Distilleria Alpe firma questi due storici prodotti, dall'impronta identitaria

Nella Vallée ci stanno costruendo uno storytelling. E in effetti ne è uno dei prodotti simbolo, capace di trasportare in alta quota anche quando si è lontano dai monti. Sto parlando del Genepy, l'infuso alcolico di diverse specie di piante aromatiche del genere Artemisia, tipiche delle Alpi Occidentali.  Ma c'è il genepy “maschio” e quello “femmina” e anche la produzione può nascondere diversi segreti.

Fulvio Calvetti, titolare della Distilleria Alpe, storica azienda nata nel 1948 su impulso di suo padre Armando, è una delle persone adatte per saperne qualcosa di più. Il loro Genepy Herbetet, infatti, è uno dei prodotti di punta dell'azienda, e tra i più commercializzati in Val d'Aosta. 
fulvio_calvetti.jpgFulvio Calvetti, titolare Distilleria AlpeL'artemisia weber o spicata è quella che volgarmente viene definita maschio. È più pregiata e cresce solo spontaneamente. L'artemisia mutellina, invece è quella femmina e si può coltivare. Il genepy maschio è più elegante e persistente, il genepy femmina più facile da bere e meno aggressivo” racconta Fulvio Calvetti. A cui chiedo anche quale sia la differenza tra infuso alcolico di Genepy e alcolato di Genepy, ingredienti citati nell'etichetta del Genepy Riserva Herbetet, la versione preparata solo con genepy “maschio”.
L'infuso alcolico è la tradizionale infusione in alcol del genepy. Ma una parte di questo infuso alcolico lo distilliamo in alambicco, creando l'alcolato. Questo processo assicura al prodotto maggior profumo e una maggior persistenza”. 
amaro-benefort.jpgL'assaggio del Genepy Herbetet Riserva lo conferma. È secco, profumato ma non esplosivo, e decisamente elegante al sorso, che chiude con una persistenza invidiabile. Ma il Genepy non è l'unico cavallo di battaglia di questa azienda che oggi produce circa 200.000 bottiglie (la metà di Genepy). Il suo Amaro Benefort è altrettanto meritevole. Un amaro “vero”, che non ha paura del suo carattere profondo e amaricante. China, rabarbaro, genziana, assenzio romano – che in dialetto è chiamato appunto "benefort" - aloe, anice, menta e cardamomo alcuni dei suoi ingredienti. Il naso va diretto sulle note amare, mentre all'assaggio la prima sensazione è proprio quella del cardamomo, seguita dalla menta e poi dalle parti amare. Lunga la persistenza amaricante che lascia, e che lo rende tra i preferiti dagli amanti degli amari “old style”. 

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Un po' più facile – dire ruffiano è troppo – è l'Amaro Lys. Qui note più dolci di arancio amaro, vaniglia, mandorla si confondono con botaniche amare come genziana, genzianella e achillea moscata. “Nella ricetta aggiungiamo anche una piccola parte di Benefort, per imprimere il giusto carattere”. Che si evidenzia all'assaggio, perché se al profumo è più dolce e porta con sé ricordi di ginger e genziana e l'ingresso è più morbido e rotondo, la chiusa è indiscutibilmente amara, anche se non marcata. 

L'ultimo arrivato è il liquore Stella Alpina, nato nel 2020. Un liquore che ha tra gli ingredienti almeno il 65% di stelle alpine (coltivate) e poi altre botaniche segrete. Il profumo è dolce e aromatico, decisamente floreale e trasporta in alta quota. Nel bicchiere è gradevole, sicuramente più dolce, floreale e delicato.

Quattro prodotti molto interessanti, dal rapporto qualità/prezzo imbattibile (i prezzi vanno dagli 11,50 euro dell'Amaro Lys ai 14,50 euro del Genepy Riserva Herbetet) e che si possono acquistare anche sul sito aziendale.

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