È una creatura strana, Piazza delle Erbe, nel pieno del centro storico genovese. Uno slargo ampio tra palazzi alti e storici, tra incroci di vicoli che salgono e scendono, dove il sole arriva senza fatica al selciato. È la piazza che ha segnato e trascinato il fenomeno della movida notturna, risvegliando Genova da un torpore profondo. Ma è anche una delle zone dei vicoli che più ha patito l'onda acefala delle chupiterie a prezzi infimi che sono sorte tutt'attorno, in un abbraccio stritolante.
Piazza delle Erbe è (anche) una serie di insegne “storiche”, con cui gli universitari degli ultimi 10-15 anni sono cresciuti assieme. Gradisca Cafè è una di queste. La sensuale femmina felliniana riecheggia nel nome. Ma all'interno è soprattutto la prestanza fisica di Giulio Tabaletti a indicare la rotta tra le pagine del buon bere miscelato.
Nato nel 2006 come bar tabaccheria, sui due piani che prima erano un vecchio atelier, ha mantenuto questa doppia anima. Così il bancone bar è un po' risicato, perché deve convivere con la vendita delle sigarette. Ma è anche il suo bello: un posto che non si dà arie, capace di fare numeri e cassetto, pur badando alla qualità.
“L'anno di svolta è stato il 2014. Rischiavamo di venire soffocati dal brulicare dei locali di bassa qualità nati tutt'attorno - spiega Giulio Tabaletti -. Abbiamo deciso di cambiare strategia, innalzando il livello della proposta”. Che significa una linea di prodotti usati in miscelazione di più alta gamma, e una spinta decisa sull'acceleratore della ricerca. È nato così il “Laboratorio Gradisca”, e una carta dei cocktail che via via è cresciuta in qualità. E con lei, i clienti. Sempre perlopiù universitari, tra i 20 e i 35 anni. “Ma che non faticano ad ordinare un Aviation o un Last Word”.
La lista è stuzzicante (prezzo medio, 6/7 euro) Ci sono i classici contemporanei, che vanno dal Boulevardier al Mai Tai, dal Bramble al Sazerac. C'è una una piccola selezione dedicata alla liquoristica italiana. E la carta dei Negroni (sono 5, il più gettonato è il Negroni Superbo, costruito su glorie locali come l'amaro Santa Maria e il vino Hippocras Commendae). E poi una ventina di signature drink suddivisi per base alcolica. Tra i più interessanti, il Garden Margarita, preparato con tequila infuso al tè banchta fiorito (un tè verde giapponese molto aromatico), liquore controvento, essenza di cedro, sciroppo artigianale di yuzo e coriandolo, succo di limone. Ovvero un Margarita che passeggia nel verde, proprio come dice il nome.
L'offerta si completa con 5 birra alla spina e 30 in bottiglia, che strizzano l'occhio all'Inghilterra. E un'indovinata proposta a pranzo con una lista di club sandwiches e insalate.Il locale è aperto dal lunedì al sabato, dalle 7 – al mattino tocca ai genitori Oscar e Luisella – alle 2 di notte (dal pomeriggioè il turno di Giulio e la sorella Marta).
Andateci. Prendetevi un buon cocktail, e sedetevi nel dehors, nel sole di maggio di un pomeriggio calante. Genova vi sembrerà ancora più bella.
tecnica shake and strain. Servire in coppetta.
Giulio Tabaletti – Gradisca Cafè consiglia: Rita - Milano
piazza delle Erbe, 31 – GENOVA
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