Ed è Vinitaly! Si apre questa mattina presso i padiglioni di Veronafiere la cinquantesima edizione della manifestazione fieristica che ha accompagnato e contribuito in modo significativo alla crescita del mondo del vino italiano. Era il 1967 quando Verona si faceva portavoce delle cantine del nostro Paese, dando il via alle Giornate del vino italiano in Gran Guardia, dibattendo sul tema della allora giovane legge (del ’63) sulle denominazioni di origine dei vini. È il 2016, e mezzo secolo dopo, con Verona che è diventata capitale del vino mondiale, Vinitaly (www.vinitaly.com) è un sistema a rete di cui fanno parte Vinitaly International, OperaWine, Vinitaly Wine Club, VIA - Vinitaly International Academy, wine2wine, Sol&Agrifood, Enolitech e i premi collegati (dal nuovo Premio enologico internazionale 5 Star Wines, al premio Golosario Agrifood, fino al Sol d’Oro, sdoppiato dal 2014 in Emisfero Nord e Sud).
A inaugurare il grande evento, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cui presenza «all’inaugurazione – ha commentato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese – è un segno di grande attenzione verso quegli imprenditori che hanno avuto la capacità di costruire un settore diventato in 50 anni il vanto dell’Italia nel mondo, e verso i loro figli che oggi ne proseguono il lavoro con entusiasmo e preparazione, guardando al futuro con passione e fiducia».
Tante le novità di questa edizione, a partire dal cuore della manifestazione, che sono le cantine, ancora in crescita, visto che l’evento, come ha rilevato il direttore generale dell’ente fieristico scaligero, Giovanni Mantovani «quest’anno è al record storico di espositori, saliti a quota 4100 su oltre 100 mila metri quadrati di superficie coperta». Vino, quindi. Ma anche grande cucina, con spazi dedicati come Ristorante d’Autore, dove si celebra il matrimonio tra grande ristorazione italiana e vini di eccellenza del nostro Paese, diventata abbinata vincente su tutti i mercati del pianeta. Business, con convegni e degustazioni. Una per tutte “50 anni di vino al femminile”, in programma oggi pomeriggio e organizzata dall’Associazione Nazionale Le Donne del vino con l’assaggio di eccellenze del 1967 e di oggi. E ancora, attenzione ai giovani, con eventi come Young to Young, che metterà in relazione giovani vignaioli e giovani comunicatori, o come VinitalyAndTheCity, il fuori salone che porterà la magia della fiera in città.
Per salutare questa edizione storica della grande manifestazione veronese, un vino che rappresenta un’eccellenza del Veneto, terra laboriosa e di grande tradizione. È il Torcolato dell’azienda agricola Firmino Miotti di Breganze (Vi). Figlio di sapiente scelta dei grappoli di uve di vespaiola che, per appassire, vengono attorcigliati (intorcolà, da cui il nome) a degli spaghi in ambiente arieggiato. Destinati all’appassimento i grappoli migliori, solo dopo Natale il Torcolato viene consacrato in vino. Riassaggiato nella versione 2007, ha colore dorato, naso intenso con note di mela cotta, miele, albicocca, uvetta, cedro candito, datteri e frutta secca, sorso dolce, ma non stucchevole, ampio, avvolgente e di lunghissima persistenza. Un grande vino per brindare a un grande Vinitaly!