Nel 2021 i mercati internazionali, nonostante la pandemia, hanno premiato l’Abruzzo con un aumento della domanda del 10% nei principali Paesi target, per un fatturato complessivo superiore ai 205 milioni di euro e un trend in ulteriore crescita dei consumi anche in Italia. Il positivo andamento è confermato dall’incremento della produzione vitivinicola regionale, che nel primo trimestre del 2022 ha superato i valori pre-Covid. Il Montepulciano d'Abruzzo, che rappresenta circa l'80% del prodotto denominato regionale, cresce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 14,9%. Un risultato davvero incoraggiante avvalorato dal +18% del Cerasuolo d'Abruzzo e dal +24,8% del Trebbiano d'Abruzzo. Non è da meno l'Abruzzo Doc, in particolare per le tipologie Pecorino e Passerina, che ha messo a segno un ottimo +38,2%.
Come la pensiamo, lo sapete. Siamo stati tra i primi a dire, portandoli all’attenzione del grande pubblico inserendoli tra i nostri Top Hundred a Golosaria, che i vini abruzzesi sono autentica eccellenza italiana.
È quindi confortante vedere i dati che abbiamo riportato sopra, che dicono di un trend di crescita positivo, perché essendo la gente abruzzese dedita più al lavoro che alla parola, a oggi, produttori e loro vini non hanno ancora raccolto quello che meritano e i risultati invece iniziano a premiarli. Tra i territori più affascinanti dell’Abruzzo, le
Colline Teramane, quattro vallate, Vibrata, Salinello, Tordino, Vomano, che, dall’imponente Gran Sasso scendono verso il mare, l’Adriatico.
Tra le cantine di questa zona che si sta imponendo come simbolo qualitativo regionale,
Cerulli Spinozzi di Canzano, in provincia di Teramo, a 30 km rispettivamente dall’Appennino e da Giulianova, nota località turistica marinara. È realtà nata dalla fusione di due antiche proprietà agricole, quella della famiglia Spinozzi presente sul territorio già dal 1600 e quella dei Cerulli Irelli di tradizione mercantile. L’attuale cantina è stata realizzata nel 2003 dai fratelli
Vincenzo e Francesco, il primo avvocato e docente di diritto amministrativo a ‘La Sapienza’ di Roma, il secondo ex presidente della cantina sociale Casal Thaulero e campione italiano d’automobilismo nel 1972.
In un’occasione conviviale al Gong, tavola straordinaria di Milano, in un felice marriage con la cucina orientale, a dire delle potenzialità dei vini di questo areale abruzzese, l’incontro con
Enrico Cerulli Irelli, oggi alla guida dell’azienda e anche Presidente del Consorzio Tutela Vini Colline Teramane. Formazione umanistica e amore viscerale per la sua terra di origine, da quando è al timone, ha impostato l’azienda agricola con un approccio innovativo.
L’azienda ha fatto una scelta di campo molto chiara. Valorizzare le uve tipiche della Regione e della denominazione Colline Teramane, ossia montepulciano, trebbiano, pecorino. Da qui i vini Colline Teramane: Montepulciano di Abruzzo Docg, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d’Abruzzo Doc e Pecorino Colli Aprutini Igt tutti declinati in 3 linee – Torre Migliori, Cortalto, Gruè – che, con stili e vinificazioni diverse, raccontano l’anima artigiana, “forte e gentile” - come scrisse Primo Levi – di un sorprendente Abruzzo.
180 gli ettari totali di proprietà con i vigneti che coprono una superficie pari a
35 ettari (nella tenuta anche ulivi, pomodori e vari seminativi), e sono allevati a tendone e a filare, con le piante che sono coltivate su terreni di origine alluvionale un tempo attraversate dalle acque del fiume Vomano, con esposizione sud/sud-est e una costante manutenzione delle vigne ultra trentennali, le cui basse rese (intorno agli 85 quintali per ettaro) sono il “segreto” della qualità.
Secondo i metodi dell’
agricoltura sostenibile (produzione integrata) la conduzione dell’azienda, dove sono utilizzati prevalentemente concimi organici e sali di rame e zolfo per la difesa antiparassitaria e le varie muffe vengono controllate contenendo la concimazione e lavorando sull’apparato fogliare, con la raccolta delle uve che è realizzata rigorosamente a mano.
Tra i nostri assaggi, d notevole eleganza il
Pecorino Colli Aprutini Igt, dal colore giallo paglierino luminoso, quasi aureo, dai profumi di agrumi, che vanno dal bergamotto al cedro e ai limoni mediterranei maturi, alle note di erbe aromatiche e macchia mediterranea, all’anice, fino ai sentori di idrocarburi, mentre in bocca ha un ingresso secco, di formidabile sapida mineralità, per un finale fresco e di buona lunghezza.
Un “puledro di razza”, e forse il vino che più ci ha positivamente “spiazzato”, per la classe inaspettata, il
Cerasuolo D’Abruzzo Superiore Doc. Da uve di 2 vigne, di quasi 20 anni, situate nel comune di Canzano, su terreni calcarei argillosi più compatti verso la vallata, più sciolti ed areati, ricchi di scheletro a mezza collina. Dopo una prima fase di macerazione a freddo (per circa 15 ore) e un primo travaso, il vino riposa sulle sue fecce per almeno 3 mesi, ed è imbottigliato intorno al mese di febbraio dell'anno successivo per essere pronto al consumo dopo 2 mesi in bottiglia. Nel bicchiere ha colore cerasuolo luminoso, brillante, di notevole intensità, quasi rubino, con profumi di frutta rossa tra cui spicca la ciliegia, note di piccoli frutti con sentori di lampone e fragole, mentre al palato si propone con freschezza spiccata, sapidità e aromaticità, buona struttura alcolica, per un sorso di suggestiva armonia.
Infine è autentico fuoriclasse il
Colline Teramane Montepulciano D’Abruzzo Docg, con le uve che provengono da due vigne di oltre vent'anni, situate nel comune di Canzano, ad altezze che vanno dai 250 ai 400 mt. s.l.m.. Dopo aver riposato su fecce fini in acciaio per 8 mesi prima di essere imbottigliato, nel bicchiere ha colore rosso rubino con riflessi violacei, profumi intensi ed elegantissimi floreali e di frutta rossa polposa, con raffinate note di spezie dolci e sentori balsamici. Di corpo, ma di somma eleganza, ha gusto armonico, nota minerale che rende dinamica la beva, lunghezza infinita.
Tenuta Cerulli Spinozzi
S.S.150 km 17.600
Canzano (TE)
tel. 0861 57193