Osteria Manzoni di Barzago, la tavola che mancava

Ambiente pieno di charme, accoglienza cordiale e cucina d’autore, il tris d’assi che la famiglia Manzoni cala nel suo bel locale che è new entry interessante del gusto lecchese

20.04.2018

Questa è una scoperta di cui siamo orgogliosi. Ed è new entry del nostro GattiMassobrio sul cui futuro di successo ci sentiamo di scommettere.

Ha iniziato l’attività da pochi mesi, e in una zona, la Brianza lecchese, dove le tavole di valore scarseggiano. Per questo motivo è stata una soddisfazione ancora più grande, scoprire l’Osteria Manzoni (via Roma, 87 – tel. 0314143305) di Barzago, nuova realtà che ha tutti i numeri per diventare un punto di riferimento per i golosi del territorio. Collocata in posizione strategica, a una decina di chilometri dal lago di Como, e da Monza, Como e Lecco, e a 40 chilometri sia da Milano sia da Bergamo.

Se ne sta nel cuore del paese, alta su un colle con vista magnifica sulle verdi colline circostanti, in una casa splendidamente ristrutturata, dove i bellissimi portali dichiarano che le origini sono del XV secolo. Di grande charme l’ambiente, due salette, romantiche e curate, con una grande vetrata da cui si ammira la valle, quadri alle pareti, i tavoli in legno massello ben distanziati, i mattoni a vista, una sala di fascino mozzafiato ricavata al piano inferiore con legno e pietra.

È la creatura di una famiglia, i Manzoni, che lasciata un’attività imprenditoriale di successo in un altro settore, hanno coronato il loro sogno di dar vita a un luogo di bellezza e gusto. Obiettivo raggiunto, anche con l’apertura di daMan, il bed&breakfast che affianca il ristorante, offendo a chi lo desidera anche la possibilità di fermarsi a dormire. La sala è il regno di mamma Marisa e papà Carlo, e dei figli Chiara e Michele, che si alternano tra i tavoli, dividendosi il compito del servizio del pranzo e della cena.

Una bella sorpresa la cucina, che vede all’opera due giovani di valore, Francesco Cheloni e Giorgia Pambianco, che si muovono sotto la guida di quel vero campione e maestro della cucina italiana che è Mauro Elli, chef patron del celeberrimo Cantuccio di Albavilla. Con buon equilibrio tra tradizione e fantasia, per voi persico in carpione marinato all’aceto di mele con verdure stufate pinoli e uvetta o tartare di manzo emulsione alla curcuma burrata e chips di pane.
Poi raviolo di patate e tartufo nero cipolle fondenti e pecorino di Pienza o riso integrale con caprino semi di zucca radicchio olive e capperi.
Di secondo goloso uovo barzotto con polenta e scaglie di pecorino e baccalà mantecato asparagi humus di ceci morbido e croccante.
Il dolce arrivederci avrà il sapore della tarte tatin al cardamomo con sorbetto al cioccolato o della sbrisolona di pere con gelato alla crema.

Chi ben comincia…Faranno strada!

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