Disponibile nel fine settimana, dalle 17 alle 19.30, per un trionfo di piemontesità
Per ripartire dopo l'emergenza L'Acino di Torino ha scelto una strada antica: la Merenda Sinoira. È quel rito tutto piemontese che, cominciando nel tardo pomeriggio, si attarda fino a sera e oltre.
Un appuntamento fatto di piatti strettamente tradizionali, ovviamente freddi perché concepiti per una gita fuori porta, per ritrovarsi sotto il portico di una cascina, al riparo ombreggiante di un bersot o, come accadeva un tempo, concedersi una pausa tra i filari durante la vendemmia.
Angelo e Nadia sono ripartiti da qui, allestendo alcuni tavoli fuori del locale, sul sagrato della storica chiesa di San Domenico, nel centro storico di Torino.
Una proposta disponibile nel fine settimana, dalle 17 alle 19.30, e che rappresenta un trionfo della piemontesità. E quindi: vitello tonnato alla moda antica, insalata russa, giardiniera di verdure, tomini e acciughe al verde, uova e zucchine in carpione, frittatina di erbette con uovo ripieno, cevrin di Coazze e robiola di Murazzano, salame cotto e cacciatorino, l'immancabile soma d'aj.
Il tutto a 20 euro a persona, che diventano qualcosa in più aggiungendo un'ottima bottiglia dell'eccellente cantina oppure un dolce che si fa ricordare scelto tra panna cotta, persi pen, bonet e zabajone (freddo o caldo) da accompagnare agli amaretti di Carlo Moriondo. Il modo migliore per ripartire con nuovi gesti che sanno d'antico (e per mettersi alle spalle anni di spenti apericena).
Senza dimenticare che è tornato operativo anche il ristorante, con orario continuato dalle 12.30 alle 22.30, lunedì escluso: sia per chi voglia sedersi, sia per chi voglia un piatto take-away.
L'Acino
Via San Domenico, 2/A
Torino
tel. 011 521 7077
lacinorestaurant@libero.it