Ritornano le Nadeshiko a cantare per la pace a Bormio e ad Asiago

La Compagnia Musicale Nadeshiko sta per arrivare in Italia con due nuovi bellissimi concerti

25.07.2017

I gomiti appoggiati sul tavolo a reggere il piccolo mento con le mani e gli occhi sorridenti, Ada mi ha detto: «Allora, cosa mi racconti?».
Avevo incontrato per la prima volta la sociologa Ada Cavazzani, professoressa di Sociologia Urbana e Rurale all’Università della Calabria, ad Asiago a fine estate 2015. Scendevamo in fuoristrada dal Monte Zebio, su una stradina sterrata all’ombra di filari di abeti foltissimi. Gianni si accorse di lei che saliva con passi decisi e frenò lentamente la sua macchina dicendoci che doveva parlarle. Quando aprì il finestrino dalla parte dell’autista, Ada gettò uno sguardo dentro la macchina così scoprì la presenza di un grosso cane lupo, il nostro Belka e lo osservò con curiosità. Ora aveva lo stesso sguardo di quel giorno e aspettava che io iniziassi a parlare.

Anche quest'anno il gruppo giapponese “Compagnia Musicale Nadeshiko” (Nadeshiko è il nome di un fiore, simbolo della donna giapponese e del talento), che ormai conoscete bene anche voi, amici lettori del Golosario, sta per arrivare con 2 bellissimi concerti.

1° concerto: nella zona di Bormio
Venerdì, 28 luglio 2017 Ore 20 e 45
alla Chiesa Parrocchiale di Premadio
Via ai Forni, 10 23038 Premadio (SO)

2° concerto: ad Asiago
Domenica, 30 luglio 2017 Ore 21
al Teatro Millepini di Asiago
Via Millepini, 1 36012 Asiago (VI)
Tel 0424 64349
http://www.millepiniasiago.it/info.aspx 

Grazie al nostro Paolo Massobrio san, l’amicizia tra le giovani musiciste giapponesi e Gianni Rigoni Stern è diventata più stretta anno dopo anno. Così questa è la terza volta che le Nadeshiko vengono in Italia per raccogliere fondi per il progetto “Transumanza della Pace” che Gianni continua a portare avanti con passi costanti da montanaro che sa dove vuole arrivare. Le 137 vacche di razza Rendena, donate da Trento alle famiglie di Srebrenica in Bosnia, dove avvenne il genocidio più tremendo dopo la II guerra mondiale, hanno figliato e contribuiscono al ricupero socio-economico ed ambientale di quella terra così sventurata.

Tra l’altro in occasione del primo concerto, organizzato grazie al Comune di Valdidentro, alla Pro Loco di Valdidentro, alle Ferriere Corneliani di Premadio in collaborazione con il locale Club di Papillon, si terrà anche la presentazione del progetto “Transumanza della Pace” con la presenza di Gianni Rigoni Stern insieme a Paolo Massobrio.

Giovedì, 27 luglio ’17 Ore18 e 30
a Ferriere Corneliani di Premadio
Via ai Forni, 22 23038 Premadio (SO)

Volevo far conoscere ad Ada quest’attività concertistica delle Giapponesi perché è stata lei, presidente della Ong GAO Cooperazione Internazionale, ad aiutare Gianni a consolidare la sua attività con il nuovo progetto “Rendene in Bosnia. Rivivere nella Pace”, sostenuto anche dalla Chiesa Valdese. Questa primavera sono stati scelti tre tra gli allevatori, quelli che più si erano impegnati, per costruire tre nuove stalle, più ampie e più moderne. Questo è sicuramente un passo avanti verso la realizzazione del caseificio che si augura anche il nostro Massobrio san. Dopo il gentile incoraggiamento, ho raccontato ad Ada, con pieno entusiasmo, senza prendere fiato, dell’attività delle Nadeshiko per sostenere Gianni fino a oggi.

Quando ha finito di ascoltarmi mi ha detto: «Questo mi piace!».
Con quest’approvazione così chiara, chissà come mai, una gioia è cresciuta dentro di me insieme a una grande energia. La consapevolezza della possibilità di far nascere qui qualcosa insieme. Mi sono venute in mente le parole di Navarro-Valls che, avendo avuto la fortuna di conoscere personalmente 3 premi Nobel per la pace, Maria Teresa di Calcutta, il Dalai Lama XIV e Nelson Mandela, aveva dichiarato che tutti e tre avevano in comune un carattere allegro e positivo.

La positività di Ada e la sua energia mi hanno molto impressionata. È vero, con la negatività non si può convincere nessuno. Soprattutto se devi chiedere un sostegno per persone deboli, perché di solito questo tipo di aiuto non fa ritornare direttamente qualche vantaggio.
Tra essere positivo ed essere frivolo a volte la differenza è sottile: mantenere lo spirito allegro sempre stando attenti alle circostanze e soprattutto non mollare nelle difficoltà che sicuramente arriveranno con determinazione paziente. Può sembrare scontato ma, se ci si prova, ci si renderà conto di quanto sia difficile.
Anche per organizzare il viaggio delle “Nadeshiko” di questo anno, a maggio, ci sono stati dei problemi. Prima l’insicurezza dei voli Alitalia. E poi, siccome la maggior parte dei componenti del gruppo sono giovani ragazze, alcune hanno avuto un cambiamento di vita per cui hanno dovuto prendere una decisione non facile per venire in Italia. Per la mia scrupolosità da Giapponese ho avvisato Gianni che, nel caso peggiore, si correva il rischio che non potessimo organizzare il concerto e gli ho chiesto scusa. Lui mi ha rimproverato un po’ dicendo: «La negatività non fa nascere nessuna soluzione».

Una delle “Nadeshiko” ha cambiato il posto di lavoro e non ha potuto prendere ferie. Così è dovuta andare sia di sabato che di domenica per mesi al posto dei suoi colleghi per accumulare 4 giorni di permesso. Non appena il suo capo ha detto sì, io e lei abbiamo cercato i biglietti aerei che la portassero su e giù per 10 mila chilometri. Lei arriverà a Malpensa proprio al mattino del giorno del primo concerto. Tuttavia non ha esitato a dirmi di poter cantare.
“…mi ricordo che quando abbiamo conosciuto Gianni san per la prima volta ci ha regalato gli orecchini di nontiscordardimé. Quest’anno potremo cantare proprio nel paese di Gianni san. Questo mi fa molto felice e nello stesso tempo dobbiamo rispondere al suo affetto. Non solo per Gianni san ma per tutti quelli che stanno faticando ad organizzare i concerti per noi. Rispetto a questo non sono nulla i miei sacrifici. Quest'anno ho poco tempo per stare insieme ma mi divertirò pienamente, attimo per attimo.”
«La negatività non fa nascere nessuna soluzione».
Queste sono le parole dell’uomo che ha avviato il progetto “Transumanza della Pace” e che, fino a oggi, ha incontrato tutti i tipi immaginabili di difficoltà per cui ha continuato a tormentarsi, a dimostrare una grande pazienza e a correre qui e là, sempre con una grande autoironia e positività, e sono anche le parole dello spirito di tutti coloro che possiedono un certo romanticismo per poter immaginare di portare bellezza e forza in uno spazio povero o alla gente debole. Mettersi in gioco in prima persona, proprio come la mia sociologa che sostiene diverse attività umanitarie internazionali.

L’anno scorso al concerto di Bordighera le “Nadeshiko” hanno cantato “Ritornerai” di Bruno Lauzi per fare una sorpresa al nostro Massobrio san. Ma ormai quel bellissimo brano è diventato uno del loro repertorio.

“Ti senti sola
con la tua libertà
ed è per questo
che tu ritornerai”

Nota: Nella fotografia numero 2 Ada è in Bosnia con sullo sfondo il Ponte sulla Drina di Visegrad, dove è cresciuto Ivo Andric (unico Nobel per la letteratura dell'area Balcanica) che ha scritto il romanzo storico "Il ponte sulla Drina" che fa capire bene la storia di quelle genti.

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