Il Grass de Rost (via Trento 35 - tel. 0290780414) di Locate Triulzi (Mi) fa parte della cucina generosa, quella che ti coinvolge con piatti semplici, che magari non serve più nessuno. Siete in un ambiente trattoriesco con la patronne che ha un approccio sbrigativo, sapendo che poi in tavola arriverà sostanza.
A me è piaciuto il piatto di cicorino, uova e acciughe e il tortino di patate servito fra una scelta di antipasti abbastanza ampia, fra cui il piatto denominato gras de rost, che annovera salumi e qualche sfiziosità. Fra i primi varie proposte di risotti, spaghetti e ravioli e il timballo con i bucatini, pomodoro e mozzarella, olive, melanzane e salsiccia. Da manuale la trippa, così come la fragrante cotoletta alla milanese, accanto al baccalà alla milanese con cipolle stufate a purea. Si beve bene.
cicorino, uova e acciughecotoletta alla milaneseBella sosta anche alla
Viscontea (via Castello, 31 - tel. 0382928148) di
Bereguardo (Pv), che dà sulla piazza del castello.
l'ingresso della VisconteaIn questa trattoria si beve bene, soprattutto fra le etichette dell’Oltrepò Pavese. Si inizia con il
tortino di zucca con fonduta al Salva Cremasco, per proseguire con i classici:
risotto allo zafferano e ragù di ossobuco; gnocchetti di patate (un po’ duretti) con baccalà e olive Taggiasche. Notevole fra i secondi il
pesce castagna caramellato con verdure all’agro e riso basmati, la
cotoletta di vitello tradizionale alla milanese, il
polpo scottato con crema di burrata, cicoria ripassata e 'nduja. C’è anche un invitante
petto di faraona alla crema. Si chiude con i dolci classici, fra cui una crème brûlée alla nocciola.
polpo scottato con crema di burrata, cicoria ripassata e 'ndujaL’esperienza entusiasmante e radiosa in Piemonte è invece il
Campamac (strada Giro della Valle, 1 - tel. 0173635051) di
Barbaresco (Cn), locale polivalente concepito da
Maurilio Garola, che ti accoglie con il laboratorio della pasta (i tajarin sono in bella vista), ma anche con le celle dove frollano tagli di carne da intenditori e formaggi.
Maurilio Garola, chef del CampamacFra i piatti imperdibili,
faraona e foie gras, i
plin d’oca del Campamac e gli
agnolotti Vecchio Piemonte, oltre ai
tajarin ai 40 tuorli rossi. Fra i secondi sarà perfetto il
capretto di Roccaverano, il baccalà green di Alessandro, le
chiocciole piemontesi, accanto a 8 proposte alla
griglia. Fantastico!
plin d'oca del Campamac tajarin ai 40 tuorli rossiConquista la corona radiosa il ristorante
Opificio Cucina & Bottega (via Gnifetti, 45/a - tel. 03211640587) di
Novara che ci ha presentato una cucina davvero originale e creativa, dove il prodotto detta legge. Di antipasto ecco le
uova marinate con rostì di patate e rucola, gli inenarrabili
plin alle erbe amare, brodo, burro alla nocciola e colatura di alici; la
costata servita con la zucca al forno, cavolo rosso e aceto di prugne e poi il
salmerino con riso fritto, pere e cetrioli. Ai dolci, bavarese di rapa, pistacchio e limoni e un commovente
riso e latte con elicriso e biscotto di meliga. Si beve benissimo. Questo è un locale dove merita un viaggio da Milano.
uova marinate con rostì di patate e rucolaplin alle erbe amare, brodo, burro alla nocciola e colatura di alici