Il “Farinotto” del terzo millennio

Ad Albenga per gustare la farinata cotta in forno a legna e piatti di terra e di mare di questo tratto di Liguria

30.12.2022

Forse non tutti conoscono il termine “Farinotto”, che in Liguria indicava quel locale dove gli avventori attendevano impazienti l’uscita dal forno di una fumante farinata di ceci.

Tra gli antichi carrugi di Albenga, la città delle Cento Torri del Ponente, ce n’è una importante testimonianza, e conserva il nome – di colui che la fondò oltre mezzo secolo fa. Oggi si è elevata a tradizionale osteria ligure “low cost”, ma la visione dei due imponenti forni a legna sempre accesi e quella di ambienti informali e rustici, dove a dominare sono il legno e il marmo, ne rivelano appieno lo spirito originario.

Due le sale – una delle quali, la prima, forse troppo sacrificata –, mentre d’estate ci si potrà accomodare anche nei tavolini all’esterno.
E non si può che iniziare dall’assaggio della squisita farinata appena sfornata, saporita e croccante in superficie come da tradizione. Proposta in tre porzioni diverse (da 3 a 5 €), è realizzata con farina di ceci del mulino di Pegli, olio di oliva dell’Antico Frantoio Sommariva, sale e rosmarino. Da sola, vale il viaggio.

A seguire, la cucina propone piatti che parlano di terra e di mare di questo tratto di Liguria. A partire dai carciofi di Albenga ripieni al forno (€ 7,50), o dalla tradizionale torta pasqualina (€ 4,50) e delle verdure ripiene al forno; si potrà scegliere anche salsiccia di coniglio alla brace con polenta abbrustolita (€ 6) o una sontuosa grigliata mista di carne; oppure ancora formaggette di pecora sott’olio (€ 4,50) e caciotta alla pietra con miele, pere e noci (€ 6).
Per chi desidera il pescato fresco, eccoci con il trionfo di una “zuppa di pesce nostrano spinata a mano con crostoni di pane” (€ 13), e una delicata frittura di gamberetti rosa di Imperia e acciughe (€ 18); la scelta potrà ricadere anche su gamberoni o sarde alla brace (€ 10), filetto di tonno appena scottato con granella di pistacchi (€ 12), acciughe nostrane fritte.
Accanto alla proposta di vino sfuso, poche ma selezionate (Cascina Praiè, Deperi, Calleri) referenze vitivinicole; e ci sono anche le birre del locale birrificio Rivea. Abbiamo registrato anche un servizio veloce e senza sbavature ai tavoli, nonostante il tutto esaurito della serata. Bravi.

Da Puppo

Albenga (Sv)
via Torlaro, 20
tel. 018251853
Aperto dal martedì al sabato

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