Vino Nobile con la schiena dritta

Interessante l’annata 2017

20.02.2020

La cena di gala dell’Anteprima del Vino Nobile ha celebrato ieri sera un compleanno importate per la Doc. E per l’occasione è scesa in campo la cucina del Silene con lo chef Rossi che ha officiato una cena di gala dove i fagottini d’anatra sono risultati da abbinamento perfetto.
E già ieri sera a tavola abbiamo provato il piacere generalizzato di questa denominazione, per esempio col maestoso 2016 della Fattoria del Cerro che aveva tanta frutta;

Caterina Dei di Montepulciano (Si) ha portato una doppia magnum di riserva 2004 del suo “Bossona” a testimoniare quanto sia imponente la longevità di questo vino.

Tutti sono poi rimasti colpiti dal Vino nobile di Montepulciano “Vigna Scianello” 2012 de La Ciarliana di Gracciano di Montepulciano (ed io ho fatto la mia bella figura avendolo scelto; ma poi Gigi Brozzoni ha risposto con un ottimo campione di Romeo).

Poi non potevo non assaggiare il nostro Top dei Top, ovvero il Nobile di Lombardo di Gracciano di Montepulciano (Si), nel millesimo 2016.

I campioni dell'annata 2017

Ora, a parte queste divagazioni su assaggi estemporanei che comunque mi hanno fatto innamorare ancora una volta di questo vino, che presto prenderà la denominazione di Vino Nobile di Montepulciano Toscana, o qualcosa di simile, per superare l’impasse della confusione, soprattutto sui mercati esteri, con il Montepulciano d’Abruzzo, eccoci davanti ai campioni dell’annata 2017: pochi per la verità (appena 28). Ma sono stati sintomatici del valore di questa annata che la si può tranquillamente definire buona. Se infatti nei giorni precedenti avevamo avuto la sensazione di una certa flessione e difficoltà sull’annata 2017, a Montepulciano devo riconoscere che i produttori hanno imparato a lavorare bene.
Sì c’erano alcuni campioni che alla fine risultavano corti, ma in generale non abbiamo riscontrato artifizi tecnici che in qualche modo (tipo un certo uso del legno) cercavano di camuffare la difficoltà di un’annata. Quindi chapeau ai produttori di Montepulciano: esame superato sul 2017 per un vino godibile, generalmente equilibrato e in alcuni casi di buona sostanza. Ma lo ripeto: più eleganza che muscoli.
 

Sul podio

Partiamo allora dalla semifinale e dalla finale dove sul podio sono finiti tre campioni. Volete sapere subito quali? Dei a questo punto diventa regina incontrastata che ad ogni anteprima si impone ai primi posti. Il suo Nobile 2017 era molto suadente già al naso con note di caffè e di spezie, di liquirizia, poi ha un alcol avvolgente e una tannicità pregnante. Brava Caterina!
Ma eccoci alla rinnovata sorpresa della Ciarliana con un 2017 che manteneva note aromatiche di frutta per un sorso di grande equilibrio.
Sorpresa infine, anzi conferma, per Boscarelli di Montepulciano (Si) che alla prima tornata esce con i 5* e poi in semifinale se la gioca con gli altri due mostrando la sua capacità di interpretazione e tipicità. Delicate le note verdi (senti il rosmarino) ma poi un’intensità di caffè e cioccolato giocati in un equilibrio davvero spettacolare e una tannicità setosa.
Siamo poi andati ad assaggiare le altre riserve di questa azienda e vi assicuro che è “tanta roba” come si dice in gergo. Notevole il Costagrande riserva 2016 perfetto il Sottocasa 2015. E qui si sente la mano di un grande enologo, che ama il vino come un figlio: Maurizio Castelli.

Detto questo, eccoci agli altri 4 semifinalisti: Le Bertille, Le Bèrne, Romeo, Vecchia Cantina di Montepulciano, tutti di Montepulciano (Si). Insomma i magnifici 7 di quest’anno. Ma appena dietro eccoci con un altro gruppo di cantine che ha avuto punteggi sopra la soglia del buono: Il Molinaccio, Antico Colle, Podere Casanova, Lombardo, Valdipiatta, Gracciano della Seta, Colombarbia e Fattoria del Cerro, tutte di Montepulciano (Si).
Dall’assaggio della selezione 2017 segnaliamo grandi i campioni di Gattavecchi di Montepulciano (Si) e Lunadoro di Valiano di Montepulciano (Si). Della riserva 2016 svetta in testa Carpineto, al pari con Fattoria del Cerro e Boscarelli (quasi 5 *); a seguire Bindella, Trerose (di Valiano di Montepulciano), Bérne, Icario, Fassati (di Gracciano di Montepulciano).

Delle annate precedenti ottimo il Nobile 2016 di Tiberini, bella la selezione Sor Aldo di De Ricci, entrmi di Montepulciano. Notevole il 2015 di Triacca selezione il “Poderuccio”, e ancora Dei con la riserva Bossona 2015. Non male anche il 2015 riserva di Podere Casanova. Tutte aziende di Montepulciano.
E’ tutto, a domani con il Brunello!

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