Su ilGusto.it Paolo Massobrio degusta i vini prodotti da Maurizio Baravelli a Forlì, tra cui un grandioso Sangiovese “Michelangiòlo” 2018
Su ilGusto.it questa settimana Paolo Massobrio è in Romagna, sulle prime colline tra Forlì e Faenza, dove 50 anni fa Maurizio Baravelli iniziò la sua attività di vignaiolo. Oggi è Maurizio coi figli Lorenzo, Matteo e Francesco e la consulenza dell’enologo Fabrizio Moltard a condurre 10 ettari vitati (50 mila le bottiglie).
Venendo agli assaggi ecco diverse interpretazioni del sangiovese, con il Romagna Sangiovese Oriolo Riserva “Michelangiòlo” 2018, di cui Massobrio dice: “grande intensità e finezza al naso; in bocca un tannino levigato, caldo e suadente per un sorso vellutato in un bicchiere che rende veramente onore alla grandezza dei Sangiovese di Romagna in purezza”; il Romagna Sangiovese Superiore Riserva “7” 2017; il Romagna Sangiovese Superiore “Leggiolo” 2021; il Romagna Sangiovese “Ordelaffo” 2020 che nasce da un vigneto di 50 anni di età e infine il Forlì Sangiovese “Il Bruno” 2022, che è il Sangiovese quotidiano, pieno e dalla spiccata acidità.
Tra gli altri assaggi tra i vini rossi, la sorpresa del Forlì Cabernet Sauvignon “Castellione” 2019; il Forlì Rosso 2016, balsamico al naso e in bocca, che dona un sorso fresco e pieno.
Arrivando ai bianchi, ecco il Romagna Bianco Pagadebit “L'azzurro” 2022; il clamoroso Forlì Chardonnay “Zenaide” 2020, di cui Massobrio dice: “Un bianco di interpretazione internazionale che ha meritato i miei pieni voti”.
Infine il “Baldan” Metodo Classico, ottenuto in parti uguali da uve sangiovese vinificate in bianco e pagadebit, e il Romagna Albana Passito “Kiria” 2020.
Accanto ai vini merita pure la produzione dei vermut che Maurizio produce sempre con i figli e che stanno spospolando.
Calonga
Forlì
via Castel Leone, 8
tel. 0543 753044
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