• Frutta e verdura in balìa della siccità, ma anche delle speculazioni. Mentre all’ingrosso la produzione e i prezzi calano fino al 40%, sugli scaffali dei supermercati lievitano seguendo il caldo e la maggiore propensione dei consumatori. Intanto, nelle campagne pugliesi è allarme per angurie, meloni gialli e pomodori. “Non trovano mercato - avvisano da Coldiretti - e il crollo verticale dei prezzi di vendita non permette alle aziende agricole di coprire neppure i costi di produzione”. (Libero) @ E se nel Sud Italia è allarme per le angurie, queste senza dubbio si confermano il simbolo dell’estate. Lo spiega Rocco Moliterni, che su La Stampa racconta come questo frutto “All’apparenza banale” nei secoli abbia emozionato numerosi artisti, da Caravaggio a Bertolucci, mentre oggi sia fonte d’ispirazione per i più grandi chef, che la propongono anche con il rhum o alla bottarga. @ Dalla frutta fresca a quella secca, celebrata dal nutrizionista Nicola Sorrentino come spezzafame energetico perfetto per lo sport e la dieta. “L’elevata percentuale di grassi sani contenuti nella frutta a guscio - scrive - ha un’azione protettiva nelle malattie cardiovascolari, diabete e tumori e può perfino aiutare a mantenere un peso adeguato”. (La Verità)
• Nell’estate della grande siccità, il riso si coltiva anche senz’acqua. Sul Giornale Roberto Bonizzi descrive la pacciamatura, una tecnica recuperata dal passato e utilizzata anche per la coltivazione del mais che consente di salvare fino al 50-60% delle risorse idriche. @ Novità in casa Ferrarelle. La società dell’acqua effervescente ha annunciato l’acquisizione del 99% del marchio toscano del cioccolato Amedei. L’operazione, del valore di circa 3 milioni di euro, segue il lancio di una linea di prodotti Dop tra cui olio, pasta e miele di origine protetta e - ha sottolineato l’ad di Ferrarelle, Carlo Pontecorvo - “E’ volta a creare un polo del made in Italy” (Corriere della Sera, La Stampa e Italia Oggi)
• “Si fa presto a dire pranzo”. Così, su Avvenire, Franco Cardini introduce il lavoro dello storico Alessandro Barbero sull’evoluzione dei pasti nei secoli. “Dalla colazione alla cena - si legge - ogni cambiamento negli orari e nei nomi dei pasti è stato indice di importanti rivoluzioni sociali al cuore dell’Occidente”. @ E in tema gastronomico, si inasprisce anche la disputa tra Veneto e Friuli sull’origine del tiramisù. Dopo il riconoscimento della paternità ottenuto dal Friuli, su La Verità Carlo Piano rimescola le carte in tavola e spiega che il primo vero tiramisù in realtà fu creato negli anni Trenta in un bordello di Treviso, dove la maîtresse era solita servirlo ai giovanotti come corroborante al termine degli appuntamenti. Ma la notizia è ripresa anche dal Mattino di Padova, che ne mette in luce l’aspetto politico riprendendo le critiche mosse a Zaia dalla senatrice del Pd Laura Puppato, che ha accusato il governatore di non aver presentato in tempo la richiesta di riconoscimento, e dal consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin, arrivato a parlare di “Un’altra battaglia di Zaia trasformata in disfatta”. Ma la risposta di Zaia non si è fatta attendere. Per il governatore "Il ministero avrebbe dovuto interpellare anche le controparti" e invece "Non c'è stato l'avviso pubblico e tutto è stato fatto di nascosto".