La proposta è quella classica degli agriturismi piemontesi, ma con piatti ghiotti e ben fatti e ottimi vini
Angela e Adalberto, due cari amici di Milano, ci hanno fatto conoscere la località Baretta in frazione Selvaggia di Montaldo Bormida (Al), terra di dolcetto, dai panorami mozzafiato. Un paesaggio riposante, dove puoi comprare le uova biologiche (dalla Cascina del Vento) o il vino dell’ottima cantina Tre Castelli. Ma qui bisogna venire per la tavola dell’azienda agrituristica La Selva (tel. 0143 876069), condotta dalla signora Catterina, che in passato ha avuto esperienze nella ristorazione, con il figlio Stefano e la compagna Alessandra.
La casa ti accoglie col giardino e una sala ariosa, che nei week end si riempie di gente. Un plus, oltre alla cucina che vi andiamo a raccontare lo dà la scelta dei vini, dove spicca un nome che abbiamo nel cuore, come Daniele Olivero, autore di un Dolcetto d’Acqui strepitoso e di una Barbera generosa.
La proposta è quella classica delle aziende agrituristiche piemontesi, con assaggi di antipasti, due primi e due secondi e il dolce, praticamente un menu degustazione obbligato. Ecco allora il primo assaggio con le listelle di zucchine fritte, un’ottima carne cruda battuta a coltello, con scaglie di grana a parte. Fantastica l’insalata di galletto resa fresca dal condimento a base di salsa delle api, che precede un piattino di funghi gratinati, molto ghiotto.
Gli agnolotti sono da manuale, buono anche il risotto alla contadina o i tagliolini fatti in casa coi porcini. Tenete lo spazio per i secondi, con delle ottime patate al forno ad accompagnare il filetto di maiale in crosta di erbe e la faraona disossata.
Si chiude con aspic di fragole nostrane con gelatina al Brachetto d'Acqui con sorbetto di fragole o con crema di seirass caramellata su biscotto morbido al cioccolato fondente con ragù di frutti rossi. Una bella e soddisfacente sosta, di quelle col faccino che ride: lo racconterò agli amici. Spesa intorno ai 35 euro, compresi i vini.