Ci vuole coraggio per fare certi libri. Coraggio, nel senso migliore del termine, perché con questo si intende la volontà di accettare una sfida, di credere ancora che ci siano lettori appassionati, di storia, raccontata con la minuzia di un bravo cronista, di storiografia della cucina e non semplici ricette, di fotografia curata e non (soltanto) di storie su Instagram.
Un coraggio che abbiamo ritrovato in un libro per nulla mainstream edito da IlMonferrato e ultimo della trilogia che ne racconta i 150 anni.
"Il Monferrato in cucina dal 1871 L'evoluzione del gusto e dei prodotti tipici" è il volume che tutti gli appassionati di cibo dovrebbero avere, per molti motivi. Anzitutto la panoramica, completa, sulla cucina del Monferrato che si presenta come un ricettario ragionato ovvero un elenco di piatti suddivisi sulla base del principale ingrediente perché una cucina di territorio non può che partire da una panoramica sulla produzione agroalimentare. Ecco perché, nella sezione immediatamente precedente, sarà possibile leggere di nocciole, fichi, cicorie e così via, ognuna introdotta da un disegno (del resto siamo nella patria, tra gli altri, di Gallesio Piuma).