Questa settimana su La Stampa Paolo Massobrio parla di "bollicine" o, come sono erroneamente definiti dai più questi vini, di Prosecco, che ha avuto una grande diffusione soprattutto nei mercati esteri. A questo proposito Massobrio ricorda una degustazione di Prosecco promossa un paio di anni fa da Luca Giavi, direttore del Consorzio di questo vino.
E, tra gli assaggi, quello che più lo ha colpito aveva la firma di Viticoltori Ponte, realtà cooperativa dal 1948, che oggi applica i principi della sostenibilità come elemento per la tutela delle biodiversità.
Ecco il loro Prosecco Extra Dry Bio, di cui spicca la nota fresca di mandarino che si unisce alla fragranza della mela per un vino di assoluta eleganza. E poi l’Extra Dry classico, il Treviso Prosecco Extra Dry millesimato 2019, di cui Massobrio dice: "Ha perlage fine e persistente, sentori decisamente fruttati con note floreali, mentre al palato risulta sapido e brioso" e il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut, morbido e vellutato.
Infine il curioso Manzoni Spumante Dry 6.0.13. ottenuto da uve manzoni bianco in purezza.
Viticoltori Ponte
Ponte di Piave (Tv)
via Giuseppe Verdi, 50
tel. 0422858211
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