Il compleanno del grande rosso dell’Oltrepò Pavese è stato festeggiato con l’inaugurazione di una nuova struttura, un’enoteca contemporanea polivalente (con sala degustazione, shop, punto informativo e di incontro) e un nuovo obiettivo, ottenere la Docg
Il Buttafuoco Storico ha una Nuova Casa. È uno spazio multifunzionale, pensato per accogliere produttori, giornalisti, cittadini, wine lovers e chiunque voglia avvicinarsi a questo vino icona dello “Sperone di Stradella”, parte di territorio vocatissima, racchiusa tra i torrenti Versa e Scuropasso nel cuore dell'Oltrepò Pavese.
"Il 28° compleanno del Club del Buttafuoco Storico (fondato nel febbraio 1996) si festeggia nella nostra nuova casa - ha detto alla cerimonia di inaugurazione Davide Calvi, che ha guidato dopo Marco Maggi il Club del Buttafuoco Storico e che ora termina il suo mandato passando il testimone, a partire dal 1° marzo, a Massimo Piovani dell'omonima cantina di Canneto Pavese - Oggi viviamo insieme una doppia festa, quindi: un compleanno importante che vede una sempre maggiore affermazione del nostro prodotto e l'inaugurazione della nuova sede che mettiamo a disposizione di tutto il nostro territorio affinché diventi un hub di formazione, informazione, confronto e scambio sul mondo del vino, che ha un ruolo così importante per tutto l'Oltrepò Pavese, i viticoltori e chi opera nel settore".
Ubicata in Piazzetta Buttafuoco Storico a Vigalone (Frazione di Canneto Pavese) accanto alla storica sede (dove continueranno ad essere attivi gli uffici direzionali), la nuova casa del Buttafuoco storico è distribuita su 2 livelli per un totale di 300 mq. Il piano terra, aperto sull'esterno da grandi vetrate, ospita il wine shop - con una esposizione dei vini immersiva - una sala degustazione attrezzata e modulabile per iniziative di diverso tipo, oltre a una piccola cucina professionale per degustazioni in pairing con le tante eccellenze del territorio.
Attraverso una scala esterna si accede alla grande terrazza attrezzata che sovrasta la struttura: qui in primavera ed estate, andranno in scena degustazioni - professionali e divulgative - eventi, dibattiti ed incontri intorno al Buttafuoco Storico, agli altri vini dell'Oltrepò Pavese e dedicati in generale al territorio. Uno spazio, quindi, per vivere il presente della cultura del vino e del territorio, ma con uno sguardo anche al futuro: in occasione della posa della prima pietra produttori, istituzioni e cittadini hanno infatti lasciato i loro personali messaggi sul Buttafuoco Storico in 3 Magnum del potente rosso dell'Oltrepò, vere e proprie capsule del tempo che, sigillate e inserite nelle fondamenta della nuova costruzione, parleranno alle generazioni future per perpetuare il racconto del leggendario Buttafuoco Storico.
Armando Colombi direttore del Club del Buttafuoco Storico“In questi anni abbiamo puntato sulla tipicità e territorialità del Buttafuoco Storico - ha detto Armando Colombi direttore del Club del Buttafuoco Storico aprendo le porte della nuova struttura - perché sono le caratteristiche che rendono questo vino così identitario: legato alla vigna, alla preservazione delle uve autoctone con cui è prodotto, alla valorizzazione dell’annata nel bicchiere. Il Buttafuoco Storico è bandiera dell’Oltrepò Pavese e la sua nuova casa conferma la volontà di diventare ambasciatore della qualità, dell’impegno e del fare bene di tutto il territorio" .
Massimo PiovaniL'inaugurazione della nuova sede è stata anche l'occasione per presentare il nuovo Consiglio d'Amministrazione - che entrerà in ruolo a partire dal 1° marzo - presieduto da Massimo Piovani, con Davide Calvi, Graziano Calvi, Giulio Fiamberti, Tommaso Cavalli, Fabio Barbieri e Paolo Verdi nel ruolo di consiglieri.
Ed essendo presenti all'inaugurazione personalità di spicco del mondo della politica come il Senatore Marco Centinaio, il consigliere regionale Claudio Mangiarotti, decine di sindaci della zona, il consigliere provinciale Andrea Frustagli, oltre al presidente del Distretto del Vino Fabiano Giorgi e a quello dell'Enoteca Regionale Lombarda Giorgio Allegrini.
Da Michele Zanardo, vice presidente del Comitato nazionale vini Doc e Igp una proposta che suona come una sfida: puntare al riconoscimento della Docg.
Nel frattempo a Vinitaly verrà svelato il millesimo 2019.
La favola del Buttafuoco Storico continua!