La nutraceutica è lo studio dei nutrienti presenti in modo naturale negli alimenti e che, combinati nel giusto modo, possono dare un apporto positivo alla salute. Senza bisogno di voli pindarici, componenti nutraceutiche sono presenti in diversi alimenti facilmente reperibili.
La dieta mediterranea e il suo influsso sulla salute sono da anni al centro degli studi. Eppure sotto questa definizione c’è ancora tanta confusione, a cominciare dalla difficoltà a tenere sotto un unico cappello una dieta che in realtà comprende alimenti e prodotti di un’area molto vasta. Allora è ancor più importante declinare il modello della dieta mediterranea all’interno di una tradizione gastronomica ben definita, senza stravolgerla ma spiegandola. Nasce così il progetto e-nutrition per la dieta mediterranea in Basilicata, sostenuto da MedEatResearch e Fondazione Eni Enrico Mattei.
Un portale ampio, ricco di contenuti (www.enutritionmed.com) già ora in fase progettuale, che si pone come un viaggio nel cibo, della dieta mediterranea e della Basilicata: dalle ricette ai prodotti locali, dalla storia alle proprietà nutrizionali. E tra le tante ricchezze - ed è notizia di questi mesi - una delle più promettenti è costituita dai legumi e, in particolare, dal Fagiolo di Sarconi. Questo prodotto Igp, uno dei prodotti principali nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano e della Val d'Agri, si è dimostrato un valido aiuto contro il colesterolo. A spiegare il perché una ricerca dell’Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con le aziende che fanno parte del Consorzio di tutela del Fagiolo di Sarconi Igp, pubblicato sulla rivista internazionale Analytical and Bioanalytical Chemistry. I fagioli infatti sono sono una fonte primaria di soiasaponine alimentari, che prendono il nome di Saponaria Officinalis, così chiamate perchè inducono la formazione di schiuma in acqua anche in concentrazioni molto basse. Le soiasaponine sono divise in più gruppi: i fagioli di Sarconi sono povere del gruppo A (quelle che conferiscono un gusto amaro e astringente) mentre contengono una elevata quantità del gruppo B ed E, che tra i vari effetti positivi determinano un abbassamento dei livelli di colesterolo. Un ennesimo attestato di qualità per questi fagioli coltivati in venti ecotipi differenti: cannellino rosso, panzaredda, nusieddu viola, nero e rosso san michele, tuvagliedda solo per citarne alcuni.
Tra i campioni della nostra predilezione ci sono quelli dell’azienda Belisario (c.da Vallicarossa - tel. 3393154052) di Sarconi (Pz), attiva fin dall’Ottocento e custode di questa straordinaria biodiversità.