Questa settimana Paolo Massobrio su Il Gusto de La Stampa parla di Ruchè. E per farlo si reca nell'azienda di Luca Ferraris, che è anche presidente dell’Associazione dei Produttori. Lui ha portato avanti, innovandola, l'azienda creata cento anni fa dal bisnonno a Castagnole Monferrato dove, ancora oggi, si trovano le cantine storiche e il Museo del Ruchè Ferraris.
Attualmente gli ettari vitati sono 34 per 250mila le bottiglie, con l’acquisizione della Vigna del Parroco, unico cru di Ruchè.
Veniamo agli assaggi. Una verticale di Clàsic da uve ruchè in purezza, poi l'Opera Prima che rispetto al Clàsic, più iconico, sembra un vino internazionale.
La storia del Ruchè, dice Massobrio, inizia però con il Vigna del Parroco, dal piccolo vigneto piantato da don Cauda nel 1964, di cui ha degustato le vendemmie 2018 e 2019. Ma Luca Ferraris si distingue anche per i vini bianchi, degni di nota.
E poi, per festeggiare il centenario dell'azienda, è nato Un WineClub esclusivo, il Salotto del Ruchè, accanto alla riapertura del Museo Ferraris e alla prossima inaugurazione dell’Agri Chiringuito per le degustazioni live in vigneto.
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