L’iscrizione murale “Contrada della Gallina”, posta all’inizio della via di Bra (Cn) lungo la quale trova posto questo locale (via Bartolomeo Gianolio, 45 - tel. 328 6342562), ve ne spiegherà il nome, La Gallinaccia. L’elemento peggiorativo contenuto in esso non corrisponderà tuttavia in alcun modo allo spazio in cui entrerete.
L’arredamento, in linea con la volontà di riproporre l’idea di osteria, punterà tutto su tavoli e sedie in legno, oltre che su panche nello stesso materiale corredate da una retrostante perlinatura che richiama locali ormai svaniti nel tempo. Sarà qui che, sotto alte volte bianche intervallate da archi in mattoni, cenerete su tovagliette sulle quali troveranno sobriamente posto eleganti posate e bicchieri. E se vi sfiorerà l’idea di essere in una delle tante “osterie” sorte in Langa e dintorni in funzione del crescente turismo, sospendete il giudizio e aspettate che a parlare siano i piatti. Scoprirete una cucina attenta alla tradizione e capace di declinarne efficacemente i gusti, seppur segnata da una prudenza che impedirà a qualche piatto di dare il meglio di sé.
Il servizio sarà preciso e coi giusti tempi, oltreché accompagnato da una cortesia simpatica e spontanea. La carta dei vini giocherà su un numero di proposte tutte locali ancora limitato, ma capace di esprimere una varietà di offerta che non trascurerà valide etichette disponibili anche a calice e in mezze bottiglie. Apprezzabili la quantità delle porzioni, l’attenzione alla stagionalità e il rapporto qualità/prezzo. Meno comprensibile l’euro previsto per il coperto.
La partenza ci lascia francamente con qualche perplessità: se infatti i carciofi al forno risaltano per la delicatezza del gusto, nella proposta di veraci lumache servite in una salsa di pomodoro e porri, il sapore di questi ultimi risulterà fortemente attutito, facendo così perdere al piatto la sua potenziale intensità. Decisamente riusciti invece i ben amalgamati tajarin al ragù di salsiccia di Bra. In linea con questi ultimi anche il brasato di vitello al nebbiolo che, accompagnato da un croccante finocchio e da una consistente purè di patate, davvero si scioglie in bocca. Accattivante il bunet, i gusti dei cui tre stradi appaiono molto netti, pur riuscendo a raccordarsi armonicamente tra loro. Buono il caffè con cui la nostra cena si chiude.