega (90%), ma trovano spazio anche trebbiano di Soave, Manzoni Bianco e varietà di uve a bacca rossa. Tra le tante etichette abbiamo privilegiato Extra Brut Metodo Classico Millesimato “Gesto” 2021 da garganega in purezza sui lieviti per 24 mesi e 6 mesi di bottiglia: ha colore giallo paglierino tendente all'oro, bollicine molto fini fin dalla vista. Il naso ha note verdi e citrine ma a spiccare sarà soprattutto la parte minerale che evoca il terreno vulcanico di quest'area del Soave. In bocca il sorso è elegante, cremoso, sapido, contraddistinto da un'acidità viva che punge fin dal naso.

PESCHIERA DEL GARDA (VR) - CORTE SERMANA
TOP HUNDRED 2024 - Lugana “Cromalgo” 2023

L'azienda si trova nella parte sud del Lago di Garda, praticamente con i pieds dans l'eau visto che il vigneto dista soli 15 metri dalle acque. L'azienda nasce ufficialmente nel 2009 grazie ai fratelli Nicolò e Filippo Bottacini che convertono i terreni che un tempo facevano parte dell'azienda agricola di famiglia dedita all'allevamento di faraone. Oggi invece di quei volatili dalle carni nobili ci sono le barbatelle di un vitigno altrettanto nobile, il turbiana, base del Lugana che qui viene declinato in modi diversi. Andando alla classica vinificazione in bianco, applausi per il Lugana “Cromalgo” 2023, molto classico, con naso di frutta tropicale e idrocarburi. In bocca è pieno, di buona sapidità e con la giusta acidità.

VERONA (VR) - BRONZATO WINE
TOP HUNDRED 2024 - Amarone della Valpolicella 2019

Siamo felici dell’affermazione di questa cantina che seguiamo con attenzione fin dall’esordio e che quest’anno ha raggiunto un ottimo livello entrando nel novero dei migliori Amarone. Di questa azienda famigliare, che da generazioni coltiva la terra, ma che solo da pochi anni si è cimentata con i vini, ecco l’Amarone della Valpolicella 2019 che ha profumi di frutta rossa, note di oliva, fine speziatura, mentre in bocca è setoso e graffiante al tempo stesso, con sorso pieno, di bella personalità, lunghezza.

VERONA (VR) - ROCCOLO CALLISTO
TOP HUNDRED 2024 - Amarone della Valpolicella 2019

Nata negli anni Settanta, la tenuta si estende per quasi 14 ettari, immersi in un bosco rigoglioso che accoglie gli ospiti, accompagnandoli verso i 5,5 ettari di vigneti curati con amore e dedizione. Le uve raccolte in questi due appezzamenti permettono la nascita degli iconici vini del territorio, come questo Amarone della Valpolicella 2019, emerso alle Anteprime di quest'anno, dal colore rosso rubino intenso con profumi di amarena e ciliegia e un sorso pieno, sostenuto da una bella freschezza e da tannini vellutati.

DUE CARRARE (PD) - SALVAN URBANO AZ. AGR. - PIGOZZO
STORICO 2024 Colli Euganei Merlot “Carromatto” 2020

Nelle degustazioni alla cieca dei Colli Euganei, i vini di Giorgio Salvan sono sempre arrivati ai primi posti. Vini straordinari capaci di raccontare alla perfezione un viticoltore schivo, fuori dai circuiti e passato quasi sottotraccia rispetto alla cronaca enoica nazionale. Nel 2007 il suo "Oltre il limite... e altro" 2003 fu nostro Top dei Top, una scelta che non potremmo riconfermare perché, da quanto è emerso dall'ultima degustazione del 2024, sono almeno tre le etichette che meriterebbero questo riconoscimento. Tra queste, però, ne emerge una in particolare: il Colli Euganei Merlot “Carromatto” 2020 è grande, grandissimo. Ha naso decisamente minerale con una speziatura elegantissima che dal pepe nero evolve in fretta verso la maggiorana e l'incenso. In bocca è pieno, intenso, lungo. È il Merlot alla sua massima espressione.

VALDOBBIADENE (TV) - RUGGERI & C.
STORICO 2024 Valdobbiadene Cartizze Brut

All’interno di quello che viene definito il Triangolo d’Oro di Valdobbiadene (una superficie collinare riconosciuta come apice qualitativo dell’intera denominazione) è attiva la cantina Ruggeri, da oltre settant’anni conosciuta per la sua produzione di “bollicine”, apprezzate per l’intensa piacevolezza, la rara eleganza, il suggestivo equilibrio. Prodotto iconico il loro Valdobbiadene Superiore Cartizze Dry, da noi premiato tra i nostri Top Hundred del 2007, e vino di cui non ci si stanca mai. La filosofia aziendale punta sulla ricerca di un sempre minor impatto ambientale, al fine di salvaguardare il prezioso territorio di Valdobbiadene attraverso pratiche sostenibili e di produzione integrata. Guidata da un innato spirito pionieristico, l’azienda da molti anni promuove una cultura del tempo per dare al Prosecco una prospettiva evolutiva che vada ben oltre l’annata corrente. Tra le tante etichette con le potenzialità di entrare nel novero dei Top Storici, ci siamo orientati per il Valdobbiadene Cartizze Brut di colore tendente all'oro, ha naso con note floreali spiccate, una speziatura profonda e cenni di idrocarburi. In bocca la vena acidula rende il sorso ancor più piacevole.

BREGANZE (VI) - FIRMINO MIOTTI
STORICO 2024 Vino Rosso "Gruajo" 2021

Era il 2003 quando premiamo il Breganze Torcolato 1999, portando alla ribalta questa cantina gestita da papà Firmino Miotti, con la conduzione enologica della dinamica figlia Franca. A fare di questa azienda la depositaria della tradizione vitivinicola del territorio, è stato il suo lavoro incessante di riscoperta di varietà che rischiavano l’oblio come vespaiola, marzemina bianca e pedevenda. Quest’anno sul podio il Vino Rosso "Gruajo" 2021 (dal raro vitigno cruvaio). Rosso rubino tendente al granato, ha profumi intensi di marasca e di frutti di bosco, nota erbacea, sorso asciutto, buona struttura, retrogusto ammandorlato. Una sorpresa!

BRENDOLA (VI) - LE PIGNOLE
STORICO 2024 Spumante Brut “Don Mario”

Sorge sui colli di Brendola, all'ingresso dei Colli Berici, la cantina Le Pignole, dal 2017 di proprietà di Serena e Claudio Vanzo, affiancati dai figli Micaela e Thomas. È una realtà a conduzione familiare la cui sede aziendale si estende su tre livelli, con una superficie di circa 1.000 mq ed è circondata da tre ettari di vigneto, oltre ai terreni dedicati agli allevamenti, ai pascoli e alle piante da frutto. La varietà di vini prodotti include, oltre al Colli Berici “Torengo”, nostro Top Hundred 2006, anche spumanti molto interessanti. Tra i nostri assaggi spicca lo Spumante Brut “Don Mario” da uve garganega in purezza. Di colore paglierino con naso fine, è croccante al naso e richiama immediatamente la frutta esotica. L'acidità finale prolungata rende piacevole il sorso.

GREZZANA (VR) - LA COLLINA DEI CILIEGI
STORICO 2024 Verona Bianco “Prea” (garganega, pinot bianco e chardonnay) 2021 TOP DEI TOP BIANCHI

Siamo a Grezzana (Verona), o meglio in località Erbin, in Valpantena, su quella collina dei Ciliegi dove Massimo Gianolli ha creato anche uno dei più affascinanti relais fra le vigne che possiate immaginare (la cucina di Cà del Moro di Giuseppe La Manna ha la corona radiosa). Ora, se nel 2013 premiammo l’Amarone 2007, oggi non possiamo non riconoscere che il Verona Bianco "Prea" 2021, da uve garganega, pinot bianco e chardonnay, è uno dei capolavori d’Italia. Risultato di un team con l'enologo Paolo Posenato e il consulente agronomico Claude Bourguignon con la moglie Lydia, questo vino ha colore giallo brillante fra l’oro e il limone. Al naso senti il cedro, con una nuance molto profonda, intensa e persistente, verticale nella sua mineralità. L'ingresso è rotondo e risenti in bocca il cedro, con una freschezza e una sapidità ammirevoli. Eleganza, finezza, consistenza e una nota aromatica che rimane nel bicchiere. È stato uno dei migliori vini bianchi assaggiati quest’anno, tanto da essere annoverato fra i Top dei Top dei Bianchi 2024.

LAZISE (VR) - LE TENDE
STORICO 2024 Bardolino Chiaretto Spumante Brut “Voluttà”

L’unione fa la forza? È così! Qui Mauro Fortuna produce vini di altissimo livello, operando nell’ottica della sostenibilità e ispirandosi a una filosofia di lavoro che sposa i dettami dell’agricoltura biologica. Lo affianca in azienda Franco Lucillini, imprenditore ma anche poeta che con creatività firma le etichette aziendali. A dimostrazione che il motore di questa azienda agricola situata tra Colà di Lazise e Cavaion Veronese, è la passione delle famiglie Fortuna e Lucillini, presentano i loro vini (uno per tutti, il loro Custoza della vendemmia 2017, già nostro Top Hundred 2018). Dalla loro creatività arriva anche una bella espressione di Chiaretto di Bardolino, in versione spumantizzata rosé. È “Il Voluttà”, uvaggio di corvina veronese, rondinella e sangiovese. Buccia di cipolla alla vista, ha naso disteso floreale (rosa) e balsamico, con una sottile speziatura. In bocca ha una certa complessità, e resta piacevolissimo da bere, fresco e ricco, con un finale piacevolmente ammandorlato.

MEZZANE DI SOTTO (VR) - ROCCOLO GRASSI
STORICO 2024 Amarone della Valpolicella “Roccolo Grassi” 2019

Una cantina che, nelle nostre degustazioni alla cieca, spesso è salita sul podio: ed è accaduto anche nel 2024 con l’annata 2019 del Roccolo Grassi: un Amarone monumentale, disteso, equilibrato, fine e complesso, con profumi di ciliegia, piccoli frutti rossi, prugna, spezie, tabacco ed erbe aromatiche, gusto caldo e lunghezza infinita. Un vino che da solo vale il viaggio in questa azienda nata nel 1996 a Mezzane di Sotto, diventando in poco tempo punto di riferimento per la produzione di Valpolicella e Soave. Sono 14 gli ettari di vigneti che crescono sotto lo sguardo attento di Marco Sartori, erede di questa cantina da papà Bruno, vigneron sapiente che ha dedicato il nome dell’azienda al pregiato vigneto Roccolo Grassi. Dal 2003 Marco e la sorella Francesca hanno dato un nuovo impulso produttivo ai vini, come testimonia l’Amarone della Valpolicella, già nostro Top Hundred nel 2011, il Recioto della Valpolicella e il Soave “La Broia”.

MONTEFORTE D’ALPONE (VR) - ANSELMI
STORICO 2024 Capitel Foscarino (b - garganega, chardonnay) 2023

Sono di origine vulcanica i terreni su cui crescono le viti (45 ettari di vigneti di proprietà che arrivano a 70 con gli affitti) della cantina Anselmi. Di questi, 15 sono allevati ad alberello. In cantina, con il rivoluzionario Roberto Anselmi ci sono i figli Lisa (classe 1978) che segue la parte amministrativa e Tommaso, classe 1983, nella gestione della cantina e dei vigneti. Azienda leader con 500 mila bottiglie prodotte, nel 2000 decide di uscire dalla Doc del Soave (e recentemente anche dall’Igp Veneto), per cui i loro sono semplicemente connotati come vini da tavola; la seconda svolta è invece del 2018, quando gli Anselmi decidono di impiantare vitigni resistenti (meglio conosciuti come Piwi) che caratterizzano le cuvée odierne dei 3 vini bianchi della maison, insieme alla garganega e allo chardonnay. E noi che già nel 2002 premiammo il Capitel Croce, abbiamo trovato una coerenza anche con questo Capitel Foscarino 2023 che ha colore paglierino brillante, al naso si presenta subito con note più profonde, addirittura vinose, e un sottofondo di mineralità che rammenta l’origine vulcanica; poi viene fuori la frutta esotica piena. Anche qui il velluto del sorso, complesso e intrigante, si avverte con pienezza. In bocca lo cogli sapido sul fondo, ma con l’aroma della frutta che non ti abbandona fino alla fine.

MONTEFORTE D’ALPONE (VR) - LA CAPPUCCINA
STORICO 2024 Spumante Brut Metodo Classico Millesimato “Villa Buri L. T.” 2012

Dici La Cappuccina e pensi immediatamente al Soave. I Tessari infatti sono i campioni di questa denominazione con 40 ettari di vigneto gestiti secondo una filosofia di rispetto della natura e dei cicli naturali che va oltre il biologico. I vini sono eleganza allo stato puro: pensiamo ai tanti Soave che hanno fatto la storia come il "San Brizio" o il "Fontego" nostro Top Hundred nel 2011 con il campione 2010. Tra i Top Storici invece abbiamo selezionato lo Spumante Metodo Classico Brut Millesimato “Villa Buri L. T.” 2012: di colore oro, ha naso immediatamente speziato e fruttato con la nota agrumata che diventa floreale ed erbacea. In bocca è pieno, cremoso, con un finale fine come fine è la sua sapidità.

SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - ZÝME di Celestino Gaspari
STORICO 2024 Veneto Bianco “Il Bianco From Black to White” (rondinella bianca, traminer, kerner, incrocio Manzoni) 2020

La storia di Zýme inizia nel 1999, tra le mura di un garage con un Celestino Gaspari pieno di idee. In pochi anni l’azienda si espande fino all’acquisizione di una cava di pietra arenaria del XV secolo, utilizzata per costruire e ristrutturare ville e chiese della zona, oggi luogo ideale per affinare i vini. Qualche anno dopo, una nuova costruzione, la cui architettura si ispira alla cava stessa. L’edificio definisce la nuova immagine dell’azienda, rafforzando il concetto dei cinque elementi racchiusi nel logo aziendale. Tra i vini prodotti spicca il mitico Kairos, blend di ben 15 vitigni tra rossi e bianchi, premiato con il Top Hundred già nel 2005. Ma accanto a questo troviamo la sorpresa di questo Top Hundred Storico, il Veneto Bianco “Il Bianco From Black to White” 2020, da uve rondinella bianca, traminer, kerner e incrocio Manzoni. Ha colore oro, naso diretto e complesso, intenso e franco, balsamico e vira verso la frutta esotica e l’albicocca. In bocca c’è tutta la coerenza del naso: intenso con l’acidità piena che è un fendente e chiude felice su una trama filigranosa. Davvero un grande Bianco.

SOAVE (VR) - PIEROPAN
STORICO 2024 Soave Classico "La Rocca" 2022

Nata sul finire dell’Ottocento questa cantina oggi è guidata da Andrea e Dario, i figli di Leonildo Pieropan, patriarca del vino, leader indiscusso del Soave. Un esempio è il Soave Classico “Calvarino”, che riesce a conquistare i palati fin dal primo assaggio, come avvenne per noi nel 2006, quando lo premiammo come nostro Top. Questa tenuta che occupa un’area di 75 ettari, suddivisa tra Soave e Valpolicella, firma un altro eccellente Soave, il Soave Classico "La Rocca" assaggiato nel millesimo 2022. Nasce da una raccolta manuale a fine ottobre, dove si ha un parziale sviluppo di botrite. Il colore è giallo oro brillante; al naso senti la frutta esotica e la pesca matura con un emergere di miele e spezie dolci e note balsamiche. In bocca riempie subito il palato con il suo velluto che trascina una freschezza intensa e persistente.

TRENTINO

ALDENO (TN) - DELAITI
TOP HUNDRED 2024 - Trentodoc Brut “Ouverture”

Cantina Delaiti è frutto di un lungo percorso che affonda le sue radici nella prima metà del Novecento, grazie all’incontro tra Giuseppina Borgognoni, ultima figlia di una ricca famiglia di proprietari terrieri di Aldeno (Trento) e Gino Delaiti, contadino di umili origini che lavorava la terra come mezzadro per la stessa famiglia. Nel corso degli anni gran parte dei terreni è passata ad altri proprietari fino a quando Guido Delaiti, uno dei figli, negli anni Ottanta si diede da fare per recuperare il più possibile dei vecchi terreni di famiglia, iniziando a produrre vino. Da qui, nel 2016, si è sviluppata la cantina che oggi ha anche abbracciato la viticoltura dei Piwi. Il Trento Brut “Overture”, da uve chardonnay al 100%, è un Trentodoc di razza, con naso importante, sapido, minerale, tra ostrica, burro salato e crosta di pane. In bocca è di buon equilibrio, pieno, con la nota di lievito che torna a lunga in bocca.

LAVIS (TN) - CANTINE MONFORT
TOP HUNDRED 2024 - Teroldego Rotaliano 2022

Conoscevamo le cantine Monfort di Lavis (Tn) solo per il loro Trentodoc ma questa azienda fondata nel 1945 e tuttora guidata dalla famiglia Simoni riesce a esprimersi in una produzione che in realtà si dimostra valida sotto molti altri punti di vista. Ne è un perfetto esempio questo Teroldego Rotaliano 2022. Di colore impenetrabile, che sembra quasi inchiostro, ha naso dolce dove il mirtillo esce con tutta la sua freschezza. In bocca il sorso è setoso, pieno con la ricchezza del frutto che si fa mordere.

PREDAIA (TN) - RESISTENTI NICOLA BIASI
TOP HUNDRED 2024 - Vigneti delle Dolomiti Bianco “Vin de La Neu” (johanniter) 2022

Nicola Biasi è l'enologo dei vini da vitigni resistenti, capace di portarli dall'essere una curiosità a diventare un fenomeno importante, anche dal punto di vista qualitativo. Un progetto in cui è stato seguito da diverse cantine del triveneto e oggi anche del Piemonte. Il Bianco dei Vigneti delle Dolomiti “Vin de La Neu” però va ancora oltre perché rappresenta il suo vino, un concentrato della sua filosofia. Nasce da un vitigno piwi, johanniter, coltvato in un piccolissimo appezzamento a 800 metri d’altezza in val di Non, dove la neve del nome resta fino a primavera. Di colore paglierino, al naso ha la frutta tropicale, il mango, con un fondo balsamico che regala finezza. In bocca è pieno, vivo con una spiccata acidità finale che sembra un guizzo in un sorso rotondo.

AVIO (TN) - VALLAROM
STORICO 2024 Enantio Vallagarina Foglia Frastagliata 2022

Filippo e Barbara Scienza hanno impostato la loro azienda su una viticoltura di ricerca della piena armonia con la natura, come dimostra la totale assenza di pesticidi nella cura delle vigne, per vini biologici al 100% e certificati vegan. Nel 2011 premiammo con entusiasmo il Marzemino “Capitello” 2009, ma quest’anno siamo stati investiti dalla fragranza di una novità, come questo Enantio Foglia Frastagliata ottenuto da vigneti a piede franco, su suoli sabbiosi. Un rosso da colore porpora vivace dove al naso ti coglie un effluvio di erbe aromatiche di inusitata freschezza. Il sorso è sugoso, fresco di una certa consistenza e decisamente caratteristico.

CEMBRA LISIGNAGO (TN) - ALFIO NICOLODI
STORICO 2024 Trentino Müller Thurgau 2022

Vignaiolo cinquantenne, Alfio Nicolodi ha ereditato negli anni Novanta la cantina risalente ai primi del secolo e ha subito trasformato i vigneti col reintegro di vitigni storici. Tra questi, il lagarino bianco che in dialetto fa “chegarel”, da cui ottiene il Cimbrus Brut, un metodo classico diventato subito un piccolo fenomeno tra gli appassionati che noi premiammo con il Top Hundred 2014. Questa volta invece vogliamo sottolineare, con il Top Hundred Storico, la perfetta interpretazione del Trentino Müller Thurgau assaggiato nell'annata 2022 che fa parte del progetto Cembrani Doc. Eccolo con il suo paglierino classico e i suoi sentori fruttati, dove emerge la mela e il frutto esotico. In bocca è fresco, ancora, fruttato e termina con la caratteristica vena acidula.

TRENTO (TN) - FRANCESCO MOSER
STORICO 2024 Trentodoc Riserva Extra Brut Millesimato “Tracce” 2011

Questa cantina, nata nel 1979 con Diego e Francesco, è oggi un’azienda agricola moderna e innovativa che guarda con orgoglio alle sue origini nella tradizione contadina della Valle di Cembra. Con 19 ettari di vigneto e operando secondo i dettami del biologico la cantina è oggi a una produzione di circa 130.000 bottiglia. Nostra Top Hundred 2011 con il Trentodoc Metodo Classico “51,151”, quest’anno ha centrato il nostro riconoscimento con un vino straordinario, il Tracce Trentodoc Riserva Extra Brut Millesimato 2011. Fiore all’occhiello della produzione, nasce da sole uve chardonnay raccolte a mano nei terreni più vocati di Maso Warth e in Valle di Cembra, ed è metodo classico extra brut, con un affinamento portato all’estremo di 132 mesi. In degustazione ha colore giallo oro brillante, mentre al naso ha profumi di frutta candita e di spezie, mentre al palato è secco, sapido, cremoso. Grande!

ALTO ADIGE

BRESSANONE (BZ) - TASCHLERHOF
TOP HUNDRED 2024 - Alto Adige Valle Isarco Kerner 2022

È un lavoro certosino e appassionato quello di Peter Wachtler, viticoltore indipendente altoatesino impegnato dal 2000 nella realizzazione di vini eleganti e di forte personalità, adatti anche all’invecchiamento. Attualmente i vigneti si estendono su una superficie di 5,5 ettari, per una produzione annuale circa 45.000 bottiglie. Tra i vini prodotti segnaliamo il Kerner 2022: dal colore paglierino brillante, al naso è molto citrino e fruttato e va verso la frutta esotica. In bocca è fine ma con spada acida ampia e rotonda.

VARNA (BZ) - ABBAZIA DI NOVACELLA
STORICO 2024 Alto Adige Pinot Nero Riserva “Vigna Oberhof” 2019

Da quasi un millennio nella Valle Isarco si produce vino e l’Abbazia di Novacella è un vero e proprio tempio della viticoltura locale. La tenuta dispone di 26 ettari di terreno, oltre alle terre coltivate dai 60 soci che forniscono uve di alta qualità. Tra le varietà più rinomate troviamo il sylvaner, il kerner, il veltliner, il traminer e il müller thurgau. In cantina poi, grazie al lavoro dell’enologo Celestino Lucin, nascono etichette straordinarie come il nostro Top Hundred 2007 Alto Adige Valle Isarco Kerner “Praepositus”, il Gewürztraminer e il Pinot Nero “Praepositus”. Memorabile l'assaggio dell'Alto Adige Pinot Nero Riserva “Vigna Oberhof” 2019: ha colore rubino intenso, profumi di amarena, piccoli frutti, e in particolare di lampone, e sentori di cioccolato amaro e spezie, tra cui spiccano cannella e chiodi di garofano, gusto elegante, equilibrato, con tannino teso e spiccata mineralità che rendono la beva dinamica e di assoluta piacevolezza.

FRIULI VENEZIA GIULIA

CIVIDALE DEL FRIULI (UD) - TRALCI DI VITA
TOP HUNDRED 2024 - Friuli Colli Orientali Pignolo 2019

Due giovani, Massimo e Chiara. Un incontro, alla facoltà di Enologia presso l’Università degli studi di Udine, dove tutti e due stavano affinando conoscenze precedentemente acquisite in cantine. Un amore e un comune progetto di vita, “Tralci di vita”. È nata così l’avventura di questa realtà, dove buona parte delle operazioni di campagna e cantina sono realizzate ancora a mano, con un lavoro artigianale che punta all’eccellenza. I vigneti si distribuiscono nel cuore dell’area DOC Friuli Colli Orientali, nei comuni di Cividale e Torreano, su un’estensione di 4 ettari, con i vini che sono i “classici” del territorio, ovvero Ribolla Gialla, Friulano, Sauvignon, Cabernet, Merlot, Schioppettino, Refosco. Ma il Top Hundred va al Pignolo, annata 2019, un vino dal colore rubino trasparente, che al naso mostra tutta la sua verticale fragranza, con note di piccoli frutti. In bocca il sorso è di una rustica eleganza, pieno, di ottima persistenza.

LATISANA (UD) - ALBAFIORITA WINERY
TOP HUNDRED 2024 - Friuli Merlot 2021

Che bella scoperta questa azienda biologica in un territorio che segna il confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia come si legge già nei vitigni presenti: merlot, cabernet, glera. A questi negli anni si sono aggiunte le viti “Piwi” che oggi costituiscono parte del futuro dell'azienda che insieme ad altre cantine friulane, trentine e venete ha costituito la Rete Resistenti Nicola Biasi. Molto convincente il Friuli Merlot 2021 che ha naso sontuoso con profumi di sottobosco, note balsamiche e una speziatura nobile d'incenso. In bocca il sorso è pieno, lungo con il tannino ben espresso.

MANZANO (UD) - COLUTTA
TOP HUNDRED 2024 - Friuli Colli Orientali Bianco “Franco” 2022

L’Azienda Agricola Colutta – “Bandut”, così denominata dal nome di un antico fondo della proprietà, acquistata da Antonio Colutta ai primi del Novecento, è ora condotta da Giorgio Colutta, terza generazione. Giorgio e Gunnar Cautero, ritoratore milanese eambasciatore della cucina friulana sotto la Madonnina, insieme, hanno dato vita a questo Friuli Colli Orientali Bianco “Franco” 2022 dedicato al padre di Gunnar, scomparso dieci anni fa, e ottenuto da uve tocai friulano, malvasia istriana e ribolla gialla. Di colore paglierino chiaro, ha naso intenso, floreale, arricchito dalla parte agrumata del bergamotto. In bocca ha sapidità, equilibrio, con una bellissima acidità che spinge il sorso.

CAPRIVA DEL FRIULI (GO) - CASTELLO DI SPESSA
STORICO 2024 Collio Pinot Bianco “Santarosa” 2021

Loretto Pali, imprenditore amante dei vini del Collio, ha portato al successo il Castello di Spessa, una realtà che ha saputo ben combinare la produzione di vini eccellenti – come il Collio Sauvignon “Segrè”, premiato Top Hundred nel 2017, ma anche il Collio Pinot Bianco “Santarosa” e il Collio Pinot Nero “Casanova” – a un’esperienza di accoglienza unica in una delle strutture più belle d'Italia. Qui però vogliamo parlare del vino che in questo caso abbiamo visto eccellere con il Collio Pinot Bianco “Santarosa” 2021: di colore paglierino, offre al naso un mélange di note verdi e floreali, con un tocco leggero di affumicatura che lo rende un'esperienza indimenticabile.

CORNO DI ROSAZZO (UD) - EUGENIO COLLAVINI VITICOLTORI
STORICO 2024 Spumante Ribolla Gialla Dosaggio Zero 2018

Cantina fondata nel 1896, è oggi condotta da Manlio, assieme ai figli Giovanni e Luigi che curano il patrimonio composto da 170 ettari di proprietà, in cui trovano dimora varietà quali pignolo, verduzzo, picolit, ribolla gialla e molti altri. Da queste uve nascono grandi interpretazioni del territorio, come il Collio Bianco “Broy”, un blend di friulano, chardonnay e sauvignon, che è stato Top Hundred nel 2004, e lo Spumante Ribolla Gialla Dosaggio Zero 2018. Quest'ultimo, Top Storico 2024, si presenta nel bicchiere con un bel colore oro, il naso floreale (camomilla) percorso da una vena minerale, gessosa, risulta molto elegante. In bocca è pieno, la bolla è finissima, accompagnata da un'acidità diretta, che allunga per via retrolfattiva quella piacevolezza floreale percepita al naso.

VIŠNJEVIK - DOBROVO V BRDIH - SLOVENIA - SIRK VALTER
STORICO 2024 Chardonnay 2022

Questa azienda è nata nel 1991 dall’amore per il vino di Valter Sirk e Giuseppe Aldè, il primo in vigna, il secondo oggi a occuparsi del commerciale. Di piccole dimensioni, circa 9,5 ettari tra proprietà e affitto, si trova nella parte più alta del Collio Goriziano Sloveno per una produzione globale di circa 40.000 bottiglie. Obiettivo aziendale è fare vini classici utilizzando il meno possibile di additivi, nessun lievito selezionato ed in campagna nulla di sistemico ma solo i residui della vendemmia (raspi e vinaccioli) e un amminoacido a base di alghe. Quest’anno a salire sul podio è lo Chardonnay 2022, da cloni per la maggior parte francesi, scelti insieme a cloni italiani per conferire al vino maggior eleganza. Figlio di un anno atipico (con il 75% prodotto in acciaio e il rimanente affinato in botte di rovere) nel bicchiere ha colore giallo paglierino brillante, note agrumate di limone e pompelmo e di frutta a polpa bianca, fine speziatura, sorso di forte sapidità e freschezza, ma accompagnato da notevole struttura.

EMILIA ROMAGNA

MONTEVEGLIO (BO) - CORTE D’AIBO
TOP HUNDRED 2024 - Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante 2023

Un'azienda che è anche un fantastico complesso agrituristico nel cuore del parco dell'Abbazia di Monteveglio. Terra di trekking dolce, a poca distanza dal capoluogo emiliano, dove ancora tengono banco quei vini frizzanti che non temono questo loro carattere, anzi. Infatti il nostro Top Hundred 2024 è per un Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante 2023, semplice ma mai banale, con un profumo franco di mela verde e frutta tropicale, una bollicina fine e il corpo leggero.

BERTINORO (FC) - TENUTA LA VIOLA
TOP HUNDRED 2024 - Romagna Sangiovese Superiore Riserva Bertinoro “P. Honorii” 2020

Era il 1962 quando la famiglia Gabellini, si trasferiva a Bertinoro dall’entroterra romagnolo, acquistando la terra coi vigneti di sangiovese e di albana all’epoca coltivati ad alberello. Realtà che crede da sempre nell’agricoltura biologica, praticata in maniera certificata fin dal 1999. Dal 2018 ha iniziato a sposare le pratiche dell’agricoltura biodinamica. Con le lavorazioni di allevamento dei vigneti e la raccolta dell’uva che vengono tutte effettuate manualmente. Senza il tavolo di cernita, ma con la selezione dell’uva che è fatta a mano direttamente in vigna durante la raccolta. Attualmente l’estensione dei vigneti è di 12 ettari (10 di proprietà e 2 in affitto) per una produzione annua che è di 50.000 bottiglie. Con una decina di etichette, dove dominano Albana e Sangiovese di Romagna. Fra questi ecco la suprema eccellenza del Sangiovese di Romagna superiore riserva “P. Honorii” del millesimo 2020. Di questo vino colpisce subito l'intensità del frutto, la ciliegia matura e speziata e poi, secondo aspetto che desta stupore, l'iconico equilibrio, ricco di estratti, pieno, elegante.

CESENA (FC) - ZAVALLONI
TOP HUNDRED 2024 - Romagna Albana Secco 2023

È una storia affascinante quella della famiglia Zavalloni, oggi alla sesta generazione di viticoltori, coltivando dalla metà dell’800 gli 11 ettari vitati della loro azienda, che si trova sulle colline di Cesena, in località Madonna dell’Olivo. Con la proprietà che ora dispone anche di 7,5 ettari di vigneto in località Carpineta e del vigneto di 7 ettari, del Castello di Monteleone, situato a 360 metri di altitudine. Albana, Pignoletto e Trebbiano per i bianchi, ed il Sangiovese di Romagna per i rossi, i vitigni coltivati da Fabio e dal figlio Stefano, il cui esito del loro lavoro appassionato e competente è una produzione di vini di grande valore. A noi ha colpito l'assaggio dell'Albana secco 2023. Un vino che conquista già dal colore oro da cui si sprigiona un effluvio di frutta distesa con un ché di erbe officinali. In bocca è piacevolmente rotondo, fresco, con una chiusura leggermente sapida e di persistenza lunga.

MERCATO SARACENO (FC) - TENUTA CASALI
TOP HUNDRED 2024 - Romagna Sangiovese Mercato Saraceno “Vigna Baruccia” 2022

Questa azienda nasce sui colli di Mercato Saraceno, nella Valle del Savio, in un’area complessiva di 80 ettari, di cui 20 a vigneto negli appezzamenti più vocati per qualità del terreno, esposizione al sole e microclima. Questi, posti su antichi terrazzamenti fluviali, godono di forti escursioni termiche, che regalano ai vini grande intensità di profumi e acidità integrata. Nei quattro poderi vitati – Baruccia, Palazzina, Galassino e Monte Paderno – sono coltivate seguendo i metodi biologici, le uve sangiovese, albana, famoso, trebbiano, tutti autoctoni a cui si aggiunge il cabernet sauvignon. Il Romagna Sangiovese Superiore Mercato Saraceno “Vigna Baruccia” 2022 è un esempio di come può esprimersi al meglio questo vitigno: ha un naso profondo che sembra di gettarsi in un cestino di more. In bocca è forte, potente, di giusta acidità.

CASTEL BOLOGNESE (RA) - FERRUCCI STEFANO
TOP HUNDRED 2024 - Romagna Albana Passito “Domus Aurea” 2021

Agli esordi nel 1932, questa azienda conta oggi su circa 15 ettari, in media collina, di una delle zone enologicamente più felici di tutta la Romagna. Sin dagli inizi la scelta è stata quella di vinificare esclusivamente uve di loro produzione. Negli ultimi anni, indovinata si è rivelata la decisione di fare importanti investimenti nella ricerca e nella sperimentazione delle scelte clonali e dei vari tipi di sesti di impianto, con il risultato che è stata raffinata sempre di più, e all’origine, la qualità delle uve. Con il Trebbiano di Romagna da cui nascono i bianchi, è il Sangiovese di Romagna il protagonista della produzione, che si esprime in più etichette di diversa espressione, ma tutte di eccellenza. Ma nelle nostre degustazioni ci ha conquistato l'Albana passito “Domus Aurea”, che ha colore oro, al naso un'intensità di frutta matura e concentrata fra cui spicca l'albicocca. In bocca il velluto è sostenuto da una vibrante acidità che rende ancora più la dolcezza del sorso.

CASTELVETRO DI MODENA (MO) - TENUTA STUFANELLO
STORICO 2024 Lambrusco Grasparossa di Castelvetro “Picchio”

Società agricola fondata ufficialmente nel 2002, ma, come altre realtà del territorio di Castelvetro, con una storia antica che dura da quattro generazioni Tenuta Stufanello è cresciuta nel tempo sia in campo agricolo sia nel campo enologico, senza perdere però la sua filosofia, originale di rispetto del territorio, utilizzando tecniche agronomiche di scarso impatto ambientale, tutelando la biodiversità di flora e fauna. Dopo esser entrata tra i nostri Top Hundred 2006 con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro 2005, questa cantina torna tra le premiate sempre con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, che ora prende il nome di “Picchio”. Vino secco e frizzante, ha colore rubino luminoso, spuma ricca e cremosa, profumi floreali di viola e note fruttate di lampone, ciliegia, fragola, mentre al palato ha beva dinamica e golosa.

REGGIO EMILIA (RE) - MEDICI ERMETE & FIGLI
STORICO 2024 Lambrusco Reggiano Metodo Classico Rosé Brut “Unique” 2023

Quella della Cantina Medici Ermete & Figli è un’avventura affascinante iniziata con Remigio Medici, primo a produrre vino a Reggio Emilia. Oggi, dopo 5 generazioni, prosegue felicemente con l’azienda guidata da Alberto Medici che continua a curare gli 80 ettari di terreni suddivisi in 5 tenute in zone di Reggio Emilia e Modena. Dal 2021 certificata come Azienda Sostenibile con lo standard Equalitas, l’azienda conduce i vigneti attraverso l’agricoltura biologica. Il fiore all’occhiello della produzione è il Lambrusco Reggiano. L'etichetta "Concerto", vera “musica” per naso e palato, è stato nostro Top Hundred nel 2004. Top Storico 2024 invece sarà il Lambrusco Reggiano Metodo Classico Brut Rosé “Unique” 2023 che si presenta nel bicchiere di un colore rosa tenue con sfumature arancio. Il naso immediatamente ematico lascia pian piano uscire i piccoli frutti. In bocca si esprime al massimo: è esuberante, ricco, profondo nella sua caratteristica acidità.

OSPEDALETTO DI CORIANO (RN) - PODERE VECCIANO
STORICO 2024 Sangiovese di Romagna “VignalMonte” 2020

Nell’entroterra riminese, a Ospedaletto di Coriano, questa azienda storica che ha in patron Davide Bigucci uno dei pionieri della coltivazione delle vigne secondo gli standard della viticoltura biologica, filosofia già abbracciata agli inizi degli anni ‘90. Oggi quel percorso iniziato oltre trent’anni fa, prosegue con un incessante lavoro di ricerca che mira a migliorare ulteriormente i livelli qualitativi. Top Hundred 2005 con il Colli di Rimini Rebola “Vigna la Ginestra” 2003, straordinario bianco da uve grechetto gentile che ancora si rivela vino di classe unico. Quest’anno ci ha stregato con il Sangiovese di Romagna “VignalMonte” 2020. Rubino intenso, quasi impenetrabile, al naso ha profumi di ciliegia e prugna, sentori di spezie, sorso pieno, di grande struttura, con tannini ben integrati e morbidi, ben bilanciati da una viva acidità, e finale lungo.

SAN CLEMENTE (RN) - TENUTA MARA
STORICO 2024 Rubicone Sangiovese “Guiry” 2021

Era il 2000 quando Giordano Emendatori decideva di realizzare il suo sogno assecondando la passione per il vino, acquistando un appezzamento di terreno in Romagna, nei pressi del borgo di San Clemente. Oggi la cantina, che porta il nome della moglie Mara, a cui è stata dedicata, ha una superficie di sette ettari, con appezzamenti suddivisi in tre distinti vigneti, cui invece sono stati dati i nomi dei nipoti, Andrea, Indira e Achille. Mentre la filosofia di lavoro si ispira ai dettami della biodinamica. Principe della vigna dell’azienda è il sangiovese. E se era un Sangiovese, il Maramia 2013 entrato tra i nostri Top Hundred nel 2015, è il Rubicone Sangiovese “Guiry” 2021 a salire sul palco a Golosaria. Rubino intenso, ha profumi floreali di rosa, note di frutta che ricordano il lampone, la mora e l’amarena, sentori di anice stellato, mentre al palato è morbido, piacevolmente tannico, equilibrato, retrogusto dall’elegante balsamicità.

TOSCANA

EMPOLI (FI) - FATTORIA DI PIAZZANO
TOP HUNDRED 2024 - Toscana Colombana “Fruttidoro” 2022

Sulle colline dell’Empolese Valdelsa, la Fattoria di Piazzano dal 1948 è dimora della famiglia Bettarini, impegnata nella produzione di vini d’eccellenza grazie ai vigneti coltivati nei 60 ettari a disposizione. A partire dalla fine degli anni Novanta la cura è affidata a Ilaria e Rolando insieme alla moglie Michela Saba. Delle loro produzioni abbiamo apprezzato particolarmente il Chianti, tra i migliori alle Anteprime toscane del febbraio 2024 e il Toscana Colombana “Fruttidoro” 2022, dalle omonime uve autoctone, si presenta di colore oro brillante, ha naso di miele, erbe amare e una lunga nota aromatica. In bocca è un vino fresco, immediato, con la sapidità che lo marca come una firma.

GREVE IN CHIANTI (FI) - ALTIERO
TOP HUNDRED 2024 - Chianti Classico 2021

Tutto ha inizio all’alba del millennio, quando Paolo, fresco di studi agrari, decide di trasformare il terreno di famiglia in una cantina. L’azienda viene intitolata al nonno Altiero, apre i battenti nel 2001 e regristra una crescita anno dopo anno fino ad arrivare a questo Chianti Classico della vendemmia 2021. Ha un colore molto concentrato, al naso frutta piena e ciliegiosa che vira al minerale e alla profondità: molto buono, fresco, con spinta alcolica, acidità e una leggerissima vaniglia.

VINCI (FI) - DIANELLA
TOP HUNDRED 2024 - Chianti 2023

Nella terra che diede i natali al grande Leonardo, il borgo di Dianella lega la sua storia alla famiglia dei Medici, che qui si riposavano tra una battuta di caccia e l’altra. Dianella infatti deriva da “Diana” dea della caccia. La proprietà è di 90 ettari di cui 26 destinati a vigneto biologico da cui nascono grandi vini come questo Chianti 2023. Di colore rubino classico, al naso c’è una ciliegia distesa e un po’ speziata. Il sorso è pieno, elegante, tannico e finemente amarognolo.

CIVITELLA PAGANICO (GR) - TENUTA L’IMPOSTINO
TOP HUNDRED 2024 - Montecucco Rosso Riserva Bio “Impostino” (sangiovese, merlot, syrah, petit verdot) 2018 TOP DEI TOP ROSSI

Siamo a casa di uno dei numi tutelari della denominazione Montecucco, una tenuta moderna dalle forme che evocano però le classiche aziende storiche toscane, immersa tra trenta ettari di vigneti. Eccellento questo Montecucco Rosso Riserva Bio “Impostino” (sangiovese, merlot, syrah, petit verdot) assaggiato nell’annata 2018. Ha note ematiche e di prugna con deviazione vegetale. In bocca è ampio, caldo, elegante, rustico e tannico. Insomma il Montecucco come piace a noi e che ci porta a segnalarlo, quest'anno, fra i vini Top dei Top della categoria Rossi.

SUVERETO (LI) - RENIS
TOP HUNDRED 2024 - Toscana Syrah 2021

Quest'azienda di Suvereto ha da poco superato i dieci anni di vita (è stata fondata nel 2012) ma oggi è una delle realtà più interessanti di questa denominazione in continua crescita. Il loro vino che ci ha colpiti è sicuramente il Syrah che utilizzano in più etichette. Per noi è stata una bella scoperta, quest’anno, il Syrah Toscana Igt del 2021. Ha colore rubino impenetrabile; al naso la nota ematica si mescola a quella fruttata e speziata. È decisamente pieno, fresco, tannico, profondo, setoso.

TERRICCIOLA (PI) - MARINA ROMIN
TOP HUNDRED 2024 - Terre di Pisa Rosso “Boccanera” (sangiovese) 2021

Nel 2017 Marina Romin, insieme al marito Ivanhoe, rilevò questa azienda dalle sorelle Paola e Donatella Palazzi, che nel 1973 l’avevano fondata e resa per quasi cinquant’anni un punto di riferimento per la viticultura biologica. Oggi Marina e Ivanhoe si impegnano a mantenere viva la tradizione della cantina Palazzi, preservando la coltivazione biologica dei vigneti autoctoni e la vinificazione in vasche di cemento. Allo stesso tempo hanno voluto dare un’impronta personale alla produzione, creando una collezione di vini più complessa e contemporanea a marchio Marina Romin, come nel caso del Terre di Pisa Rosso “Boccanera” 2021 Ha note molto fini al naso e cenni di incenso. In bocca l’ingresso è morbido e la trana ha la seta, piacevolmente persistente e intrigante.

CASTELNUOVO BERARDENGA (SI) - POGGIO BONELLI
TOP HUNDRED 2024 - Chianti 2023

Di proprietà della Banca Monte dei Paschi di Siena fin dal XXI secolo questa è una cantina che deve il suo successo alla squadra competente e appassionata alla guida, autrice di bottiglie eccellenti, ma anche alla sua offerta di accoglienza. Il Chianti 2023 è davvero poderoso, a iniziare dal colore rubino pieno con ciliegia espansa ed elevata da un corretto affinamento. In bocca ha una bella stoffa, che si mostra fine; il tannino lo averti sottile e fresco. Un grande vino, che lascia in bocca una nuance aromatica.

CASTELNUOVO BERARDENGA (SI) - TOLAINI
TOP HUNDRED 2024 - Chianti Classico “Vallenuova” 2022

Fondata negli anni Novanta da Pierluigi Tolaini, questa cantina è diventata un punto di riferimento nel territorio del Chianti Classico. In effetti il Chianti Classico “Vallenuova” 2022 rappresenta uno dei campioni migliori assaggiati quest'anno, anche rispetto alla full immersion delle Anteprime. Di colore rubino concentrato, ha naso che richiama immediatamente i migliori campioni di sangiovese con la mora e il pepe. In bocca è tondo, tannico, elegante.

MONTALCINO (SI) - CELESTINO PECCI
TOP HUNDRED 2024 - Brunello di Montalcino “Poggio al Carro” 2019

Celestino Pecci è un’azienda che prende il nome dal suo fondatore, Celestino che, come nella storia di tanti importanti aziende toscane, da figlio di fattori inizia la sua avventura con un piccolo podere che diventa aziende nel 1968. In vigna esclusivamente sangiovese che viene trasformato in questo Brunello di Montalcino “Poggio al Carro” 2019, grande in un’annata di grandi. Un vino dalla personalità ben definita, che apre su note floreali, quindi si esprime con profumi intensi di frutti di bosco e spezie, mentre al palato ha tannino generoso e ben integrato, sorso caldo e armonico, finale lunghissimo.

MONTALCINO (SI) - ROBERTO CIPRESSO
TOP HUNDRED 2024 - Toscana Rosso “Quadratura del Cerchio” (sangiovese, montepulciano, sagrantino) 2019

Roberto Cipresso è uno dei più grandi enologi italiani che a metà degli anni Novanta ha iniziato a seguire un progetto che lo ha portato a valorizzare un terroir diffuso in coincidenza del 43° parallelo, il parallelo del vino che in Italia attraversa Toscana, Marche e Umbria. Nasce da tre uve (sangiovese, montepulciano e sagrantino) di tre regioni fondamentali nel panorama enologico italiano. La scommessa è stata quella di co-fermentarle sulla stessa frequenza, quella del parallelo 43, un’accordatura che ha l’ambizione di trovare il massimo bilanciamento e creare un una sorta di metamorfosi fermentativa di tre uve apparentemente distanti ma, nel risultato finale, molto affini. Il vino che si ottiene è un rosso molto elegante che al naso ha le foglie, il mirto, il melograno che lasciano poi spazio a note di caffé. In bocca è pieno, equilibrato, rotondo.

MONTALCINO (SI) - SAN POLINO
TOP HUNDRED 2024 - Brunello di Montalcino 2019

Da questa cantina - che ebbe approccio pionieristico e radicale all’agricoltura biologica (San Polino fu la prima azienda a Montalcino ad ottenere la certificazione), e che coltiva esclusivamente sangiovese, ecco un Brunello che ricorderemo per la finezza balsamica croccante, le note calde, il profilo molto elegante, la speziatura animale che è l’anima del Brunello come lo amiamo da sempre. Un vero ambasciatore della piacevolezza del Brunello e in particolare di questo millesimo 2019.

MONTALCINO (SI) - TALENTI
TOP HUNDRED 2024 - Brunello di Montalcino 2019

Erano gli anni cinquanta quando Pierluigi Talenti decise di trasferirsi dalle montagne della Romagna alle colline ilcinesi. Dopo alcuni anni decise di acquistare il podere e tutti i suoi terreni che tanto lo avevano affascinato e fatto innamorare. Negli anni Pierluigi si è dedicato alla ricerca clonale del Sangiovese sul territorio. Oggi Riccardo Talenti, nel rispetto della tradizione, continua la ricerca e prosegue il lavoro con la stessa passione e caparbietà del nonno a cui è dedicato questo vino di grande apertura, ampio, equilibrato che al naso risulta decisamente speziato, ma con una complessità speciale e una freschezza iconica.

MONTEPULCIANO (SI) - VANNUTELLI EDOARDO MARIA
TOP HUNDRED 2024 - Vino Nobile di Montepulciano “Signore del Greppo” 2021

Questa realtà nasce nel 2015, quando il giovane titolare eredita i terreni e le vigne di famiglia, da tempo abbandonate, alimentando il sogno di dare nuova vita a questa terra e creando un’azienda agricola moderna e sostenibile incentrata sulla produzione di vino Nobile di Montepulciano. ottenuto secondo i dettami del biologico. Missione compiuta possiamo dire dopo l’assaggio del Vino Nobile di Montepulciano “Signore del Greppo” 2021. Si tratta di un grandissimo esempio di Vino Nobile. Ha naso elegante, profondo, con la frutta sotto spirito, l'incenso e la liquirizia. In bocca è pieno, caldo, equilibrato, con tannino levigato e una acidità compiuta e ben distribuita.

SAN CASCIANO DEI BAGNI (SI) - PODERNUOVO A PALAZZONE
TOP HUNDRED 2024 - Toscana Cabernet Franc “Argirio” 2020

Questa cantina, fortemente voluta da Giovanni Bulgari, nasce nel 2004 nei pressi di San Casciano dei Bagni, dopo un’attenta ricerca per individuare l’ideale location pronta a ospitare una realtà aziendale capace di produrre vini pregiati come questo Toscana Rosso “Argirio” 2020. È un cabernet franc in purezza il cui nome è dedicato all’argilla del terreno. E qui al naso senti netto il peperone, la resina, il pino silvestre, ossia le note vegetali come espressione massima del cabernet; quindi il mallo di noce e il tabacco. Ma ha bisogno di un po’ di tempo, perché quando il vino si ossigena nel bicchiere sembra Aladino che esce dalla lampada: si trasforma. E ti fa innamorare di un cabernet franc che diventa complesso, balsamico, graffiante, con quelle note pepate che lasciano un ricordo di somma eleganza.

SAN GIMIGNANO (SI) - CAPPELLASANTANDREA
TOP HUNDRED 2024 - Vernaccia di San Gimignano “Clara Stella” 2023

Questa è l’azienda agricola di Flavia e Francesco, giovani viticoltori di San Gimignano, che da circa un decennio danno forma a un sogno iniziato nel 1959, l’anno in cui il podere fu acquistato dal nonno di Flavia. Seguendo una filosofia improntata al massimo rispetto della vite e del frutto, realizzano vini eccellenti come Chianti dei Colli Senesi o questa Vernaccia di San Gimignano “Clara Stella” 2023. Ha colore oro, note di ananas sciroppato e cenni floreali (fiore di sambuco) abbastanza intensi. Sorso pieno, finale amaricante che segna la mandorla.

FIRENZE (FI) - MARCHESI DE' FRESCOBALDI
STORICO 2024 Costa Toscana Bianco “Gorgona” (vermentino, ansonica) 2023

Agricoltura e produzione sostenibile, fonti energetiche green e approccio rispettoso tanto in vigna quanto in cantina sono il biglietto da visita di questa famiglia storica che si dedica al vino da oltre 30 generazioni, con ben 8 tenute dislocate in tutta la regione dove lavorano molti membri della famiglia. Nascono così vini che sono piena espressione della diversità dei terroir della Toscana, fra cui citiamo il memorabile Chianti Rufina Riserva Montesodi Castello di Nipozzano 2000 che nel 2002 ci emozionò a tal punto da finire di diritto fra i nostri Top Hundred. Ma il vino oggetto di questo riconoscimento è legato a un’opera sociale, ovvero vigneti e cantine dentro i territori del penitenziario dell’Isola di Gorgona, mezzo di riabilitazione per i detenuti. Ci siamo stati, per celebrare la 12^ vendemmia di un bianco da uve vermentino e ansonica. Ha colore oro e note fruttate intense che virano al balsamico con cenni di scorza di arancia. In bocca la frutta ti rincorre in un sorso pieno e con cenni minerali che portano a una chiusura sapida, contorno a un sorso davvero elegante.

SUVERETO (LI) - GUALDO DEL RE - GDR SARL
STORICO 2024 Costa Toscana Vermentino “Gualdo del Re” 2021

Sorge nella campagna di Suvereto quest'azienda fondata alla metà degli anni Cinquanta dalla famiglia Rossi e recentemente acquistata dalla famiglia Gestri, un passaggio nel segno della continuità, come testimonia la conferma dell’enologa Barbara Tamburini. 25 ettari di vigneto (su una superficie totale di 45 ettari) sono condotti utilizzando tecniche rispettose che seguono i dettami dell’agricoltura biologica e puntano a valorizzare tanto i vitigni autoctoni quanto gli internazionali, dal sangiovese all’aleatico, dal cabernet al merlot. Ci ha conquistato nel 2004 il Val di Cornia Suvereto Cabernet “Federico Primo” 2001, nostro Top Hundred oggi non più in produzione ma ben sostituito da una serie di grandi rossi e affiancato anche da un bianco di assoluta rilevanza come il Costa Toscana Vermentino “Gualdo del Re” 2021 che ha colore oro consistente; al naso mela cotogna, e miele. In bocca è velluto, sorso armonico, con acidità che spinge la persistenza.

SUVERETO (LI) - TUA RITA
STORICO 2024 Toscana Rosso “Lodano” (petit verdot, merlot) 2019

Era il 1984 quando Rita Tua e il marito Virgilio Bisti iniziarono la loro avventura vinicola, acquistando due ettari a Suvereto. Sin da allora, hanno coltivato la vite con scrupolosa precisione, attenzione che è stata replicata anche in cantina. Attualmente, l’azienda è gestita dalla figlia Simena, dal genero Stefano e dal nipote Giovanni. Tra i loro vini, curati da Luca D’Attoma, spiccano il Redigaffi, (100% merlot) e il Syrah “Per Sempre” (100% syrah), oltre al Giusto di Notri, un blend di cabernet sauvignon, merlot e cabernet franc, nostro Top nel 2015. Nel 2024 il Rosso Toscana 2019 “Lodano” (petit verdot e merlot) ci ha colpito per la sua pienezza e assoluta bevibilità. Mora, caffè, cioccolato, sbuffi balsamici e speziati si inseguono nei profumi, mentre in bocca i tannini sono fini ed emerge una sapidità, sul finale lunghissimo, quasi di salamoia (davvero una gran bella sorpresa).

CASTELLINA MARITTIMA (PI) - CASTELLO DEL TERRICCIO
STORICO 2024 Toscana “Gian Annibale” (petit verdot, cabernet s.) 2019

A breve distanza da Bolgheri, 1.500 ettari lungo il confine settentrionale della Maremma Toscana, sono il patrimonio del Castello del Terriccio, una delle più imponenti tenute agricole della Toscana di proprietà di Vittorio Piozzo di Rosignano. Un territorio molto vasto, con ben 60 ettari di vigneti, da cui prendono vita i rinomati vini dell’azienda come l’eccezionale Lupicaia, ottenuto da cabernet sauvignon e merlot, nostro Top Hundred nel 2008. Il Toscana “Gian Annibale” 2019, da uve petit verdot e cabernet sauvignon, rappresenta l’evoluzione del supertuscan in una chiave di lettura dove la potenza lascia spazio all’eleganza. Al naso è complesso, con profumi vegetali, che richiamano il peperone e il pomodoro verde, e lasciano spazio a sentori più evoluti di noce e senape e una speziatura di incenso che si fa sempre più profonda via via che il vino rimane nel bicchiere. In bocca è equilibrio, intensità e un sorso paradigmatico per la sua setosità.

TERRICCIOLA (PI) - BADIA DI MORRONA
STORICO 2024 Chianti Riserva “I Sodi del Paretaio” 2023

Da circa un secolo questa tenuta è proprietà della famiglia Gaslini Alberti, ed è tra i principali attori vinicoli del panorama locale: una splendida realtà che può contare su 110 ettari di vigneti, per oltre la metà coltivati a sangiovese e la restante parte a vermentino, chardonnay, viognier, merlot, syrah e cabernet. Così ottengono delle vere e proprie eccellenze tra le quali spiccano un memorabile Vin Santo del Chianti (nostro Top Hundred nel 2015) ed etichette diventate ormai vere e proprie icone come il Chianti Riserva “I Sodi del Paretaio”. Il naso punta sulla finezza, con fiori e una parte minerale in evidenza. In bocca il tannino è diffuso, l'acidità misurata, in un campione dove l'eleganza è la vera cifra di lettura.

CASTELLINA IN CHIANTI (SI) - CASTELLARE DI CASTELLINA
STORICO 2024 Chianti Classico Riserva 2021

I Sodi di San Niccolò, blend di uve sangiovese e malvasia nera, nostro Top Hundred nel 2002, è diventato un vino cult ed è simbolo di questa cantina nata dalla fusione di quattro poderi (Castellare, Caselle, San Niccolò e Le Case) voluta dall’editore Paolo Panerai con l’obiettivo di produrre vini eccellenti da 33 ettari di terreno collinare. Uno dei gioielli della cantina accanto al Poggio ai Merli (merlot in purezza), al Coniale (100% cabernet sauvignon), senza dimenticare il Chianti Classico Riserva 2021, risultato il migliore tra gli assaggi delle Anteprime 2024. Naso fruttato da cui emerge netto l'incenso, molto elegante. In bocca è pieno con un tannino disteso e una freschezza che allunga il sorso all'infinito. Un vino semplicemente monumentale.

MONTEPULCIANO (SI) - LA BRACCESCA
STORICO 2024 Vino Nobile di Montepulciano 2021

La Braccesca è una cantina della nostra predilezione: nei 340 ettari vitati di proprietà compresi tra Cortona e Montepulciano trovano espressione vini dall’anima più tradizionale come il Nobile di Montepulciano (nostro Top nel 2016) oppure più emergente, come nel caso del Syrah di Cortona o del Bramasole, perfetto connubio tra syrah e merlot. Alle Anteprime 2024 ha piazzato sul podio il Vino Nobile di Montepulciano 2021: ha colore porpora di bella concentrazione; naso suadente di frutta distesa e intensa, prugna e viola che rimarcano finezza. Il sorso è equilibrato e setoso.

MONTEPULCIANO (SI) - TENUTA VALDIPIATTA
STORICO 2024 Vino Nobile di Montepulciano 2021

Oltre 22 ettari di vigneto dislocati tra i 300 e i 350 metri s.l.m. collocano Giulio Caporali e la figlia Miriam tra i produttori di riferimento per il Vino Nobile, realizzato secondo i dettami del biologico e nella filosofia della sostenibilità ambientale, come dimostra la scelta di collaborare, dal 2010, con l’enologo di fama internazionale Eric Boissenot. Insieme a lui firmano vere e proprie chicche da scoprire a partire dal Vino Nobile di Montepulciano premiato con il Top Hundred 2006 nell'annata 2003. Anche quest'anno a conquistare la nostra predilezione è il Vino Nobile di Montepulciano, annata 2021. Il colore è rubino concentrato; al naso polpa di frutta; in bocca è pieno, fresco e tannico. Un Nobile iconico che dà immediata soddisfazione.

RADDA IN CHIANTI (SI) - MONTERAPONI
STORICO 2024 Chianti Classico 2022

Nella zona del Chianti storico, in un suggestivo borgo medievale, dalla metà degli anni Settanta è attiva l’azienda agricola Monteraponi, nata per iniziativa di Michele Braganti. Su un totale di 200 ettari, di cui 12 destinati alla viticoltura e coltivati in regime biologico, con l’aiuto in cantina di Maurizio Castelli e Luca Felicion vengono prodotti vini di indiscutibile qualità, come nel caso del Chianti Classico Riserva “Il Campitello”, che prende il nome dal vigneto in cui nasce: un rosso grandissimo, completo ed equilibrato, che è stato nostro Top Hundred nel 2009. Nel 2024 invece a colpirci è il Chianti Classico 2022 che offre a sua volta un campione che mixa piacevolmente la frutta fresca e la lavanda.

SAN GIMIGNANO (SI) - LA MORMORAIA
STORICO 2024 Vernaccia di San Gimignano “Suavis” 2023

Con Giuseppe e Franca Passoni al timone dal 1980, questa bella realtà agricola negli anni si è sviluppata sia grazie all’ingresso del figlio Alessandro nel 2012, sia con l’apertura del ristorante Il Fienile, affacciato sulle torri di San Gimignano. Oggi gli ettari di terreno sono 100, di cui 30 interamente dedicati alla viticoltura. E vino bandiera è la Vernaccia, che con l’etichetta È ReZet ha conquistato l’inserimento tra i nostri Top Hundred già nel 2013. Ma notevoli sono anche le altre versioni a partire dall'etichetta “Suavis”, che ha un colore che vira verso l’oro; al naso c’è sambuco, miele; in bocca pienezza velluto, freschezza. Insomma grande!

MARCHE

MORRO D'ALBA (AN) - VICARI
TOP HUNDRED 2024 - Lacrima di Morro d’Alba “Dasempre Del Pozzo Buono” 2022

La famiglia Vicari è attestata a Morro d'alba da generazioni, in quella contrada Dal Pozzo Buono perché qui veniva tutta la cittadina ad attingere alle acque più fresche e limpide. Oggi a secoli di distanza la nomea di questi terreni è la stessa e anche l'acqua ha ceduto il passo al vino. Il vino è firmato da da Nazzareno e dai suoi due figli Vico e Valentina bravi a interpretare questo territorio con i suoi vitigni simbolo. Anche per questo abbiamo scelto tra la vasta produzione della cantina un vino che è la loro bandiera e la loro storia e si percepisce fin dal primo assaggio. La Lacrima di Morro d’Alba “Dasempre Del Pozzo Buono” 2022 ha colore rubino impenetrabile tendente al violaceo, al naso c'è la viola, la mora, il pepe bianco. In bocca è tannico, fresco, sugoso, con finale amarognolo. Un vino che estrema piacevolezza, convivialità, voglia di bere ancora un bicchiere.

URBISAGLIA (MC) - TENUTE MURÒLA
TOP HUNDRED 2024 - Colli Maceratesi Ribona “Baccius” 2023

Muròla, toponimo che sta ad indicare un abbeveratoio in pietra per gli animali, è una Family Company costituita su circa 500 ettari nell'entroterra maceratese, a metà strada fra i Monti Sibillini e il Mare Adriatico, nella terra dei Piceni. I terreni sono di proprietà della famiglia Sorbatti da circa 300 anni e precedentemente appartennero alla storica Abbazia benedettina di Fiastra. Una lunga storia valorizzata grazie a un progetto di recupero genetico dell’uva autoctona ribona, localmente chiamata “maceratino”, per creare un proprio patrimonio di cloni esclusivi rintracciati nella proprietà. Il Colli Maceratesi Ribona “Baccius” 2023, ha un colore paglierino che tende all'oro; al naso senti imperiosa la nota di frutta esotica, in particolare banana, ma anche erbe officinali, alloro; in bocca colpisce il corpo e poi la verticalità del sorso che termina con una sapidità incisiva, dopo un abbraccio balsamico. Un campione davvero ottimo!

PESARO (PU) - DE LEYVA
TOP HUNDRED 2024 - Spumante Bianco Brut “Mensia”

L’azienda nasce nel 2013 all’interno del Parco naturale San Bartolo ma le prime vigne vengono impiantate solo nel 2016 puntando soprattutto su pinot nero e chardonnay. Non manca l’attenzione anche ai vitigni autoctoni come biancame e trebbiano. Lo Spumante Brut Bianco “Mensia” di colore paglierino chiaro, ha naso fine, floreale, con tratti di cipria. In bocca la bolla è fine e ricca al tempo stesso, entra morbido con una chiusura secca e un'acidità diffusa che rende molto gradevole il sorso.

PESARO (PU) - FATTORIA MANCINI
TOP HUNDRED 2024 - Colli Pesaresi Focara Pinot Nero “Rive” 2020

Fin dal 1861, anno in cui acquisì alcuni poderi vitati che i francesi avevano sottratto all’Ordine di Malta, la famiglia Mancini ha conservato e riprodotto lo stesso Pinot Nero introdotto durante la dominazione napoleonica. Oggi questo vitigno può essere considerato come un autoctono ed è alla base di alcuni tra i vini più rappresentativi dell’azienda come questo Top Hundred 2024, ottenuto dalle uve coltivate nel cru di Focara. Il naso è fine ed intrigante con i piccoli frutti che lasciano spazio al pepe nero e alla grafite. In bocca è un Pinot Nero che sa conciliare potenza ed eleganza con un tannino fine diffuso.

BARBARA (AN) - SANTA BARBARA
STORICO 2024 Offida Pecorino 2022

Nel VI secolo Barbara era un antico avamposto dei Longobardi, quando Senigallia era una città bizantina. Questa cantina attinge dalla storia della sua terra: la sede produttiva dell’azienda, infatti, è all’interno di un antichissimo monastero ancora in perfette condizioni, dove la temperatura è stabile e ottimale per l’affinamento dei vini. I vigneti sono distribuiti su 45 ettari di terreno che attraversano 6 comuni della provincia di Ancona. Stefano Antonucci è il patron, con la passione per l’arte e per il vino, deciso a combinare i due interessi e produrre un vino che piaccia in primis a lui e di conseguenza agli appassionati wine lovers. Si avvale della collaborazione dell’enologo Pierluigi Lorenzetti per realizzare vini super che lasciano incantati, come il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Riserva “Stefano Antonucci” che premiammo nel 2015. Ma quest’anno ci ha colpito l’assaggio del Pecorino 2022 bio. Ha un colore paglierino brillante, il naso è vispo con note di miele, castagno, idrocarburi e frutta che si rincorrono. In bocca è speciale la sua freschezza minerale, finanche tannico e sapido al volgere.

OSTRA VETERE (AN) - FRATELLI BUCCI
STORICO 2024 Rosso Piceno “Villa Bucci” 2020

Bucci è un altro storico Top Hundred (anno 2003) che si impose fin dall'inizio della nostra selezione con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva 'Villa Bucci' 2000, rimasto uno dei campioni monumento della denominazione. Anche i rossi ne confermano la nomea di cantina dove l'eleganza è un marchio di fabbrica. In particolare il Rosso Piceno “Villa Bucci” 2020 sempre uvaggio montepulciano e sangiovese, che anche in questo caso ha una parte fruttata che pare quasi cesellata con piccoli frutti rossi e marasca su cui si innesta la parte più complessa di spezie e caffelatte. In bocca il sorso è elegante, di buona freschezza.

MONTEPRANDONE (AP) - IL CONTE VILLAPRANDONE
STORICO 2024 Marche Rosso “Lu Kont” (montepulciano) 2020

Nel cuore del Piceno, sulle colline del caratteristico borgo medievale di Monteprandone, la cantina Il Conte di Villaprandone, la cui proprietà si estende per circa 50 ettari e si caratterizza per la coltivazione di uve autoctone quali pecorino, passerina, montepulciano e sangiovese. Realtà attenta all’enoturismo, da decenni si distingue per una produzione di eccellenza. Già al successo tra i nostri Top Hundred vent’anni fa, nel 2005 con il Rosso Piceno Superiore “Marinus” 2003. Ora torna tra i migliori con il Marche Rosso “Lu Kont” 2020. Da uve montepulciano, ha colore rosso rubino profondo, profumi intensi di frutti di bosco e di liquirizia, sorso pieno, robusto, con trama tannica ben integrata, per un vino che con la sua struttura rivela di poter sfidare il tempo senza cedimenti, maturando in bottiglia anche per 30 anni.

UMBRIA

BEVAGNA (PG) - BRIZIARELLI
TOP HUNDRED 2024 - Montefalco Sagrantino 2019

Da oltre un secolo, la famiglia Briziarelli ha affiancato l’attività fiorente di imprenditoria nel mondo dei laterizi a quella a contatto con la terra attraverso la coltivazione di seminativi, ulivi, uva e l’allevamento di capi da bestiame. Oggi sono 25 gli ettari vitati in un corpo unico al confine tra Bevagna e Montefalco. Il Montefalco Sagrantino 2019 è il vino top di questa cantina: dal suo colore rubino sprigiona una pienezza di frutta, con note balsamiche ampie e un ché di cuoio e di noce. In bocca ha il tannino che gli riserva la sua natura, in un sorso caldo, molto elegante. Che grande vino sa essere il Sagrantino!

MONTEFALCO (PG) - COLLE MORA
TOP HUNDRED 2024 - Spoleto Trebbiano Spoletino “Bagnolo” 2022

Nel 2003 Simone Tabarrini e sua moglie Michela Martini decisero di dare vita alla cantina Colle Mora nel territorio di Montefalco, quello più prestigioso della regione per quanto riguarda la produzione di vino, lasciando alle spalle le loro precedenti carriere lavorative. Nel 2008 iniziarono la vinificazione dei loro primi vini: Montefalco Sagrantino Docg e Rosso Montefalco Doc, Montefalco Sagrantino Passito Docg, a cui seguì un rosato e il Trebbiano Spoletino “Bagnolo”, che nell’annata 2022 ha naso intrigante, con una potente combinazione di erbe officinali e foglioline di liquirizia. Al palato, si presenta rotondo e vellutato, con un finale che si fa notare per la sua piacevole amaricante persistenza.

MONTEFALCO (PG) - BOCALE
STORICO 2024 Spoleto Trebbiano Spoletino 2023

In pochi ettari coltivati secondo i rigidi criteri biologici Valentino Valentini già nel 2010 quando conquistò il Top Hundred riuscì a esprimere appieno l'essenza del territorio grazie al Sagrantino di Montefalco, realizzato anche con i consigli del padre Ennio e del fratello Antonello. Anche questa volta a colpirci è un vino legato radicalmente a questo territorio. Il Trebbiano Spoletino 2023 ha colore paglierino pieno e lucente; al naso frutta fragolosa franca. In bocca è pieno con una speziatura caratteristica sul finale.

MONTEFALCO (PG) - SCACCIADIAVOLI
STORICO 2024 Montefalco Grechetto 2023

Fondata nel 1884 dal Principe Ugo Boncompagni Ludovisi, la tenuta deve il suo nome alla leggenda che narra di un esorcista che viveva ai confini dell’attuale proprietà e utilizzava il vino per i suoi rituali. Oggi è condotta dalla famiglia Pambuffetti che, giunta alla quarta generazione, mantiene ancora vivo il sogno del capostipite Amilcare, che nel 1954 acquisì la proprietà. Tornando ai nostri giorni la produzione contempla grandi rossi come il Montefalco Rosso e il Montefalco Sagrantino, nostro Top 2008, accanto a bianchi interessanti. Vera e propria rivelazione questo Grechetto, dal colore paglierino brillante, naso citrino ampio che vira sulla frutta esotica. Ha poi un ingresso morbido e un’acidità lunga e ficcante.

PERUGIA (PG) - CANTINE ALIANI
STORICO 2024 Colli Alto Tiberini Bianco "Silentium" (trebbiano, grechetto, chardonnay) 2010

Il paese di Ramazzano deve il suo nome all’omonimo castello, eretto nel XII secolo dalla famiglia dei Ramazzani. Ristrutturato nel tempo, conserva mura merlate alla guelfa, una torre, un cortile interno con pozzo comunicante con i sotterranei e appartamenti con stanze affrescate. Le antiche mura si affacciano sui vigneti di proprietà dei fratelli Aliani, discendenti di generazioni di coltivatori e legati fortemente al territorio, tanto da promuovere un progetto di recupero e di promozione del castello e delle cantine. I vini prodotti sono chicche territoriali del calibro dell'Umbria Rosso “Leone XIII”, Top Hundred nel 2010. Nel 2024 invece ha saputo colpirci per la capacità di un suo vino di resistere alla sfida del tempo: parliamo del Colli Alto Tiberini Bianco “Silentium” riassaggiato nell'annata 2010. Da uve trebbiano, grechetto, chardonnay ha colore oro e naso minerale, ricco di idrocarburi. In bocca è pieno, di buona acidità. Un campione clamoroso per avere quattordici anni sulle spalle.

LAZIO

OLEVANO ROMANO (RM) - PROIETTI AZ. AGR.
TOP HUNDRED 2024 - Lazio Ottonese “Tenuta al Campo” 2022

Conoscete l’ottonese? Un vitigno ormai quasi dimenticato perché usato un tempo dai contadini come uva da tavola da consumarsi in inverno grazie alla spessa buccia. Parente del bombino bianco, il nome evoca il colore ottone che caratterizza gli acini maturi. La famiglia Proietti in quel di Olevano Romano resta tra i pochissimi a coltivarlo e vinificarlo in purezza con ottimi risultati. Il Lazio Ottonese “Tenuta al Campo” 2022 è frutto di una vendemmia di inizio ottobre delle uve omonime in purezza, sottoposte a criomacerazione e a fermentazione a temperatura controllata. Sosta poi tre mesi sulle fecce fini per poi affinare in acciaio e in bottiglia per circa sei mesi. Ha un colore rubino brillante, al naso c’è una nota fine di bergamotto che in bocca si traduce in un sorso fresco e speziato, assai caratteristico. Davvero interessante.

TOLFA (RM) - POGGIO DELLA STELLA
TOP HUNDRED 2024 - Lazio Bianco “Storno” (trebbiano verde) 2022

Un’azienda agricola e agrituristica inserita nella cornice della Maremma Laziale. L’attività di vinificazione si basa su due vitigni particolarmente legati al territorio: il nero buono e il trebbiano verde. Proprio quest’ultimo sotto la denominazione Lazio Bianco “Storno” 2022 diventa un vino estremamente godibile. Ha colore giallo oro mentre al naso vincono le note di pesca e anche frutta esotica, accanto a cenni minerali. In bocca è diretto, verticale, col suo ingresso morbido sostenuto da un’eccellente freschezza. È solo leggermente sapido, ma più che altro è minerale. Un vino che si mangia.

TORRIMPIETRA (RM) - CANTINA DI CASTELLO TORRE IN PIETRA
TOP HUNDRED 2024 - Lazio Cesanese Bio 2022

Un vino può essere pensato prima ancora di essere bevuto: la storia, il contesto possono cambiare (e di molto) le percezioni sensoriali. Chissà allora come sarà bere questo vino direttamente al castello di Torre in Pietra, un borgo fortificato millenario, di proprietà di alcune tra le principali famiglie romane fino ad arrivare a inizio Novecento con l'acquisizione da parte del Senatore Luigi Albertini, storico direttore del Corriere della Sera, che volle dedicare a questo progetto gli ultimi anni della sua vita. Qui nasce il Cesanese 2022 con il suo naso di frutta fresca (mirtillo) e cuoio, in bocca è pieno, intenso, con un tannino rotondo, avvolgente e una speziatura finale intensa. Un vino arrivato al suo acme, di grande piacevolezza.

CORI (LT) - PIETRA PINTA
STORICO 2024 Lazio Malvasia Puntinata 2023

A meno di un’ora da Roma la famiglia Ferretti lavora le vigne e gli oliveti da inizio Ottocento in un’area compresa tra Cori e le rovine storiche e naturali del Giardino di Ninfa. Noi li conoscemmo agli inizi del Golosario per il loro olio extravergine di oliva, e recentemente per i vini. I terreni vulcanici sono propizi alla viticoltura delle varietà syrah, merlot, cabernet sauvignon, petit verdot, nero buono, malvasia puntinata, bellone, procanico e altri vitigni rari. Da queste uve il Lazio Nero Buono, nostro Top Hundred nel 2019, e oggi la Malvasia Puntinata 2023: ha colore paglierino con riflessi che virano sul verde; al naso c’è un effluvio franco di fiori e frutta; in bocca è piacevolmente rotondo e vellutato.

TERRACINA (LT) - CANTINA SANT’ANDREA
STORICO 2024 Lazio Rosso "Sogno" (merlot, cesanese) 2017

Conosciamo da diversi anni questa cantina che premiammo già nel 2008 per il Moscato di Terracina Secco "Oppidum" del 2007, l'etichetta che ci aveva colpito allora, frutto della vinificazione secco di un aromatico, ai tempi pratica molto poco diffusa. Altrettanto esaltante il Lazio Rosso “Sogno” 2017 (85% merlot, 15% cesanese) che al naso ha la stessa pienezza del precedente, con la frutta fresca, il pino, la macchia mediterranea. In bocca è pieno, tannico, equilibrato, caldo ma con la giusta acidità. Un altro grandissimo vino.

FRASCATI (RM) - DE SANCTIS
STORICO 2024 Frascati Superiore Bio “Abelos” 2022

Le prime testimonianze della presenza della famiglia De Sanctis in questo territorio risalgono al 1816, e già allora si parlava di vigne collocate nell’Agro Romano. Dal 2019 Luigi De Sanctis, insieme con la moglie Daniela e i figli Andrea e Francesco (quest’ultimo enologo), ha deciso di riattivare la cantina nel 2009, sfruttando la vocazione vinicola del territorio, dove sorgeva un tempo il lago Regillo. Nei 10 ettari condotti a regime biologico, sono impiantati vitigni autoctoni come malvasia del Lazio, malvasia di Candia, trebbiano toscano, bombino e cabernet franc. Il lavoro certosino, sia in vigna sia in cantina, garantisce una produzione di circa 50 mila bottiglie. Tra i nostri Top Hundred del 2016 è rappresentato dal Cannellino di Frascati “Diciassette Undici Bio”, ma in una delle prime degustazioni dell’anno ha ottenuto il massimo dei voti anche il Frascati Superiore Bio “Abelos”. Il colore è giallo paglierino brillante; al naso la polpa della frutta ha l’intensità del frutto maturo e avverti anche la pera; in bocca il sorso ha un ingresso morbido che poi ruota con la sua consistenza fruttata di buona persistenza. Un gioiello.

ABRUZZO

PRATOLA PELIGNA (AQ) - PESCARA VINI
TOP HUNDRED 2024 - Spumante Brut Nature “Carta Bianca - Bollata” 2021

Guerino Pescara è il giovane enologo che ha deciso di intraprendere un proprio originale percorso nella viticoltura che nasce prima di tutto dal rapporto con la vite, con una viticoltura rispettosa dei cicli ambientali e con una vinificazione che ripercorre metodi ancestrali. Il risultato è una teoria di vini dove non mancano piacevoli sorprese. Lo Spumante Brut Nature “Carta Bianca - Bollata” 2021 ottenuto da uve trebbiano abruzzese e malvasia, si presenta di colore oro brillante, al naso è immediatamente speziato per poi aprirsi a una salinità intrigante che evoca le alghe marine. Questa si tramuta in bocca in una sapidità spiccata che sostiene una bolla ricca e un sorso asciutto.

CRECCHIO (CH) - DONVITANTONIO
TOP HUNDRED 2024 - Montepulciano d’Abruzzo 2019

Un’azienda giovane che rappresenta appieno lo spirito di questa nuova viticoltura abruzzese. I vigneti si trovano nel comune di Crecchio nella provincia di Chieti, mentre il nome dell’azienda è ispirato direttamente da quello del capostipite nel mondo agricolo, il nonno degli attuali proprietari, Vitantonio per l’appunto. La linea di vini è ridotta e concentrata sulla qualità come per questo Montepulciano d’Abruzzo 2019 rubino intenso, al naso colpisce la franchezza dei frutti rossi dove a emergere è la prugna con un'iconica speziatura, ma poi il bouquet offre mirtilli, liquirizia, per introdurre a un sorso elegante dove i tannini sono così integrati da creare una sensazione vellutata fantastica.

VASTO (CH) - FONTEFICO
TOP HUNDRED 2024 - Abruzzo Pecorino Superiore “La Canaglia” 2022

Emanuele e Nicola Altieri, sulla scia dei genitori, conducono questa cantina che si estende per circa 15 ettari vitati, coltivati con metodi biologici, sul promontorio di Punta Penna, con i venti freschi e salini del Mar Adriatico che attraversano le vigne mantenendole asciutte e sane, e nelle annate molto calde contribuiscono a contenere le temperature tra i filari. Ogni vino proviene da un singolo specifico vigneto. Tra i vini prodotti ci ha entusiasmato il Pecorino Superiore “La Canaglia”, bianco corposo dalla spiccata mineralità e freschezza, con il profumo che ricorda la salvia, la menta e i fiori bianchi, mentre in bocca, ha sapore agrumato e in particolare di pompelmo rosa, mentre sul finale vira sulla mandorla amara. È vino che proviene dalla “Vigna Bianca”, una vigna che i titolari definiscono “dispettosa” perché ha rese bassissime ma che, diciamo noi dopo l’assaggio, si fa perdonare visto che dona un vino unico!

ROSCIANO (PE) - MARRAMIERO
STORICO 2024 Trebbiano d’Abruzzo “Anima” 2023

Da più di un secolo la famiglia Marramiero si prende cura dei vitigni raccolti nelle 4 tenute di proprietà nei comuni di Rosciano e Ofena. Questa cantina che oggi viene annoverata tra i punti di riferimento della viticoltura abruzzese, ha sempre puntato sulla coté più nobile del vino abruzzese e del vitigno montepulciano come per il Montepulciano d’Abruzzo “Inferi”, già Top Hundred nell'annata 2015. Il lavoro sulla zonazione e sui lunghi affinamenti in cantina ha permesso loro di arrivare a vini levigati, eleganti, capaci di andare su un mercato internazionale e confrontarsi con i grandi nomi. Ne è un perfetto esempio il Trebbiano d’Abruzzo “Anima” 2023. Al naso c'è tutto: la frutta, il pepe bianco e gli idrocarburi. In bocca è leggermente tannico, diretto, lungo e sapido.

ATRI (TE) - CIRELLI
STORICO 2024 Trebbiano d’Abruzzo 2021

Situata nella pittoresca campagna collinare vicino ad Atri, la tenuta agricola di Francesco Cirelli si estende su 22 ettari, caratterizzati dalla armoniosa alternanza di vigneti e uliveti. Attiva dal 2003, la cantina produce vini autentici e sinceri, adottando pratiche enologiche rispettose e non invasive, senza l’utilizzo di concimi o diserbanti chimici. I vini vengono invecchiati in anfore di terracotta da 800 litri, realizzate a mano, dando vita a vini pregiati come il Montepulciano d’Abruzzo 2014, insignito del nostro premio Top Hundred nel 2016, e il Trebbiano d’Abruzzo che invece ci ha conquistati quest’anno. Fin dal suo colore oro; al naso spezie intense, ginestra, frutta gialla, erbe aromatiche con un’olfazione molto concentrata ed elegante dove subentrano le foglie bagnate, il fieno; in bocca è secco, diritto, sapido, con una gran bella spalla acida. Un grande bianco travestito da rosso.

MOLISE

CAMPOMARINO (CB) - DI MAJO NORANTE
STORICO 2024 Aglianico del Molise Riserva “Sassius” 2017

Eccoci in una cantina simbolo del Molise, già Top Hundred 2003 con il Molise Rosso Riserva 'Don Luigi' 2001 (montepulciano), le cui origini risalgono all’Ottocento, quando i vini venivano prodotti nell’antico feudo dei Marchesi Norante di Santa Cristina. Oggi alla guida c’è Alessio Di Majo, che con passione e dedizione porta avanti la tradizione familiare, reinterpretandola in chiave moderna con l’aiuto dell’enologo Riccardo Cotarella: i 140 ettari di proprietà sono coltivati con uve autoctone come falanghina, aglianico e tintilia. Eccellente l’Aglianico Riserva “Sassius” 2015, che esprime le note nobili dei grandi vini, dai datteri sotto spirito alla liquirizia fino al tabacco mentolato e alla noce moscata. In bocca i tannini sono morbidi, l'acidità equilibrata da un buon corpo, lungo il finale. Chapeau!

SAN FELICE DEL MOLISE (CB) - CLAUDIO CIPRESSI VIGNAIOLO
STORICO 2024 Trebbiano del Molise Vintage “Le Scoste” 2022

Questa cantina ha il merito di aver creduto fin da subito nelle potenzialità della viticoltura molisana e del tintilia. Il loro "Macchiarossa" - premiato anche con il Top Hundred nel 2010 per l'annata 2003 - ha mostrato al mondo che qui si possono fare vini capaci di rivaleggiare per longevità e complessità con altri giganti del sud come l'Aglianico. Quest'anno però a raggiungere i nostri cinque asterischi è stato un bianco, il Trebbiano del Molise Vintage “Le Scoste” 2022, interessante sotto molti punti di vista. Ha naso evoluto di albicocca disidratata e carrube, in bocca è pieno con una bella freschezza e una coda minerale che allunga il sorso.

CAMPANIA

PATERNOPOLI (AV) - VINOSIA - LUCIANO ERCOLINO
TOP HUNDRED 2024 - Irpinia Falanghina “Fontana della Loggia” 2023

Questa azienda di Luciano Ercolino nasce nel 2004 e i passi compiuti di anno in anno parlano di una crescita. Lui lavora su 40 ettari di terreno e in una cantina ecosostenibile. Ma fin da subito la scelta è stata quella di giocare sulle basse rese ad ettaro, quasi a voler tirare fuori l'anima dei vitigni tipici dell'Irpinia. A noi ha colpito la Falanghina “Fontana della Loggia” 2023 che ha un colore giallo paglierino di bella consistenza; al naso sono gli agrumi ad invadere l'olfatto, con un cenno di pompelmo e lime, ma la finezza del profilo aromatico si evince anche dalle note di gelsomino. In bocca percepisci una certa verticalità, dove l'anima irpina la si evince dai cenni minerali dentro a un sorso che presenta tanta freschezza, ma dentro a un equilibrio che conquista.

GUARDIA SANFRAMONDI (BN) - VIGNE STORTE
TOP HUNDRED 2024 - Sannio Falanghina “Falà” 2023

“Noi vogliamo solo che chi beve la nostra Falanghina sappia che è fatta di cose reali; di lavoro e di risate, di giornate storte e di serate in compagnia di amici e buon vino”. Bella la presentazione di quest'azienda agricola fondata da due amici, Filomeno Di Bruno Falato e Sebastiano Falluto, che dopo gli studi hanno deciso di mettersi nel mondo del vino animati non soltanto da solida passione ma dalla voglia di fare impresa. E queste vigne storte oggi danno il frutto che ci si aspetta da loro, tutt'altro che storto. La Falanghina del Sannio “Falà” è un vino complesso, con profumo di albicocca, agrumi ed erbe aromatiche. In bocca ha corpo, bella acidità, sapidità, tutto quello che si vorrebbe da un grande bianco.

SANT'ANASTASIA (NA) - CANTINE OLIVELLA
TOP HUNDRED 2024 - Catalanesca del Monte Somma “Summa” 2022

Una cantina che nasce nel parco nazionale del Vesuvio ai piedi del monte Somma: dodici ettari di vigne su suolo vulcanico-sabbioso per tre uve più che autoctone, quasi una prerogativa di questo territorio, cioè catalanesca, caprettone e piedirosso. Infatti non è un caso che il vino più di tutti capace di marcare la differenza è la Catalanesca del Monte Somma “Summa” 2022. Ha colore paglierino tendente all'oro. Il naso è profondo con il gelsomino e la pesca. In bocca è elegante, di giusta intensità.

AVELLINO (AV) - TENUTA SARNO 1860
STORICO 2024 Fiano di Avellino Riserva “Erre” 2020

Siamo a 630 metri sul livello del mare, dove i vigneti crescono su terreni argillosi e calcarei con residui vulcanici. Per Maura Sarno questo le è sembrato subito il terroir ideale per far crescere una vite simbolo dell’Irpinia, il Fiano, da cui escono solo vini con questa uva curati dal bravissimo enologo Vincenzo Mercurio. Un vino che noi premiammo con entusiasmo già nel 2017 (era il Fiano d’Avellino 2015, peccato lo abbiano dimenticato) ma che, dopo l’assaggio della Riserva “Erre” 2020, ci ha fatto intuire che qui siamo di fronte a un compimento, che ha a che fare con la contemporaneità della vitivinicoltura, non solo Irpina. Sta 26 mesi sulle fecce fini e mostra un colore paglierino brillante assai concentrato che vira verso l’oro; subito colpisce l’intensità fruttata che ricorda dapprima il pompelmo e poi polpa di frutta gialla facendo presagire consistenza. In bocca si apprezza la sua complessità balsamica, dentro a un sorso pieno e decisamente persistente, dove l’elemento minerale si fa sentire.

MONTEFREDANE (AV) - PIETRACUPA
STORICO 2024 Greco di Tufo 2021

A noi il piacere di aver premiato per primi, nel 2004, questo produttore con il Fiano di Avellino 2003. E a noi la soddisfazione di vedere che, dopo anni, la grandezza di questa cantina è riconosciuta in Italia e non solo. Al di là della pioggia, meritata, di premi che oggi accompagna il cammino di Ciro e Rita Picariello, i loro vini sono clamorosi a cominciare dal Fiano, premiato allora e nuovamente assaggiato con eguale soddisfazione, e il Greco di Tufo 2021 che quest'anno vogliamo premiare come Top Storico. Ha colore paglierino con sfumature dorate; al naso spiccano gli agrumi mostrando subito un’inusitata freschezza con sfumature balsamiche; in bocca domina la freschezza, in un sorso davvero ghiotto, dove la trama elegante mostra le note minerali e sul fondo la sapidità equilibrata.

MONTEMARANO (AV) - SALVATORE MOLETTIERI
STORICO 2024 Irpinia Coda di Volpe 2022

Fondata nel 1982, ma custode di una storia secolare giunta alla quarta generazione, la cantina di Salvatore Molettieri coltiva la terra e vinifica uve autoctone, dando vita a vini capaci di raccontare l’anima dell’Irpinia. I 25 ettari di vigneti, situati nel cuore della Docg Taurasi, si avvalgono di pratiche agronomiche sostenibili che esaltano le caratteristiche del terroir. Oggi l’azienda è gestita dai figli Giovanni, Giuseppe, Luigi e Paolo. Aglianico, Fiano e Greco sono i protagonisti di una produzione che si distingue per eleganza e complessità. Dall’iconico Taurasi “Vigna Cinque Querce”, premiato come Top già nel 2003, all'Irpinia Coda di Volpe 2022 che dal suo colore paglierino intenso punta sulla finezza, con i fiori di primavera e la liquirizia fresca che si sente anche in bocca, dove rivela notevole intensità ed equilibrio.

PUGLIA

CORATO (BA) - CANTINE TORREVENTO
TOP HUNDRED 2024 - Castel del Monte Nero di Troia Riserva “Ottagono” 2015

Fondata nel 1950 dai fratelli Liantonio, l'azienda ha conosciuto un grande sviluppo negli anni '90 grazie a Gaetano e Francesco Liantonio, pionieri nella vinificazione in purezza del Nero di Troia. Oggi, Torrevento è si estende su 630 ettari vitati, valorizzando i vitigni autoctoni di tre aree: Castel del Monte, Salento e Primitivo. Il Castel del Monte Nero di Troia Riserva “Ottagono” 2015 è la loro testa di serie, un vino potente, che ha un colore impenetrabile e al naso possiede i descrittori dei grandi vini, quindi le spezie, il cioccolato, da cui emerge imperiosa la frutta rossa. Il sorso si rivela potente, vellutato, tannico e caratterizzato da quella freschezza che sembra essere la cifra di tutti i vini della maison.

PARABITA (LE) - TENUTA LILIANA
TOP HUNDRED 2024 - Salento Cabernet Sauvignon “Tenuta Liliana” 2022

Questo curioso e quantomai raro Cabernet Sauvignon del Salento è il risultato di un investimento dell’imprenditore Antonio Intiglietta, patron di Artigiano in Fiera, che ha costruito una cantina a Parabita, con vigneti in altre quattro aeree fra le più vocate della zona. Il vino si presenta subito di un bel colore rubino profondo, quasi impenetrabile, molto fitto. il naso è ampio (scuola dei Boudeaux), con note verdi immediate ma poi i mirtilli e la profondità minerale che ricordal' inchiostro, e una speziatura favorita da legno che gà si evolve su note di caffè e liquirizia, per un bouquet complesso. E se si mostra elegante al naso; in bocca è scalpitante vivo, con tannini presenti e perfettamente integrati. Chiude leggermente sapido, con persistenza lunga, portata dall’ottima acidità.

CUTROFIANO (LE) - PALAMÀ VINI DEL SALENTO
STORICO 2024 Salento Rosato Negroamaro “Metiusco” 2022

Realtà a conduzione famigliare, vicina al secolo di attività (la fondazione nel 1936), Palamà ha sede a Cutrofiano, nel Salento. Giunta oggi alla terza generazione, conduce 13 ettari di superficie vitata producendo vini da vitigni autoctoni pugliesi coltivati a spalliera o ad alberello, ossia negroamaro, primitivo, malvasia nera, malvasia bianca e verdeca. Tra i Top Hundred 2003 con il Salento Bianco “Metiusco” (malvasia bianca, verdeca) 2002, questa cantina, quest’anno ha centrato di slancio il nostro premio con il Salento Rosato Negroamaro “Metiusco” 2022. Dal colore cerasuolo, al naso si propone con profumi di ribes rosso, lamponi e ciliegie, sentori di fiori tra cui spiccano la rosa e note agrumate di scorza d'arancia. Pieno, ricco, al palato, ha sapidità che sostiene la beva invitando a tornare al bicchiere per un nuovo sorso.

LECCE (LE) - VIGNETI REALE
STORICO 2024 Salice Salentino Riserva “Santa Croce” 2018

È nel sud della Puglia che opera l’azienda Vigneti Reale, cantina che produce vini di qualità tipici del Salento. La proprietà conta di una superficie di 250 ettari, di cui circa 85 coltivati a vigneto e un centinaio a oliveto. Ogni accorgimento in vigna, dai portainnesti selezionati con cura al tipo di impianto, è studiato in base alle caratteristiche del suolo e alle affinità con le piante, al fine di mantenere basse rese e molto alta la qualità delle uve prodotte. Top Hundred 2006 fu il Salento Primitivo “Rudiae” 2003. Sul podio quest’anno invece il Salice Salentino Riserva “Santa Croce” 2018. Da uve negroamaro (80) e malvasia nera (20%) ha profumi di viola e sentori fruttati di fragola e ciliegia, elegante speziatura con note di pepe, vaniglia, tostatura, affumicato e cannella, mentre in bocca è equilibrato, armonico e dal sorso invitante e finale persistente.

LEPORANO (TA) - VARVAGLIONE VIGNE E VINI
STORICO 2024 Salento Negroamaro “Cosimo Varvaglione Collezione Privata” 2021

Cosimo e Maria Teresa Varvaglione, insieme ai figli Marzia, Angelo e Francesca, hanno dato nuova linfa a questa azienda vitivinicola, che ha superato il secolo di attività. Un’azienda capace di produrre vini di qualità da quattro generazioni, senza rinunciare mai all’innovazione tecnologica. In particolare, Cosimo, patron ed enologo, ha rivoluzionato le tecniche di vinificazione per realizzare prodotti che sapessero trasmettere tutta la ricchezza di questo territorio, dalla Malvasia Bianca del Salento “12eMezzo”, nostro Top Hundred 2016 al Salento Negroamaro Collezione Privata “Cosimo Varvaglione” 2021: potente e complesso, ma capace di esprimere una bella acidità, che rende più vispo il sorso.

BASILICATA

NOVA SIRI (MT) - BATTIFARANO
TOP HUNDRED 2024 - Basilicata Rosso “Toccaculo” (petit verdot) 2019

La Masseria Battifarano appartiene alla famiglia omonima da più di cinque secoli durante i quali si è sempre coltivata la terra. Oggi gli ettari vitati sono 35, al timone, Vincenzo Battifarano, agronomo con i figli Francesco Paolo e Ciro. Il Basilicata Rosso 2019 “Toccaculo” prende il nome del torrente che attraversa la Masseria Battifarano, indicato nelle antiche mappe come “Toccaculo” dacché, per attraversarlo a piedi, le donne si alzavano la gonna… Ecco spiegata l'etichetta scherzosa. Non si scherza, però, col bicchiere. L'aspetto è rosso rubino impenetrabile. Il naso profondo, ematico, ricco di frutti rossi e una speziatura dolce di tabacco. Anche in bocca ha la stoffa del grande vino, per l'avvolgenza del sorso, accompagnata da freschezza e sapidità. Le viti sono il risultato di un campo sperimentale di antichi cloni selezionati in un anno di lavoro, di petit verdot, vitigno a bacca nera originario della zona del Médoc. La vinificazione prevede tre anni di invecchiamento, equamente suddivisi tra acciaio, legno e bottiglia.

CALABRIA

ALTOMONTE (CS) - TERRE DI BALBIA
TOP HUNDRED 2024 - Calabria Gaglioppo Rosato “Ligrezza” 2022 TOP DEI TOP ROSATI 2024

Ha una storia già lunga questa cantina di Altomonte che agli inizi degli anni 2000 vede un investimento da parte dell’azienda friulana Venica. Ma dopo la decisione di lasciare la Calabria, nel 2014 l’ingegnere cosentino Giuseppe Chiappetta, insieme al fratello Nicola ed ai figli Marco e Luca, rilevano l’azienda e danno una nuova prospettiva. A partire dalle coltivazioni biologiche di vitigni autoctoni calabresi. Fondamentale sarà poi il dialogo con l’enologo Gianfranco Fino, leader della vitivinicoltura salentina, che permette di ottenere vini di straordinaria franchezza. A noi ha colpito il Calabria Rosato “Ligrezza” 2022 da uve gaglioppo in purezza, che stanno per un giorno intero a fermentare sulle proprie bucce. Ha colore rosa verso aranciato e al naso è piacevolmente vinoso e molto elegante con note scorza di arancia e ginger. Molto elegante anche in bocca con quella freschezza diretta e quel tannico setoso che non solo lo rende piacevolissimo, ma lo colloca fra i Top dei Top dei vini Rosati 2024.

SAN DONATO DI NINEA (CS) - LA VIGNA DI ALFREDO
TOP HUNDRED 2024 - Calabria Rosso “Assonanze” (castiglione) 2019

Il vitigno castiglione è un illustre sconosciuto: autoctono calabrese, ne sopravvivono pochi ettari tra le province di Reggio Calabria e Cosenza. Eppure si tratta di un vitigno che meriterebbe più considerazione come dimostra il Calabria Rosso “Assonanze” 2019, caso più unico che raro di 100% castiglione. Ha naso di cioccolato e menta. In bocca è pieno intenso con il cioccolato che ritorna a lungo per via retrolfattiva. Un grande rosso.

STRONGOLI (KR) - RUSSO & LONGO
TOP HUNDRED 2024 - Calabria Rosso Gaglioppo “Decennio” 2020

Storica azienda agricola di Strongoli (KR), il cui patrimonio aziendale conta 40 ettari, equamente suddivisi tra la coltivazione della vigna e dell'ulivo. L'attività di trasformazione comprende altri 35 ettari di vigneto dei conferitori, sotto stretta sorveglianza dell’azienda. Il Gaglioppo “Decennio” 2020 è la loro etichetta di punta, un vino affinato in botti grandi da 2.500 litri, frutto di un’accurata selezione di uve gaglioppo provenienti dai vigneti aziendali più antichi. Amarene in confettura e spezie dolci sono il preludio di un bicchiere convincente e sincero, piacevolmente amaricante sul finale.

CASIGNANA (RC) - CERATTI
TOP HUNDRED 2024 - Calabria Bianco “Rùdina” (greco bianco) 2022

Ancora una sorpresa dalla Calabria che ci conferma come il greco bianco sia un vitigno capace di esprimersi con risultati clamorosi. Questa cantina storica collocata sulla Costa dei Gelsomini l'ha eletto a vitigno bandiera. È il tassello di un progetto teso alla conservazione del grande patrimonio ampelografico della regione che qui si è anche concretizzato nel campo-collezione di antichi vitigni autoctoni. Il Calabria Bianco “Rùdina” 2022, ottenuto proprio da uve di greco bianco, si esprime con delicatezza al naso dove emergono i fiori di zagara e lo zafferano. Il profumo è intenso, persistente, profondo seguendo un crescere di sensazioni che ritroveremo in bocca dove il sorso si dimostra pieno, vellutato con una chiusura secca invitante.

CASTROVILLARI (CS) - TENUTE FERROCINTO
STORICO 2024 Vino Spumante di Qualità Brut Rosé Metodo Classico “Dovì” 2020

Situata nel suggestivo Parco del Pollino, l’azienda Ferrocinto si estende su 130 ettari, di cui 50 dedicati alla coltivazione del vigneto. Qui prosperano varietà autoctone di uve a bacca bianca e rossa, tra cui mantonico, greco bianco, moscato e pecorello, mentre tra i rossi spiccano magliocco canino e dolce, aglianico e calabrese. Proprio una originale interpretazione dell’aglianico, ci ha convinto a selezionarli per i Top Storici: il Brut Metodo Classico Rosé “Dovì” 2020. Ha colore buccia di cipolla tenue e un perlage molto ricco; al naso note fragranti ben distese. In bocca è diritto, pieno, fresco, con una speziatura imponente e incisiva, di lunga persistenza. Nel 2013 invece il Top Hundred andò al Calabria “Timpa del Principe” 2011, da uve greco bianco e mantonico.

CIRÒ MARINA (KR) - SENATORE VINI
STORICO 2024 Cirò Rosato Bio “Puntalice” 2023

La storia di Senatore Vini inizia nei primi anni del XX secolo, quando il trisavolo Giuseppe Sculco e successivamente Francesco Senatore, con la loro modesta cantina situata in Corfù Vecchiu, si avventurarono nel mondo del vino. Oggi l’azienda è giunta alla quarta generazione. Sono 40 gli ettari posseduti, di cui 30 dedicati alla coltivazione delle vigne, dal 2017 in regime biologico. Il vino di punta è il Calabria Rosso “Unico Senator”, da uve merlot, nostro Top Hundred nel 2017. Sorprende però anche con il Cirò Rosato “Puntalice” Bio 2023, tanto nelle sfumature del colore quanto al naso, dacché ricorda la pesca che ritorna anche in bocca dove si rivela morbido, leggermente abboccato, invitante.

CIRò MARINA (KR) - ZITO
STORICO 2024 Cirò Rosso Classico “Alceo” 2022

Da 4 generazioni la famiglia Zito produce vino nella zona del Cirò ovvero dal 1870 grazie a Stefano Zito. Oggi il lavoro di produrre vini di qualità riconosciuta viene portata avanti dai fratelli Zito, Valentino, Francesco e Stefano. Nel 2007 già premiammo il Cirò Rosso classico riserva del millesimo 2002, mentre oggi, complice anche una degustazione a Golosaria Wine a Milano, sale sul podio il Cirò Rosso Classico “Alceo” 2022, venti vendemmie dopo. È ottenuto da uve gaglioppo, raccolte nei vigneti storici del Cirò, con una macerazione di circa otto giorni. Ha colore rubino con riflessi che virano all’aranciato. Al naso la frutta rossa è imperiosa; in bocca è croccante, con il suo equilibrio giocato su una tannicità presente.

REGGIO CALABRIA (RC) - CASA VINICOLA CRISERÀ
STORICO 2024 Costa Viola Rosso “Armacia” (prunesta, malvasia nera, nerello, gaglioppo) 2022

Questa casa vinicola è oggi nelle mani di Vincenzo, Franco, Nino e Mimmo Tramontana, quarta generazione di una famiglia che ha iniziato l’attività alla fine del 1800 da Antonino Tramontana. Tra i vini dell’azienda, notevole il Nerone di Calabria Rosso, già nostro Top Hundred nel 2007 per l’annata 2003. Anche quest’anno si conferma grande con il Costa Viola Rosso “Armacia” 2022. Di naso intenso, complesso, ha la speziatura dolce della cola e un’invitante nota sulfurea. In bocca è pieno, caldo con un’acidità spiccata.

FRANCAVILLA ANGITOLA (VV) - BENVENUTO GIOVANNI CELESTE
STORICO 2024 Calabria Bianco Orange Zibibbo non filtrato

In un’area particolarmente vocata per la produzione vinicola, Giovanni Celeste Benvenuto ha dato avvio alla sua cantina sfruttando al meglio le grandi potenzialità dei terreni appartenuti al nonno paterno, impegnandosi a rispettare al massimo le sue vigne e l’ecosistema circostante. Il suo fiore all’occhiello è lo zibibbo, un’uva cui Giovanni ha dedicato un ampio progetto di riscoperta e racconto. Ed è proprio il suo Zibibbo Passito “Alchimia” – nostro Top 2016 – ad averci fatti innamorare con la sua sorprendente eleganza. Ma quest’anno è stata una folgorazione l’Orange Zibibbo, al centro pure di una degustazione al recente Vinitaly and the city a Sibari. Il colore ricorda la buccia di cipolla, mentre al naso è intensa la nota di scorza d’arancia candita e di caramellina al profumo di rosa, con una sottile speziatura. In bocca è clamoroso per la sua pregnanza che mischia note tanniche ad altre aromatiche, portando alla luce un unicum di straordinario interesse.

SICILIA

SAMBUCA DI SICILIA (AG) - FEUDO ARANCIO
TOP HUNDRED 2024 - Terre Siciliane “Hekate” (ps - viognier, chardonnay, sauvignon, semillon, moscato) 2020

Feudo Arancio è un’azienda che fa parte del circuito cantine di Mezzocorona e negli anni ha raggiunto una maturità sui vini, decisamente esemplare. E questo sia sui varietali e sia su uvaggi come questo Hekate, da uve che viognier, chardonnay, sauvignon, semillon e moscato che crescono su terreni sabbiosi raccolte tardivamente. Un bianco spettacolo di colore paglierino carico dove il naso è una macedonia di frutta tropicale dove emergono il mango e la papaja, con estrema finezza. Colpisce poi la struttura e l’ampiezza del sorso, trapassato sia da una buona acidità e sia dalla frutta che prosegue a mostrarsi in bocca in maniera suadente. Il finale agrumato è il quid di questo terroir, per un vino che si propone con i formaggi stagionati.

CASTIGLIONE DI SICILIA (CT) - RESTIVO WINE
TOP HUNDRED 2024 - Etna Bianco “Contrada Arcuria” (carricante) 2022

L’Etna Bianco “Contrada Arcuria” 2022 (carricante e cataratto) firmato da Francesco Restivo con la collaborazione dell'enologo Riccardo Cotarella è la prima vendemmia per questo imprenditore catanese, proveniente da una famiglia di gioiellieri, che ha deciso di investire in questo territorio. L'opera prima è senza dubbio un gioiello (giusto per restare nell'attività di famiglia): di colore brillante, ha un naso a tutta eleganza, con profumi di ginestra, alkekengi e le note quasi affumicate che ci riportano immediatamente ai terreni vulcanici dove nasce e poi la parte salmastra, indice di una sapidità che si riscontra anche in bocca, in un sorso vellutato, dove abbiamo tutto (mineralità, sapidità, acidità) nella giusta misura.

MARSALA (TP) - BAGLIO DIAR
TOP HUNDRED 2024 - Sicilia Nero d’Avola Vino Biologico “Nedda” 2022

A Marsala si dipana il racconto di una cantina che fin dalla sua fondazione, appena 5 anni fa, ha affrontato sfide affascinanti, legate ai temi della sostenibilità e della cultura a tutto tondo. Oggi sono 120 gli ettari vitati coltivati tutti in regime biologico. A prendersi la scena, tra le tante etichette, è il il Sicilia Nero d’Avola “Nedda” 2022, ottenuto da vigneti a dimora tra Mazara e Salemi. Ha colore rubino intenso, al naso ti coglie la prugna matura ma anche il pepe nero e l’incenso; in bocca è molto equilibrato, con quella pienezza di frutta dolce; si mostra tannico al punto giusto.

CAMPOBELLO DI LICATA (AG) - CRISTO DI CAMPOBELLO
STORICO 2024 Spumante Extra Brut Sicilia Grillo Metodo Classico 50 Mesi Millesimato “Cristo di Campobello” 2018

Angelo Bonetta, affiancato dai figli Carmelo e Domenico, dal 2000 si dedica con passione alla creazione di vini identitari, ottenendo risultati sorprendenti. Rispetto di un territorio unico e prezioso e vinificazione individuale per ciascun vigneto sono solo alcune delle scelte del Cristo di Campobello. Il nostro vino del cuore è il Sicilia Nero d’Avola “Lu Patri”, Top Hundred nel 2010, perfetto a ogni assaggio nella sua fine trama tannica e nel sorso vellutato. Eccellenti anche i bianchi Laudari (chardonnay) e Adènzia (grillo, insolia), così come gli spumanti, tra cui il Sicilia Extra Brut Grillo Metodo Classico “Cristo di Campobello”, che abbiamo assaggiato nell'annata 2018. Si presenta di colore paglierino tendente all’oro; ha naso molto elegante, con profumi di liquirizia ed erba bagnata; in bocca è fine, elegante, con misurata acidità che si inserisce alla perfezione in un sorso rotondo e armonico.

CALTANISSETTA (CL) - MASSERIA DEL FEUDO
STORICO 2024 Sicilia Syrah 2022

È una storia famigliare quella di Masseria del Feudo, che oggi vede protagonista la quarta generazione con Francesco e Carolina. In una terra che ha conosciuto la coltivazione della vite già dal 1860, con le prime sperimentazioni di impianto dello chardonnay che furono effettuate proprio in questa azienda. Oggi gli ettari sono 15 ettari e sono coltivati con metodo biologico certificato. Era il Sicilia Bianco “Haermosa” (chardonnay) 2001 il vino con cui la cantina si conquistò il nostro premio tra i Top Hundred 2002. Ora è il Sicilia Syrah 2022 il rosso con cui torna meritatamente al successo. Rubino luminoso con riflessi violacei, al naso ha intensi profumi di frutta rossa matura, balsamicità con note mentolate, eleganti sentori di spezie dolci, mentre al palato ha ingresso morbido, sorso ricco ed equilibrato, persistenza lunga che rivela una grande personalità.

CASTIGLIONE DI SICILIA (CT) - FRANK CORNELISSEN AZ. AGR.
STORICO 2024 Etna Rosso “MunJebel” (nerello mascalese) 2021

Frank Cornelissen è un vignaiolo straordinario di origine belga che, nel 2001, scelse come casa le pendici dell’Etna, quando ancora la zona non era così famosa. Qui, accanto ai vitigni più famosi, decise fin da subito di coltivare anche varietà autoctone ormai in disuso, quali la minnella bianca, il francisci e il grecanico. Oggi l’azienda agricola ha 24 ettari e una produzione di circa 100.000 bottiglie all’anno frutto di un paziente lavoro in vigna, secondo i principi della biodinamica e del rispetto della madre terra da cui scaturiscono vini di altissimo livello qualitativo come il Terre Siciliane “Magma Rosso”, una chicca ottenuta da uve nerello mascalese che nel 2006, fra i primi, inserimmo tra i nostri Top Hundred. Quest’anno è stata invece la volta del ”MunJebel” Rosso classico (nerello mascalese) frutto della vinificazione delle uve dei migliori cru. Qui la partenza con un “pied-de-cuve” di soli lieviti indigeni con le bucce per circa 50 giorni. Dopodichè si chiudano gli occhi per assaporare l’eleganza, frutto del rispetto che Frank continua ad avere per questa terra, dove coltiva anche il grano. Ha colore rubino scarico, brillante e consistente. Il naso è grandioso e vinoso, carico di frutta rossa, mineralità e freschezza, dove si evincono netti i piccoli frutti con note laviche. In bocca è fresco, molto, ma molto elegante, tannico, asciutto. Capolavoro!

CHIARAMONTE GULFI (RG) - GULFI
STORICO 2024 Terre Siciliane Carricante “Carjcanti” 2021

Correvano gli anni Novanta quando Vito Catania, imprenditore nel settore chimico, fondò l’azienda Gulfi, che oggi - condotta dai figli in collaborazione con l’enologo Salvo Foti - rappresenta un’importante realtà enologica del panorama siciliano, attiva in tre diverse aree: Monti Iblei, dove hanno sede la cantina e gli uffici, Pachino, nella punta inferiore della Sicilia, e Randazzo. Dalla loro esperienza nascono vini unici, come il Nerosanlore’, un vino inserito tra i nostri Top Hundred già nel 2003 da nero d’Avola di Pachino, oppure il Carricante “Carjcanti”, che si presenta di colore oro brillante. Al naso c’è la frutta esotica, il mango intenso, accompagnato da una speziatura di zafferano e note vulcaniche. In bocca è velluto, fresco, elegantissimo con una sapidità elegante che lascia in bocca la frutta

MARSALA (TP) - DONNAFUGATA
STORICO 2024 Sicilia Spumante Metodo Classico Brut Millesimato 2019

È un nome storico della Sicilia del vino, che in molti associano al celebre Passito di Pantelleria “Ben Ryé” da uve zibibbo (o Moscato di Alessandria), paradigmatico nella categoria. Anche per noi è un grande vino (lo abbiamo premiato tra i Top Hundred fin nella prima edizione del 2002) ma non bisogna dimenticare che questa cantina possiede 4 tenute (Contessa Entellina, Pantelleria, Vittoria e Parco dell’Etna) che, con i loro 400 ettari di vigneti, offrono una varietà di uve che si traduce in vini siciliani unici e dal potenziale eccezionale. Riescono a eccellere anche nella spumantistica con due metodo classico che faranno la gioia degli appassionati: il Sicilia Spumante Rosé Brut MC 2019 (100% pinot nero) e il Sicilia Spumante Brut MC Millesimato 2019 da uve chardonnay e pinot nero. Quest'ultimo ha un colore tendente all'oro con bollicine fini e persistenti. Al naso, offre sentori balsamici di menta e salvia, mentre in bocca è pieno ed equilibrato. Gioca una partita a sé il maestoso Sicilia Spumante Brut MC edizione limitata 2013 88 mesi, che per i numeri esegui abbiamo scelto di non premiare ma che, dal punto di vista del gradimento è di sicuro uno dei vertici tra gli assaggi di quest'anno.

MAZARA DEL VALLO (TP) - TENUTA GORGHI TONDI
STORICO 2024 Sicilia Vendemmia Tardiva “Grillodoro” 2018

La passione di due sorelle, Annamaria e Clara Sala, prosegue la storia iniziata con la bisnonna Dora che, affascinata dalla bellezza di questo luogo, acquistò 130 ettari di terreno nella riserva di caccia dei principi Saporito, nello straordinario contesto della Riserva Naturale del Lago Preola e Gorghi Tondi. Tra le etichette, frutto di una coltivazione bio, si distingue lo Spumante Brut Grillo “Palmarès”, Top Hundred nel 2015, riassaggiato con uguale soddisfazione nel 2024. Quest'anno però chapeau per il Sicilia Vendemmia Tardiva “Grillodoro” 2018 rara avis di muffato da uve grillo. Ha colore dorato di suadente brillantezza. Al naso spiccano il miele, i fiori di arancio, ma anche speziature che ricordano lo zafferano e fiori. In bocca è dolce e sembra di assaggiare frutta tropicale, che persiste dentro un velluto morbido.

SARDEGNA

MUROS (SS) - MONTE FENOSU
TOP HUNDRED 2024 - Vermentino di Sardegna Macerato “Pentumas” 2023

La cantina dei fratelli Piras è stata una delle scoperte più esaltanti dello scorso anno: 170 ettari di vigneto ai piedi del monte Canechervu dove sono coltivate uve autoctone quali vermentino, cagnulari, cannonau, e internazionali come syrah, merlot e marselan, vitigno a bacca nera francese. Il Vermentino di Sardegna Macerato “Pentumas” 2023 grazie alla macerazione prolungata sulle bucce affina il naso, lasciando emergere una nota floreale intensa accompagnata dalla mela verde. In bocca dà il meglio: è estremamente elegante, il sorso si fa setoso, morbido pur mantenendo la vivacità che lo contraddistingue.

USINI (SS) - CHESSA
TOP HUNDRED 2024 - Vermentino di Sardegna “Mattariga” 2022

Un terroir specifico, quello di Usini, nel nord della Sardegna e una famiglia che da oltre sessantanni si occupa di vino. Chessa è ormai una realtà di primo piano nell’ambito della viticoltura sarda e lo dimostra con questo grande Vermentino di Sardegna “Mattariga 2022. Di colore paglierino consistente, al naso è teso, fruttato, intenso con note di albicocche. Molto elegante il sorso: pieno, lungo, persistente, fresco e minerale. Termina con una leggera e piacevole nota ammandorlata.

BADESI (SS) - CANTINA LI SEDDI
STORICO 2024 Vermentino di Gallura Metodo Classico "Aria di Mari" 2022

Azienda a conduzione familiare da 4 generazioni sita nel Golfo dell’Asinara, ai piedi delle colline galluresi. Le vigne, situate tra il paese e, di fatto, sulla spiaggia, sono circondate dalla macchia mediterranea e protette dai venti di Maestrale e da dune di sabbia bianca. E, rara avis, sono tutte a piede franco. Tra i vini il Vermentino di Gallura “Li Pastini”, realizzato con i grappoli di una vigna antica, nostro Top Hundred già nel 2008, riassaggiato quest’anno accanto ai Rossi Cannonau di Sardegna “Maistrali”, pieno, rotondo e tannico (anche nella versione Riserva) o il Rosso Isola dei Nuraghi “Petra Ruja” oltre alla teoria di spumanti, come il Vermentino di Gallura Metodo Classico Extra Brut “Aria di Mari”. Prodotto con le migliori uve di vermentino con 24 mesi di affinamento, ha colore giallo paglierino lucente e concentrato; il perlage è fine e persistente. In bocca colpisce subito la frutta esotica, la polpa di albicocca, la cremosità e il leit motiv che ne segna la verticalità con una nota minerale. Chiude sapido per chiedere subito un altro sorso.

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content