Qual è la differenza che passa tra un condimento balsamico e un profumo? Quasi nessuna, a vedere quanto proposto dalle sorelle Cotti che con il loro brand, Borgo del Balsamico (Via Chiesa, 27 • tel. 0522 598175), firmano una collezione di prodotti che entusiasmano. La loro storia inizia altrove, dall’ambiente della moda dove operava l’azienda di famiglia, per poi continuare in un percorso del tutto nuovo a Botteghe di Albinea sulle colline di Reggio Emilia.
Alla base di tutto c’è la passione del padre che circa mezzo secolo fa ha acquistato la tenuta e contemporaneamente alcune antiche batterie di aceto tradizionale, già avviate, che però non ha mai commercializzato. La svolta arriva proprio con Cristina e Silvia che investono sul prodotto, differenziano le produzioni (si parte dall’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia per arrivare a condimenti di uso quotidiano) in due marchi Borgo del Balsamico e Tinello. Utilizzano i colori per indicare la tipologia di aceto: giallo quello più giovane e dall’acidità più spiccata, arancio per il medio e rosso per quello più morbido e rotondo, con note dolci più intense. “L’invecchiamento - spiega Cristina - non è un feticcio, ma è funzionale al prodotto che si vuole ottenere”. Una visione eretica che va al cuore dell’oggetto, quel balsamico (condimento o aceto Dop o Igp a seconda dell’adesione o meno al disciplinare) che troppo spesso rischia di essere imbrigliato in definizioni che non gli appartengono. La materia è selvaggia anche per l’Aceto Balsamico Tradizionale: ottenuto nell’acetaia storica, collocata nel sottotetto non condizionato, soffre il caldo d’estate e il freddo d’inverno, nel suo DNA c’è una particella del primo aceto messo in batteria.
Se questo è il prodotto principe, tutto gli altri hanno una loro originalità. Ad esemplificarli c’è il Satin 2015 Etichetta Oro, un millesimo in bottiglia decorata da una rosa che viene ripresa anche sulla scatola esterna. L’ultima novità è la trasformazione di parte del fabbricato (si tratta di una villa padronale tardo settecentesca) in un B&B di charme. Il recupero è stato conservativo e mai invasivo, intorno il parco arricchito da uno splendido giardino all’italiana. Tutto sembra richiamare un’idea di bellezza, di stile, che sa far vivere e nel contempo guardare oltre la storia secolare del balsamico.