I Cannubi (via Crosia, 12 – tel. 017356294) sono un mito fra i cru di Barolo e sia che siate dei romantici appassionati di vino, sia che siate astemi (sulla strada troverete anche una curiosa postazione contro l’astemia), questo posto è magnifico.
Siete nella Locanda ai Cannubi, condotta dalla famiglia Bertolini-Boggione, che già conoscemmo quando erano alla Corte Albertina di Pollenzo. Oggi sono in questo paradiso che sembra sospeso fra il cielo e le vigne. È la sensazione che danno le vetrate rotonde della sala principale. C’è una misurata eleganza, cordialità nel servizio e un menu che ci ha stupiti, tanto da renderci felici per quella che consideriamo una felice conferma. Se poi avrete la fortuna di passare un giorno di primavera qui, come è capitato a noi, ci ringrazierete per la partecipata segnalazione che stiamo facendo.
Questa location fa parte della Tenuta Carretta, che è una realtà vitienologica e gastronomica della galassia della famiglia Miroglio. Per questo la carta dei vini, ottima, propone tutti i vini della Tenuta, che saranno un gran bella sorpresa, a cominciare dai brut prodotti in Bulgaria.
Detto questo, fra gli antipasti potete fare come noi: chiedete la Langa nel piatto (battuta di vitello al coltello, pepeprone ripieno, acciughe al verde, vitello tonnato e tonno di coniglio). Perfetto, che felicità. Buoni anche il tortino di alici e crema di burrata, accanto alla quaglia con la sua coscetta farcita con patè di fegato in crosta di erbe, strudel di asparagi e castelmagno, schiuma di frittata. Se poi vi diciamo che i prezzi oscilano fra gli 11 euro e i 16 della Langa del piatto non ci crederete.
I loro ravioli li hanni chiamati brasatelli all’olio extravergine e parmigiano e si assaggiano solo così. Oppure gnocchetti di patate con gamberi, zucchine e i suoi fiori, il carnaroli aglio asparagi mantecato alla robiola e lardo di Arnad, i tajarin alla langarola e i tortelli ai carciofi liguri con ragù di coniglio.
Grandioso lo scamone di vitello in crosta di nocciole e salsa bernese, perfetto il pagnello al forno, ma anche la coscia di coniglio con il giallo e il rosso di Carmagnola. Ci sono poi un piccolo fritto di frutta e verdura e un piatto di pesce.
Coi Barolo e Barbaresco proseguite accettando una selezione di fornaggi di Giolito, prima dei dolci: semifreddo al torrone, cupola di cioccolato bianco e soffice di nocciola. Ma che gran bel posto.