A Inverigo, in un ambiente di grande fascino, al calore del camino, tradizione e creatività in tavola
Eravamo stati i primi a scoprire i coniugi Galli, quando erano alla Trattoria La Posta a Longone al Segrino. Giovani e talentuosi, ci avevano colpito subito per la passione e la cura che mettevano nel loro lavoro. Coraggiosi e intraprendenti, quando hanno avuto l’occasione di prendere in mano un locale storico, più grande e più bello, non hanno avuto esitazione e si sono trasferiti.
Oggi vi aspettano negli spazi della loro Vignetta (via Garibaldi 15 – tel. 031698212) a Inverigo (Co), ristorante aperto nel 1910, e grazie a loro, tornato ai fasti che, in un recente passato, ne avevano fatto uno degli indirizzi di riferimento per i golosi non solo della Brianza ma di tutta la Lombardia.
L’ambiente è un incanto, con la sala storica, calda e piena di charme, con un grande camino, le travi in legno al soffitto, i tavoli ben distanziati, la saletta privè, il salone per i ricevimenti che può ospitare fino a 140 persone, il dehors dove in estate è una goduria mangiare all’aperto. A strappare gli applausi, la cucina di Simone Galli, chef patron che, ricco di un bagaglio tecnico e di conoscenze professionali di primo piano, oggi firma una cucina dove tradizione e fantasia convivono con giusto equilibrio, con menu che, nel segno della stagionalità, portano in tavola piatti dalle eleganti presentazioni e dai sapori e profumi di radiosa armonia.
Con sua moglie Betty, che è solare regina di sala, e con Marco, che è sommelier attento e capace, e che scegliendo dalla bella cantina, vi proporrà abbinamenti di piena soddisfazione, gusterete bresaola di toro con le sue granaglie o crudo con carciofi in carpione, poi tortellini Milano – Modena su crema di Parmigiano lodigiano e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena (riserva 40 anni) o spaghetti quadri al ragù bianco di gallo con gocce di patè tradizionale brianzolo, per poi passare al secondo, che, in questa stagione, potrà avere il sapore di lepre o “cazzoeula” con la polenta, piuttosto che della faraona disossata arrostita al Marsala farcita con mele e servita con le patate che volevano essere tartufi. Un fetta di torta fatta in casa che vi restituirà un sapore dimenticato di quando eravate bambini, la chiusura di una sosta radiosa!