La Notizia

“Il nuovo clima (ma la stagione è tutt’altro che siccitosa per metà dell’Italia NDR), cambia anche il vino” – si legge su Repubblica di domenica che commenta il rapporto annuale OIV – meno aromi, più alcol e cambiamento di colore, frutto di vendemmie anticipate che si danno ormai per assodate. Ed ecco il sottotitolo apocalittico: “In futuro (fra 80 anni) il 90% delle vigne in Italia rischia di sparire". E si parla di aumento della produzione di vino in Francia del 4% grazie alla latitudine, ma di un drastico calo dei consumi in generale. Secondo il rapporto OIV la produzione mondiale, calata a 237 milioni di ettolitri, sarebbe pari a quella dell’anno 1961, con 25 milioni in meno nel 2023 rispetto all’anno precedente. @ Fra i segni dei tempi che connotano un cambiamento dei consumi, vi è anche la crisi della Giordano Vini di Valle Talloria leader nella vendita dei vini per corrispondenza. Ma se dieci anni fa i dipendenti erano 500, ora restano 50 impiegati e 24 addette alle vendite sarebbero state licenziate. @ Caviro, il colosso del vino emiliano romagnolo sarebbe pronto al No Alcol per cui viene richiesto il regolamento per attivare la produzione (Italia Oggi 25 aprile). E sul Corriere Economia si parla di ricavi per 423 milioni e di recupero e trasformazione del 99% dell’uva utilizzata. @ Vale 2,9 miliardi di euro (+ 16% rispetto al 2022) il fenomeno dell’enoturismo in Italia. La gestione delle cantine a livello famigliare resta del 41%. E nel mese di maggio esce anche IlGolosario Wine tour con 1.530 cantine che offrono un’esperienza. @ Sul Corriere Economia la storia dei fratelli Marzotto che oggi guidano una holding da 1 miliardo che non ha più il tessile come focus, ma il vino. @ “L’agonia delle api” è il titolo di un articolo uscito il 25 aprile su La Stampa che parla di una produzione di miele crollata del 60%: pesticidi e crisi climatica le cause della moria degli insetti. Ma il 40% delle colture dipendono dall’impollinatura degli insetti, mentre la produzione di miele in Italia è di 10 mila tonnellate, che equivale alla quantità importata dall’estero. @ Un milione di firme per l’educazione al cibo nelle scuole è la sfida del fondatore di Slow Food che tuttavia mette in guardia: le mense scolastiche gestiscono l’alimentazione in modo sbagliato (La Stampa 25 aprile) @ Imballaggi di plastica vietati per frutta e verdura in confezioni sotto il chilo e mezzo. Dal 2030 sarà in vigore la norma sul packaging pulito che riguarderà i 27 paesi membri della Ue. L’europarlamento ha deliberato a larga maggioranza. @ Ma intanto il Consiglio Ue esclude l’Italia dal simposio scientifico sul Nutri-Scrore, il sistema di etichettatura che penalizza prosciutto, parmigiano e olio d’oliva (il Giornale) @ Mentre in Austria sta prendendo piede il partito della birra, che ora punta ad entrare in parlamento.

il libro “La Cucina Italiana non esiste” a Porta a Porta; la disfida del sugo

Continua a far discutere il libro “La Cucina Italiana non esiste” al centro di una puntata di Porta a Porta di mercoledì 24 aprile, ospite l’autore Alberto Grandi, insieme a Paolo Massobrio, Gianfranco Vissani, Giorgio Calabrese e la direttrice de La Cucina Italiana Maddalena Fossati. E oggi su IlGiornale, appare la stroncatura di Camillo Langone che parla di strategia per dissipare il nostro patrimonio enogastronomico contro il concetto stesso di identità @ Siamo alla disfida del sugo fra Antonella Clerici e Luciano Ligabue, dopo l’intervista alle Belve dove la Clerici avrebbe rivelato che Ligabue si rifiutò di partecipare a Sanremo nel 2010 perché “sapeva troppo di sugo. Ma la rockstar ha smentito e la Clerici lo invita in tivù. Ma intanto sui social e sui giornali (Libero) escono articoli che chiedono rispetto per il sugo @ Giorgio Gioco, il cuoco poeta veronese che ci ha lasciati nel 2019 oggi avrebbe compiuto 100 anni e Giancarlo Perbellini, che cucina nel mitico 12 Apostoli di Verona, gli dedica un piatto “Oggi Manzotin” e promette di rilanciare il premio che Gioco aveva fondato”. @ Camerieri e chef figurano fra le 10 professioni più ricercate, per un settore che vale oltre 2,6 milioni di posti di lavoro (Affari & Finanza di Repubblica). @ La disfida dell’erba alta, divide le città, da Milano a Vienna a Barcellona sostengono come questo serva a preservare la biodiversità, mentre i medici avvertono: “attenti alle zanzare che portano la Dengue”. @ E intanto in Puglia - si legge su Libero di oggi – si teme il ritorno della malaria scomparsa da 50 anni, grazie a zanzare e larve di altri insetti scoperti durante la mappatura di alcune aree rurali. @ Se la tempesta Vaia nell’ottobre del 2018 abbatté 14 milioni di alberi, altrettanti ne sta decimando ora un insetto, il Bostrico. (Il Venerdì del 26 aprile) @ Colpo di scena a Briaglia, piccolo comune del Monregalese che figura al 4° posto in Italia per reddito medio, dietro a Portofino. @ ol Wasabi è oggi al centro dell’approfondimento di Gemma Gaetani su La Verità. @ Allarme Cantine sociali dall’Astigiano: erano 49 alla fine degli Anni Sessanta, ora sono solo 16 @ Grande festa per Guido Gobino che domani sera festeggia i suoi 60 anni con una grande festa nella sua Fabbrica del Cioccolato dove lancerà GugArt3 rivolto ai giovani creativi under 35.

L'assaggio

Alle porte di Milano, a Locate di Triulzi, il locale che non ti aspetti: Cascina Moro (Strada Provinciale 8, Fraz. Moro Alto - tel. 02.83423132). Da un menu che spazia senza imbarazzo tra terra e mare, nel rispetto della stagionalità delle materie prime. Potrete iniziare con lo sformatino di zucchine con crema di parmigiano 24 mesi. Poi di primo molto buoni i bottoni di patate con speck croccante e punte di asparagi e crema di zafferano. Tra i secondi da applausi il petto d'anatra, crema di barbabietola, millefoglie di patate e insalata di arancia, agretti e asparagi. Il dolce finale sarà con la tartelletta con crema pasticcera e frutti di bosco.

Il vino

È il Vallagarina Foglia Frastagliata prodotto ad Avio dall’azienda Vallaron. Si tratta di un vitigno franco di Lambrusco a foglia frastagliata, autoctono della Vallagarina, vinificato in anfora. Ha colore rubino carico, al naso frutta rossa assai espressiva con carica di spezie. In bocca il sorso è disteso, piacevolmente fresco a tannico e assai caratteristico.