Oggi su La Stampa Paolo Massobrio è in Liguria per assaggiare i brut affinati nelle antiche grotte di Toirano da Antonio Basso dell’azienda Durin. Prendono il nome dalla leggendaria strega cui è dedicata una delle grotte i tre spumanti Bàsura metodo classico, nati da vitigni autoctoni.
Il Brut Bàsura Obscura che matura dai 30 ai 48 mesi sui lieviti all'interno delle grotte, ha bollicine persistenti, fragranza di fiori, mandorla e crosta di pane; in bocca è fresco ed equilibrato.
Il Brut Bàsura Riunda 2007 è invece un millesimato d'autore e in edizione limitata, affinato ben 120 mesi in grotta, mentre il Bàsura Rosa è un rosato che riposa almeno tre anni nelle grotte. Infine c'è il “Terza B”, un metodo classico che affina 36 mesi in cantina.
Tra gli altri vini della famiglia Basso meritano pure i bianchi e i rossi.
Tra i primi l'elegante vermentino Lunghera 2019, il Pigato 2019, il Pigato “Gevà”, il Pigato Braie 2018, il Pigato i S-chianchi 2018 e infine il Moscato secco 2018.
Sorprendenti i rossi: la Granaccia 2019, fresca e speziata; l’Alicante 2018 che ha ottenuto voti altissimi e di cui Massobrio dice: "Un vino fragrante, complesso, seducente con la sua aromaticità". E poi l'eccellente Rosso U Picettu 2018 da uve syrah in prevalenza, l’Ormeasco di Pornassio superiore 2018 e il passito 2015 con sentori di dattero e di noce.
Una degustazione da ricordare!
Ortovero (Sv)
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