Ci siamo tornati una domenica sera, per incontrare di nuovo quel team che dalle Dolomiti si è trasferito al 20° piano della WJC Tower di Milano. E lo abbiamo fatto, questa volta, seduti al tavolo dello chef, nella meravigliosa, moderna, attrezzatissima cucina: il colpo d’occhio è suggestivo. Davanti a voi, i “giocatori” di Unico (viale Achille Papa 30 – tel. 0239214847). In casacca immacolata, Capitano Lo Basso (chef executive) che quella sera era all’estero, quindi il Numero 10 Popolizio (sous chef) anche lui di origini pugliesi. In “difesa” Nicoletti, Pacifico e Di Lecce. A “centrocampo” D’Alessandro, Cardano e Fisichella. Sulla fascia, Peragine, ala ideale per bomber Beppe Allegretta (pasticcere). In porta, in “casacca nera”, Gianluca Lo Russo (maitre e sommelier). Allenatore Giulio Lopolito (direttore). È la nuova “formazione” di questo ristorante collocato nel cielo del 20°piano della WJC Tower e da cui si gode, dalle grandissime vetrate, uno splendido colpo d’occhio sull’intera città, con la vista che spazia fino alle Alpi. Il team è affiatato (i più han lavorato insieme all’Alpen Royal di Selva di Val Gardena, sulle Dolomiti) e tutto fila alla perfezione, ma anche se Lo Basso non c’è tutti i complimenti dei collaboratori vanno a lui. E questo è un gioco di squadra che a noi piace, anche perchè è convinto. Quindi, diciamo, siete in una “botte di ferro”, sia che prenotiate il tavolo esclusivo in cucina, sia che vi assicuriate uno dei tavoli della bellissima sala, arredata in modo moderno. A pranzo, tre menu – verdura, carne e pesce – ciascuno con tre piatti (ogni piatto è a €15, il menu completo di tre portate a € 30), insalate, carrello di dolci tentazioni e di formaggi. Il menu cambia seguendo la stagionalità delle materie prime. Tra i piatti in carta ora, oca in tre consistenze lamponi e cacao, eccezionali le capesante arrostite crema di cavolfiore affumicato orzo soffiato e confettura di radicchio. Esemplari i tortelli di zabaione su crema di cipolle al forno trevigiano e perle di balsamico o il risotto mantecato alla zucca maialino iberico e caffè. Per il pesce c’è la triglia carciofo e pecorino con ragù di lumachine di mare per la carne un convincente filetto di cervo al profumo di terra. Un menu dove creatività e tradizione si sposano in modo suggestivo. E guai saltare il dessert, di altissimo livello. Come è andata ad Adamo ed Eva è noto. Ma voi lasciatevi tentare da “La mela…omaggio alla regina della frutta dell’Alto Adige” e dalle altre proposte. Starete bene (ottimo anche il pane, le focaccine e le lingue fatte da loro, carta dei vini da veri esperti).