In un palazzotto storico del centro questa enoteca con cucina che ci ha sorpreso

Chi mi dice che Soave è un paese di nome e di fatto? Chi ci racconta che è un paese murato, come pochi in Italia, col suo centro storico che vede all’apice il castello? Insomma un posto da visitare, anche perché i motivi per starci un po' di tempo non mancano: le cantine più famose del Soave hanno tutte un invitante show room nel centro storico, poi c’è la Casara da andare a trovare, per i formaggi, storica presenza del nostro Golosario. E poi c’è da stare in silenzio in un posto così bello, soave, appunto.

Ma per mangiare? Il posto che spicca, da sempre, è Il Drago (piazza dell'Antenna, 1 - tel. 045 7680670), enoteca con cucina, ambientato in un palazzotto storico che più centrale non si può. Ha un bel dehors che ti fa godere la vista su questo paese, ma anche un interno caldo, coi tavoloni di legno e gli aficionados. E questo è un dettaglio non secondario perché se gli indigeni vengono qui per mangiare significa che tutti i loro desideri verranno esauditi. Detto questo, devo riconoscere che la cucina di Carlo Colla mi ha sorpreso, perché aveva quel guizzo in più che non mi aspettavo.

Per i vini c’è tutto il meglio della zona che possiate immaginare per togliervi la soddisfazione.

Fra gli antipasti, trota affumicata sui crostini, carpaccio di baccalà. Ma se venite qui non fatevi sfuggire la pasta e fagioli alla veneta (soave anche questa), mentre i tortelli alla moda di Valeggio con petali di prosciutto crudo di Soave saranno una bella sorpresa. Fantastici i bigoli con lardo di Soave, pomodorini ed erba cipollina; da provare la prossima volta che torno (e certo che torno!) gli gnocchi di patate con gorgonzola sovrano. Ai più golosi consigliamo la polenta croccante con soppressa di san Bortolo e Monte Veronese vecchio, sennò gli stracci di carne salada saltati in padella, la trippa alla parmigiana, il baccalà in tempura o alla vicentina, fino al gulash e alla costoletta di vitello alla milanese.

Ai dolci un bel semifreddo al cioccolato e rhum oppure la crema di marroni con vellutata di cachi. E che dire della pera calda al recioto di Soave con gelato alla vaniglia?

Che invidia mi fanno gli abitanti di questo paese che possono andare ogni giorno in un posto così, dove ogni piatto ha pure il vino abbinato consigliato. Alla prossima!

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