Massimiliano Montanari e Marta Gover sono appena scesi dall'aereo, provenienza USA, dove sono stati venti giorni per aprire il mercato statunitense che, al pari degli altri Paesi in cui sono presenti, si preannuncia molto interessante. “Perché il nostro prodotto piace all'estero? Molti non si rendono del tutto conto di quanto sia spendibile il marchio Made in Italy nel mondo. Per tutti è sinonimo di qualità e artigianalità” racconta Massimiliano Montanari.
Il prodotto è il Maxi Milian Gin, sul mercato dalla fine del 2020 - precisamente il 1° ottobre – in poco più di 10.000 bottiglie, ma capace di crescere esponenzialmente nel 2022. “L'obiettivo è arrivare quest'anno a 30.000 bottiglie, ma i primi sei mesi sono ancora più incoraggianti, con dati di crescita a 4x” racconta ancora Montanari.
Ma qual è il segreto di un prodotto che piace tanto, e tanto all'estero? Ancor prima di assaggiarlo, è il
packaging a colpire. Pulito, essenziale, e di impatto, anche nella scatola, totalmente riciclabile, priva di colle. Merito di
Marta Gover, interior designer, che ha ideato per il Maxi Milian Gin un packaging 100% ecologico, che si è aggiudicato anche l’
Innovation Award, il riconoscimento che spetta agli spirits con design interessante ed unico, ai Sip Awards International Spirits Competition, prestigiosa competizione internazionale che si svolge in California.
“
We do it good & we do it well”, è il loro claim, impresso anche in etichetta. Non solo un motto, perché per ogni bottiglia venduta, donano una percentuale al
Trentino Tree Agreement per il ripristino e la tutela delle foreste del Trentino Alto Adige.
Maxi Milian Gin tra le strade di New York
Poi c'è la ricetta, che ne fa un perfetto “
distilled italian gin”. Alla base classica del gin - ginepro, radice angelica, semi di coriandolo – si aggiungono pompelmo, coriandolo, mirto, uva passa e tè nero. “
Praticamente l'incrocio perfetto tra la secchezza del London Dry e l'intensità di un Distilled. La componente del ginepro è molto forte, soprattutto all'assaggio, ma altrettanto caratteristica è la parte agrumata evidente nei profumi, per un gin secco ma profumato, piacevole ma mai stucchevole. Caratteristiche assai rare da trovare nello stesso prodotto”. E i riconoscimenti internazionali non si sono fatti attendere: medaglia d'argento ai già citati Sip Awards 2022, medaglia di bronzo ai World Gin Awards 2022.
Inutile aggiungere altro alle note di degustazione, se non rimarcare la buona riuscita in miscelazione. Tanto in un classico
gin tonic, in cui umore e inclinazioni potranno far propendere tanto per una tonica diretta e neutra, quanto per una più esuberante nei sentori agrumati. Ma anche nel
Negroni, dove offre la spalla perfetta a due classicisissimi compagni come Carpano e Punta e Mes.
Però si può raccontare ancora un po' di storia. Perché nell'affollata bottigliera dei gin, è sempre curioso sfrucugliare nella genesi del progetto. “
Nel mio caso, venendo dal mondo della distribuzione, ho voluto creare un mio prodotto da proporre, e ho scelto di convogliare questa spinta verso una mia grande passione, quella del gin. Nel 2020 ho lavorato tanto sulla ricetta, poi ho conosciuto l'attuale socia e compagna, che ha stravolto le mie idee grafiche. E i risultati non sono mancati, di pubblico e di critica”.
E per il futuro? “
Prima di partire per gli USA stavamo lavorando a un secondo gin, ma siamo tornati in Italia non più così convinti della scelta. Forse il futuro ci riserverà un altro prodotto, strettamente connesso alla nostra terra friulana, famosa per il vino”. Che sia un vermouth? Dall'altra parte del filo – figurato ovviamente, non siamo più nel 1980 – Massimiliano sogghigna, facendoci capire che l'intuizione è quella giusta.
L'ultima nota, il prezzo. Sul loro shop online, una bottiglia da 70 cl costa
39,90 euro. In linea con l'attuale mercato.