Gli Stati Uniti, irritati per la digital tax italiana, potrebbero attuare ritorsioni che colpirebbero il vino italiano

Il vino italiano negli Stati Uniti è in pericolo per una tensione commerciale creatasi sotto l'amministrazione Trump che rischia di continuare con Biden. Gli Usa ritengono discriminatoria l’imposizione italiana nei confronti delle imprese digitali americane che rappresentano i 2/3 delle aziende da tassare. Potrebbero nascere delle azioni ritorsive da parte del Commercio statunitense che andrebbero a colpire il vino italiano, che negli Stati Uniti vende circa il 30% del proprio export.

Paolo Castelletti, segretario generale Uiv, fa appello alla prudenza in questa fase delicata della politica statunitense, sospendendo temporaneamente gli effetti dell’imposta sui servizi digitali e cogliendo l'opportunità del decreto milleproroghe.

La prossima amministrazione Usa avrà tempo fino al giugno prossimo per valutare la questione e decidere eventuali ritorsioni contro l'Italia, che invece prevede di concretizzare un corrispettivo di circa 700 milioni di euro con la tassa sui servizi digitali.

Castelletti auspica che il settore vitivinicolo, così come altri prodotti simbolo dell’agroalimentare e del made in Italy, siano coinvolti in una questione commerciale di cui sono estranei.

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