Sergio Coghe aveva il suo locale a Torino in via San Donato, nel pieno della Torino commerciale. Il suo locale era ben noto e frequentato, con ampie sale, un’ambizione ben precisa e un immagine da non intaccare: il suo ristorante doveva essere un’enclave totale della sua Sardegna in Piemonte nella semplicità e nella pulizia di una cucina isolana autentica e senza compromessi. Per questi motivi oggi la Piccola Osteria Sardegna non sta più a Torino ma si è spostata alla periferia di Vinovo (via La Loggia 28 - tel. 340 0026119 e 392 3784324), in un tranquillo viale di provincia, in una casetta a due piani di cui l’osteria occupa il primo e ospita in una piccola saletta con attigua cucina.
Detto questo, libera da oneri e costi impropri può liberamente esprimere la sua cucina direttamente trasferita dall’isola al continente con lo stesso rigore e fascino che esprimerebbe nel suo territorio. Noi che lo visitiamo per la prima volta, dopo il primo impatto con un locale che non affascina certo per il suo arredamento, semplice e un po' troppo essenziale, ci siamo gradatamente sciolti e appassionati prima alla gentilezza dell’accoglienza di Sergio e di sua nipote Antonella, poi alla qualità delle materie prime (tutte fatte arrivare direttamente dalla Sardegna) e infine alla puntualità, alla maestria e all'armoniosità di una cucina che veramente pareva farci trasferire idealmente in qualche paesino dell’interno della Sardegna, forse proprio quello di Sergio.
Terra e mare si contendono il ricco menu e noi abbiamo scelto tra gli antipasti il Gran mix di sapori di Sardegna (un trionfo di salumi e formaggi dell’isola tra cui ricordiamo il prosciutto sardo e una straordinaria crema di pecorino nonché un prosciutto di pecora da non perdere). Quindi le cozze di Arborea.
Tra i primi abbiamo provato i ravioli di mare al sugo piccante di cozze sempre di Arborea e i ravioli sardi (culurgiones) con ripieno di patate, pecorino e menta in salsa di pomodoro e basilico mentre per i secondi, ormai già sazi, abbiamo optato per eccellenti calamari nani di pan profumato in piastra liscia. Abbiamo finito con un assaggio dei dolci della tradizione sarda.
In lista non mancano altri piatti tipici quali il maialino, l’agnello e pesci freschi crudi o con invitanti cotture e accompagnamenti. I vini sono pochi ma selezionati, per un rapporto qualità/prezzo conveniente. Si può anche assaggiare un dignitoso vino della casa - vermentino o cannonau - a prezzo modesto.
Chi vuole mangiare sardo autentico, chi vuole fare un pasto di mare di grande genuinità e sapore, chi vuole assaporare una cucina di terra sapida e intrigante senza fronzoli, chi vuole un locale dove sentirsi come a casa vezzeggiato e coccolato una volta, deve andare da Sergio e Antonella nel loro nuovo locale a Vinovo. Noi ci ritorneremo, abbiamo ancora alcuni piatti da provare. Ma ricordatevi, se volete il maialino sardo verace, lo dovete prenotare.