Prodotto da Bordiga, si inserisce tra i tipici digestivi della tradizione monastica, in cui innumerevoli erbe, fiori e radici si amalgamano per conferire un sapore unico. Da provare liscio e in miscelazione.
Centum Herbis. Il nome dice molto. Un amaro. Innumerevoli erbe. Un tripudio di freschezze balsamiche che richiamano la montagna, con un'amarezza piacevole che ne allunga il sorso. D'altronde, produrre amari per Bordiga è un'arte che coltivano dal 1888. L'Amaro Centum Herbis si inserisce tra i tipici digestivi della tradizione monastica, in cui un concerto di erbe, fiori e radici si amalgamano per conferire a questo prodotto il suo tipico sapore.
In questo caso, le botaniche principali sono menta, timo, melissa, achillea, angelica, lavanda, maggiorana, l'immancabile genepy, ginepro, genzianella, genziana, quassio, eucalipto, cardo. E tante altre, per un panorama gustativo che denota subito una straordinaria ricchezza e intensità con un bouquet dai profumi concentrati e molto complessi. Quando si porta il bicchiere al naso, si è investiti da intense note floreali e balsamiche, con sensazioni di spezie, e note agrumate di scorza d’arancia e di bergamotto. Al palato ritorna tutto, con in più la spinta amaricante delle radici e delle cortecce. Si conclude in un finale molto persistente che torna su piacevoli freschezze balsamiche, con un'evoluzione lievemente agrumata. 28 i gradi alcolici. Moderna e accattivante la bottiglia, rivista – assieme il packaging – nel 2023.
Centum Herbis: la lavorazione
Come per tuti gli amari Bordiga, la lavorazione avviene secondo le ricette originali affinate nel corso degli anni, con infusi e distillati prodotti con spezie pregiate, erbe e fiori provenienti per la maggior parte dalle Alpi Marittime. Tutt’oggi questi caratteristici ingredienti vengono ancora raccolti a mano, essiccati e conservati con metodi del tutto naturali dai montanari del posto. Le botaniche vengono lasciate in infusione in puro alcool di grano e acqua per 30 giorni. Successivamente viene prodotto uno sciroppo di acqua e puro zucchero granulato a cui vengono aggiunti gli infusi e distillati. La filtratura avviene con un metodo totalmente artigianale e naturale attraverso filtri di cellulosa.
Amaro Centum Herbis: come gustarlo al meglio
Lo abbiamo provato come fine pasto, con ottimi risultati. Meglio liscio (magari da una bottiglia messa in frigo per raggiungere i 10° C), ma anche con qualche cubetto di ghiaccio. Sorprendente anche in miscelazione, dove può essere ingrediente per eccellenti sour ma anche per rivisitazioni di cocktail classici. Un esempio? Il mitico Last Word. Al gin (3 cl), maraschino (2 cl) e succo di lime (2 cl), aggiungete 2 cl di Centum Herbis. Il risultato vi sorprenderà.
Gli altri amari Bordiga
Amaro Centum Herbis completa una linea di quattro amari, in grado di soddisfare i palati e le esigenze più svariate. Dal potente e selvaggio St. Hubertus, intenso e naturalmente senza limiti, al Chiot, caratterizzato da bassa gradazione alcolica (solo 18 i gradi), ma da un gusto distintivo. Fino al DiLei, dal sapore assolutamente amabile e la gradazione alcolica equilibrata, che ne fanno un prodotto eccezionale e facilmente apprezzabile da tutti gli intenditori.
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