Il bergamotto è un agrume davvero versatile e quasi sconosciuto, dalle notevoli proprietà organolettiche e curative, utilizzato in cucina e, soprattutto, nel settore cosmetico, grazie al suo profumo fresco e floreale, alla capacità di fissare il bouquet aromatico dei profumi e di esaltare le fragranze di altre essenze. La Calabria ha oggi il primato a livello mondiale per la coltivazione dei bergamotti
L’origine del bergamotto è incerta e avvolta nel mistero: il colore giallo indicherebbe una derivazione per mutazione genetica a partire da preesistenti specie agrumarie, quali limone, arancia amara o lime. Alcune leggende fanno derivare questo agrume dalle isole Canarie, dalle quali sarebbe stato importato grazie a Cristoforo Colombo; altre fonti propendono per Cina, Grecia, o dalla città di Berga in Spagna; mentre si narra la storia del moro di Spagna, che per 18 scudi ne vendette un ramo ai signori Valentino di Reggio (in Calabria), i quali lo innestarono su un arancio amaro in un loro possedimento nella contrada Santa Caterina (quartiere di Reggio Calabria).
La prima piantagione intensiva di alberi di bergamotto fu opera, nel 1750, del proprietario Nicola Parisi lungo la costa reggina, nel fondo di Rada dei Giunchi, situato di fronte l'area dove oggi si trova, nel cuore della città, il Lido comunale Zerbi. La Calabria è una terra eletta (al pari del cedro) avendo il primato a livello mondiale per la coltivazione dei bergamotti e nel 2001 con Decreto dell’Unione Europea, è stata istituita la D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) “Bergamotto di Reggio Calabria – Olio essenziale”.
Il bergamotto è un agrume che matura tra novembre e gennaio e cresce nelle località del Basso Jonio Reggino. Nella forma è simile a un lime, ha buccia sottile e liscia di colore variabile tra il verde e il giallo, ricchissima di oli essenziali dal profumo intenso. Viene coltivato in tre cultivar, che si distinguono in particolare per i frutti:
In campo alimentare, l’essenza viene impiegata soprattutto per aromatizzare il tè (il famoso Earl Grey Tea). In cucina, si utilizza soprattutto la scorza, che può essere impiegata per aromatizzare piatti (per esempio un ottimo risotto al bergamotto) e condimenti a base di pesce (soprattutto azzurro), creme, gelati e biscotti.
Come si conserva il bergamotto? I frutti se tenuti al fresco (non in frigo) si conservano anche per 2-3 settimane. Se tenuti in cucina, vanno posti lontano da fonti di calore altrimenti, nel giro di una settimana, marciscono o si disidratano seccando. I bergamotti tagliati vanno ricoperti con un foglio di pellicola e conservati in frigorifero al massimo per 2-3 giorni. È consigliabile però, al momento dell’utilizzo, asportare una fettina sottile dalla parte precedentemente tagliata.
Le proprietà curative del bergamotto sono molte, sia per quanto riguarda la salute del cuore che nel contrastare alcune fastidiose patologie cutanee. Il suo impiego è per esempio indicato per tenere sotto controllo il colesterolo alto.
L’aroma di bergamotto è inoltre particolarmente indicato nel trattamento di stati ansiosi e come antidepressivo, come indicato da alcune pratiche di aromaterapia. L’essenza di bergamotto contiene un elevato numero di antiossidanti, in grado di rallentare l’invecchiamento e combattere i radicali liberi.
• Il bergamotto deve il suo nome ai turchi che lo chimavano beg armudi cioè "pero del signore" per la sua caratteristica forma.
• Il neroli, ingrediente molto utilizzato nei profumi, altro non è che il fiore dell’arancio o del bergamotto.