A Verona tutto parla di vino. Ne parlano le vigne delle sue campagne in cui nasce l’Amarone, il grande rosso che è bandiera del territorio. Ne parla la Fiera, nei cui padiglioni, ogni anno, a primavera, da quasi mezzo secolo, va in scena Vinitaly, la manifestazione organizzata da Veronafiere che, con i suoi oltre 4.000 espositori e il suo ricco calendario di eventi, degustazioni e incontri, tutti gli anni, fa della città scaligera la capitale mondiale del vino.
Nei prossimi giorni, da domenica 22 a mercoledì 25 marzo sarà per la 49ª volta Vinitaly. «Il Salone che ci apprestiamo ad inaugurare, in un anno di importanti appuntamenti per il settore, primo fra tutti l’Expo a Milano dove il vino sarà protagonista da maggio con il Padiglione del Vino – ha detto Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, presentando l’evento –, può contare su numeri importanti. Il totale delle aziende espositrici si consolida a più di 4.000. La superficie espositiva netta supera quota 91mila metri quadrati, che raggiungono i 100mila con Sol&Agrifood ed Enolitech. Con queste tre manifestazioni insieme, Veronafiere per quattro giorni si fa interprete e promuove l’eccellenza del settore agroalimentare made in Italy».
Come tradizione, alla vigilia di Vinitaly, sabato 21 marzo, andrà in scena alla Gran Guardia OperaWine, l’esclusivo tasting dei “Finest Italian Wines, 100 Great Producers”, frutto della collaborazione di Vinitaly International con l’autorevole rivista americana Wine Spectator. Sempre il 21 marzo, durante la serata di gala, affidata quest’anno allo chef Davide Oldani, Ambassador di Expo2015, previste la consegna del Premio Internazionale Vinitaly e la proclamazione dei vincitori del Premio Communicator of the year.
Come vivere Vinitaly? La cosa più bella era ed è la possibilità di incontrare i produttori, sia i nomi che han fatto la storia del vino italiano, sia gli esordienti, che talvolta si trovano anche nelle esposizioni collettive. E ce ne sono sempre di più. Una delle esperienze più interessanti è proprio questa. Non c’è Vinitaly che non si incontri qualche volto nuovo, destinato al successo. Tra i padiglioni, interessanti gli spazi dedicati ai vini naturali, due saloni specializzati, Vinitalybio e Vivit, e quest’anno per la prima volta una collettiva Fivi, ossia i vignaioli indipendenti.
Tra le novità, “Young to Young” (per partecipare, tel. 0131261670 int. 0216), che mette insieme giovani produttori e giovani blogger. In palio il titolo di “blogger dell’anno”. Vedi "Con Papillon a Vinitaly" .
Non c’è vino senza tavola? La cucina ha spazio significativo all’interno della fiera. Tra gli appuntamenti più golosi, Ristoranti d’autore, quest’anno “in rosa” con la cucina del cuore. L’appuntamento quotidiano dalle 12.30 alle 15, con la ristorazione d’eccellenza, nelle eleganti sale del Palaexpo (1° piano) vedrà anche quest’anno la collaborazione tra Vinitaly e “lE cucinE italianE”, che porta per questa edizione del Salone del vino la “cucina del cuore”, ossia la cucina firmata da grandi cuoche. Nessun Paese del mondo vanta, come l’Italia, un numero così elevato di donne capaci di raggiungere il successo ai fornelli. Un primato tutto italiano, che si coniuga in una ristorazione che affascina per la sua capacità di mettere nel piatto sensibilità, amore, cura del particolare, charme.
Primo appuntamento, domenica 22 marzo, con Viviana Varese e Sandra Ciciriello, volti noti per la loro partecipazione alla trasmissione “La chef e la boss”, e titolari del ristorante Alice di Milano. Lunedì 23 marzo, sarà la volta di un’interprete somma dell’Alta cucina italiana, la chef Loredana Vescovi dell’Antica Osteria dei Camelì di Ambivere (Bg), locale che conduce con il marito sommelier Camillo Rota. Martedì 24 marzo, ai fornelli sarà Serenella Medone, chef de Al solito posto di Bogliasco (Ge), locale emergente e sempre più apprezzato per le geniali interpretazioni dei piatti della grande cucina ligure. Nella giornata di mercoledì 25 marzo, il Ristorante d’Autore ospiterà una giovane e talentuosa interprete, della Nuova cucina Italiana, Antonia Klugmann chef patronne dell’Argine di Dolegna del Collio (Go).
Non solo vino? In fiera, anche quest’anno, saranno presenti i produttori di olio e cose buone, campioni del gusto che si contenderanno il prestigioso premio GolosarioAgrifood, assegnato dalla giuria di esperti di Veronafiere e Papillon e che si potranno incontrare nei padiglioni di Sol&Agrifood.