Inaugurata a Milano, in via Ronchi 9, a Lambrate, la nuova sede dell’Associazione Italiana Sommelier

Ci son delle persone a cui il destino affida un talento visionario. Nel mondo del vino, è stato il caso di Jean Valenti. Cofondatore dell’Associazione Italiana Sommelier, il 7 luglio del 1965. Per tutta la vita ha portato con orgoglio la sua “tessera numero uno”.  Alla sua scomparsa, nell’ottobre del 2016,  Antonello Maietta, presidente dell’Ais, gli aveva dedicato un pensiero che aveva commosso tutti coloro che lo avevano conosciuto.
tessara 1.jpg“Ci sono persone – aveva scritto – che non ti aspetti possano mancare. Sei così abituato a vederle con assiduità, a sentirle spesso, anche per un semplice saluto, a raccogliere i suggerimenti, i consigli, le impressioni, le confidenze, da non considerare mai che un giorno o l’altro potrebbero non far più parte della  quotidianità. Il destino prima, il suo carisma e le sue capacità poi, gli avevano assegnato un ruolo da leader, che lui interpretava senza supponenza. Con quella tessera numero uno sempre in tasca, dalla parte del cuore, che ostentava con fierezza in ogni occasione, quasi a volerci rammentare che lui c’era il 7 luglio 1965, nel giorno della costituzione dell’Associazione Italiana Sommelier, continuava a sentirsi orgogliosamente al nostro fianco nell’attualità e ci sarebbe sempre stato nel nostro futuro. Invece, da oggi, lo stesso destino che lo ha reso inossidabile ai nostri occhi ci fa sapere che Jean guarderà da lassù come ce la caviamo da soli, perché fin qui ci ha guidato, il percorso lo ha tracciato, la strada ce l’ha indicata. Ma il nostro dolore rimane indicibile. Ci piace ricordarlo sorridente, come alla recente festicciola che abbiamo organizzato in Sede AIS a Milano in occasione del suo novantatreesimo compleanno. Ciao Jean, ci mancherai tanto”.

Ora se a Jean Valenti si deve l’aver intuito la necessità di dare il via a una realtà che potesse essere “la casa” di tutti coloro che avessero a che fare con i vini. Il 29 settembre 2021 è una data che ha segnato l’inaugurazione di quella che “casa” del mondo della sommellerie lo è davvero.  Una sorta di promessa mantenuta da parte del presidente Antonello Maietta, che, dimostrando a sua volta capacità di vedere lontano, onorando quanto aveva scritto nel pensiero dedicato a Valenti, ha dato ai sommelier italiani una nuova sede.
antonello maietta.jpgIn realtà è un po’ una “casa del gusto italiano”, e non solo della sommellerie, perché gli spazi – 1.500 metri quadri, distribuiti su due piani, e ricavati da sapiente ristrutturazione di strutture del secolo scorso, della storica concessionaria Bertoni, attiva dai primi Anni ‘60, in via Ronchi 9, a Milano, a pochi metri dalla stazione di Lambrate – oltre a prestarsi ad essere polo per la formazione continua in cui possono essere esercitate le diverse attività della vita associativa, è vero e proprio hub dell’enogastronomia che ospita aule didattiche, una biblioteca tematica, una splendida cantina a vista che raccoglie il meglio del vino italiano, una cucina professionale che può affiancare la didattica o supportare eventi, il giardino esterno dove sono stati messi a dimora un ulivo e una vite, e soprattutto una grande area dove potranno svolgersi grandi eventi e degustazioni. 
fotografo.jpg“È stato un investimento molto importante – ha detto il presidente Ais Maietta in occasione dell’inaugurazione – realizzato con il coinvolgimento di partner di prestigio, ma soprattutto grazie alla vicinanza di tutti i soci. Un contributo di cui siamo orgogliosamente fieri, come membri di un sodalizio autorevole e indipendente, che sin dagli esordi, ha sempre valorizzato il patrimonio enogastronomico del nostro Paese”
E visto che l’acquisto degli immobili è avvenuto nell’ultimo trimestre del 2019, alla vigilia dell’emergenza sanitaria, va riconosciuto il coraggio, di “non fermarsi – come ha ricordato Maietta – e di non tornare indietro e di non rinunciare al progetto, ma di procedere, motivati dalla volontà di dare un segnale positivo a tutto il nostro mondo, duramente colpito dalla pandemia”
bertero project.jpgA coordinare gli interventi lo studio Bertero Projects, che ha avuto come stella polare dei lavori, la sostenibilità, con l’utilizzo di materiali naturali, riutilizzo di scarti di produzione, colori a base di sostanze organiche e tecnologie di ultima generazione per massimizzare il risparmio energetico con sorgenti luminose a led.
scrivania.jpgNel segno del made in Italy i prodotti d’interni selezionati, con marmi e pietre della Massimo Ligeri Marmi (MLM).  Per il parquet, Listone Giordano ha selezionato una tipologia di rovere della Borgogna, di grande suggestione, visto che proviene da un bosco piantato dai monaci cistercensi, con legno già impiegato nella realizzazione delle botti, dando vita a un marriage Italia-Francia di notevole fascino, visto che unisce le due nazioni leader del vino. E ancora, di Electrolux Professional, la fornitura della cucina professionale di altissimo livello tecnologico e operativo. Mentre sono di Artemide, realtà leader nel mondo per design, competenza e capacità di innovazione, le illuminazioni. 
camilla lunelli.jpgA conclusione dell’evento che ha inaugurato questo nuovo spazio di gusto con il brindisi con Camilla Lunelli di Ferrari e i Trentodoc di tutte le cantine che lo producono, l’annuncio dei primi corsi, che saranno di cultura enogastronomica, e che vedranno la partecipazione di Valerio M. Visintin il celebre e autorevole giornalista noto come il critico gastronomico “mascherato”. Jean Valenti dal cielo sorride. La storia dell’Ais continua! 
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