A Rivolta d’Adda la nuova avventura di successo della famiglia da quattro generazioni leader con la sua macelleria in Melzo
Se non avete rinunciato ai “piaceri della carne”. E se la vostra filosofia di vita non prevede di seguire un regime alimentare vegano o vegetariano. C’è una famiglia che non potete non conoscere. I Turba, macellai in Melzo dagli inizi del ‘900, e ora all’opera con la quarta generazione. Li conoscerete a Golosaria, a Milano, al MiCo, dall’11 al 13 novembre, dove saranno presenti, con tutta la loro passione e il loro sapere.
Oltre alla “storica” macelleria, da tempo gestiscono anche un nuovo locale, a Rivolta d’Adda (Cr), il Ristorante Antica Macelleria Turba (viale Piave – tel. 036379375), dove la protagonista è la carne – e come potrebbe non essere così – ma la cucina è di assoluto valore.
A dividersi i compiti, la famiglia con papà Donato e i bravissimi figli Daniele e Valentina, in sala, e la moglie Paola Nassaro e l’ottimo Davide Maloberti, chef giovane ma di assoluto valore, ai fornelli. Bello l’ambiente, una sala e un bel dehors, che vi accolgono in quello che era un antico Mulino del Settecento, di proprietà della famiglia e perfettamente ristrutturato.
Di grande interesse la selezione di vini, fatta con passione e competenza, e sorprendente anche per la proposta di etichette dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Una goduria la proposta dei piatti. Dopo aver iniziato con i salumi (di loro produzione) tra cui è un gioiello “Il mio bambino”, ossia il prosciutto cotto prodotto da loro e che vi verrà servito con chutney di pomodori verdi crema di rafano e pan brioche alle erbe, e sono uno spettacolo i classici della macelleria come il filettino di maiale, la slinzega di cavallo e il salamino di cavallo e di asinello. Ma se preferite potrete iniziare con la gustosissima tartare di cavallo con senape all’ancienne, sale affumicato e capperi di Salina. E dopo aver gustato un buon primo. Imperdibili gli strepitosi paccheri Mancini cacio e pepe riduzione di coda alla vaccinara polvere di cipolla e aria, o per gli amanti del riso, il risotto mantecato al peperone corno di bue di Carmagnola. Avanti a tutta carne, con filetti, costate e fiorentina, di manzo o di cavallo, alla brace, senza trascurare il buonissimo manzo brasato alla birra con salsa tonnata al lime.
Con uno dei buoni dessert (da provare, “1815” che è crumble alla cannella crema al mascarpone mousse al caramello salato sabbia al caramello ed espresso amato) uscirete pensando a quando tornare.