Un villaggio di gusto a Monforte d’Alba

Qui troverete la cantina, le camere, la spa e il ristorante Fre, ambientato in locali di design con proposte originali a prezzi onesti

18.09.2017

All’arrivo del mese di settembre c’è da pensare alla gita nelle Langhe per celebrare il tartufo. Gli stranieri sono assai disinvolti e precisi in questo senso e questi posti li conoscono bene, fin dagli inizi.

Il Fre (Località San Sebastiano, 68 - tel. 0173 789269 - www.ristorantefre.it) di Monforte d’Alba (Cn) è un villaggio, dove c’è la cantina Réva, le camere, la spa e ovviamente il ristorante, ambientato in sale di moderno design.

Arrivi con l’auto in questa conca, scendendo, e subito pensi all’investimento imponente che è stato fatto. Lo staff che ti accoglie è giovane, in tutti i sensi: gli manca ancora quella sicurezza che maturerà con l’esperienza. Per cui rischi di sentirti un numero come tanti, mentre un po’ più di dialogo non guasterebbe. Però il locale è pieno di gente e c’è un gran da fare...

La carta del Fre ha quattro scelte per ogni portata, con soluzioni e abbinamenti inconsueti. Nella nostra visita di fine marzo fra gli antipasti per esempio si trova il capriolo con yogurt e piantaggine, oppure la trota con farinello e aglio. Ghiotta la trippa, ceci e bagnetto verde.
Fra i primi gli immancabili plin, qui con cipolla e Castalmagno, oppure il raviolo cinghiale e rapa. Il riso è un Carnaroli con Murazzano e pere, mentre i tajarin, in primavera, sono con tarassaco e anguilla. C’è una bella idea di fondo, ma quando leggi che anche fra i secondi c’è il capriolo (con tarassaco e pera) pensi che il menu sia un gioco di ingredienti che appaiono e ricompaiono. Anche l’anguilla dei tajarin riappare con broccoli e mirtillo, mentre originali saranno il fassone asparagi e ribes e la faraona, carote e zucchini.

Al dolce: tarte Tatin e cioccolato nocciole e limone. Come siamo stati? In un posto molto bello, con una cucina corretta proposta a prezzi onesti. L’elenco dei fornitori è affidabile e connota una buona ricerca. Piatti memorabili? Non ancora, ma lo chef Paolo Meneguz saprà esprimersi. Vi terremo aggiornati. Perché il posto merita.

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