Lo abbiamo scoperto e lanciato noi, e siamo contenti che questo sia servito a farlo scoprire anche a critica e guide, perché quando un giovane è un talento non è possibile che passino gli anni prima che possa avere la notorietà che gli consente di avere una bella clientela. Ora, nonostante l’età, Matteo Grandi, di strada ne ha fatta tanta. Sia a livello tecnico, come cuoco. Sia, cosa importante, come imprenditore della ristorazione. Ed è proprio da questo secondo aspetto che scaturisce il suo trasferimento in Piazza dei Signori a Vicenza con vista sulla Basilica Palladiana. Nel nuovo ristorante, un ambiente da sogno, con una vista emozionante, che ha un ulteriore must in un arredamento interno di lusso moderno, ma non come talvolta accade sopra le righe, bensì elegante e che riesce a sfuggire allo scadere in una decadente pesantezza.
A questa nuova collocazione, formidabile, si unisce soprattutto una maturità ai fornelli strabiliante, che lo vede proporre dalla sua
scintillante cucina a vista piatti decisi, spinti nel sapore, raffinati, senza però perdere di vista sia il territorio sia quel senso di realtà e gusto che, ahinoi, troppo di frequente ultimamente molti chef hanno dimenticato volendo creare piatti auto referenziali e corrispondenti più al proprio ego che ai gusti dei clienti.
Se già nel
Bistrot sito
al piano terra ci si trova molto bene, l’esperienza al
ristorante gourmet del primo piano si colloca tra le migliori che si possano vivere oggi, e non solo in terra veneta, ma in tutto il territorio nazionale.
Elena Lanza, sua moglie, assicura un servizio attento, preciso, cordiale e non affettato con una grande attenzione agli abbinamenti dei vini ai piatti, attingendo da una
cantina veramente ricca, ma anche in questo caso, costruita in modo sapiente e battendo strade laterali, in modo da avere i grandi, ma anche produttori che uno non si aspetta.
In un percorso che si articolerà
tra cucina classica e sapiente spinta creativa, per iniziare potrete scegliere tra lo straordinario scampo pomodoro e verbena e sottobosco dalla Lessinia, un piatto che propone funghi in diverse consistenze ed elaborazioni.
Di primo chi ama il riso non dovrà perdersi il
“riso vongole e co”, a dir poco intrigante. Altrimenti fettuccine con oca porcini e mandorle amare.
Secondi? Piccione tartufo e melanzana, branzino selvaggio su crema di mandorla o agnello da latte.
Dopo latte fieno e arachidi, torta di rose e piccola pasticceria, spenderete 120, 100 o 80 euro a seconda avrete preso 9, 7 o 5 portate, con un conto quindi certo non da tutti i giorni, ma più che adeguato considerando la posizione del locale, l’eleganza dell’ambiente, la professionalità del servizio e soprattutto la grandissima tecnica di cucina.
Matteo Grandi in basilica
Piazza dei Signori, 1
Vicenza
Tel. 3281824572