Al Palmizio, Valentini in caraffa

Ad Alba Adriatica, proprio sul lungomare, vince il pesce freschissimo

Alba Adriatica, litorale nord abruzzese a soli 10 km dalle Marche, è conosciuta con il nome “Spiaggia d’Argento” per il litorale sabbioso e argenteo che abbraccia la costa. E proprio sul lungomare, di fronte alla fila degli stabilimenti balneari, trovi Il Palmizio, un ristorante dal bel design moderno ed essenziale, accogliente e luminoso, che ha senza dubbio il punto di forza dell’ospitalità nella stagione estiva nell’ampia e assai curata terrazza.
Al timone Valerio Di Matteo, la cui famiglia è da generazioni nella ristorazione e conosce perfettamente rotte e approdi dei pescherecci locali.
Qui si viene per alcuni piatti di pesce freschissimo che esaltano come meglio non si potrebbe la materia prima.
Prima ancora di iniziare a leggere il menu, eccoci serviti grissini stirati a mano e pane fatti con la farina Petra. Eccezionali.
Altra chicca, la carta dei vini particolarmente attenta al territorio, che rivela a sorpresa la possibilità di degustare in caraffa il Trebbiano e il Cerasuolo del sommo Valentini. Ma anche la carta dei vini offre ottime bottiglie, del territorio e non.
Piatti da podio la trippa di rana pescatrice (€ 14), squisita, cucinata come se fosse quella tradizionale (merita il viaggio)
e la frittura di pesce senza spine, croccante, molto saporita e asciutta (€ 20).
Si potrebbe definire la “frittura perfetta”! Quindi, la proposta di crudi e caldi secondo il pescato del giorno. Il brodetto di pesce (€ 28), piatto simbolo di questo tratto di litorale, ci ha lasciato invece delusi. Slegato con scarsa amalgama. Dei primi piatti assaggiati, ovvero la carbonara di mare (€ 15)
e la chitarrina al tartufo estivo (€ 19), seppur realizzati con un’ottima materia prima, mancavano di un po' di personalità e di forza.
Tra gli altri piatti, “Gasterópodìa”, soffice di patate, murici, polvere di rosmarino; baccalà capperi e olive; focaccina con triglia, asparagi e salsa bernese; pan cotto con le cozze, e il bollito di seppie e murici con salicornia e spuma di salda verde. Sosta comunque consigliata per la location e per i piatti top sopra evidenziati. Vince il pescato fresco.