Per dare massima espressività e potenzialità d’invecchiamento al vino è determinante la scelta di un vitigno in base al suolo d’impianto
Una visita presso Tedeschi Wines è sempre molto istruttiva: nel corso della nostra ultima esperienza abbiamo avuto l’occasione di conoscere l’evoluzione del corredo aromatico nel tempo di alcuni vini della Valpolicella attraverso un approccio scientifico.
È un progetto importante infatti, quello partito nel 2017 in collaborazione con l’Università di Verona sull’impronta aromatica dei diversi terroir. Protagonista insieme all’azienda il professor Maurizio Ugliano, docente e ricercatore che ha definito alcuni punti fondamentali in relazione ai composti che tracciano il corredo aromatico degli Amarone. Bisogna però ricordare il ruolo chiave di Renzo Tedeschi, fondatore della cantina, il quale nel 1964, con una visione lungimirante, inizia a vinificare separatamente il vigneto di Monte Olmi pensando di imprimere al vino quello che potremmo definire “il senso del luogo”.
Egli ebbe un’intuizione che oggi Ugliano ha codificato individuando i marcatori nella composizione del terreno e il ruolo che hanno alcuni composti nel definire gli aromi dell’Amarone nel corso del tempo.
Il figlio di Renzo, Riccardo, enologo dell’azienda, racconta di come esista un corredo aromatico per ogni parcella di vigneto e di una matrice che non subisce cambiamenti nelle varie annate: in alcuni casi si rileva un elevato contenuto di Terpeni che mantengono freschezza e donano longevità al vino.
Da importanti studi condotti da Ugliano in collaborazione con le Università di Napoli e Bordeaux su alcune etichette di Amarone Tedeschi si evince che sostanze odorose complesse come i Cineoli emergano esprimendo note aromatiche riconducibili ai sentori balsamici, in particolare alle foglie di eucalipto. Questi composti trovano la massima espressione in suoli debolmente acidi e una loro peculiarità è quella di ‘risvegliarsi’ durante l’appassimento delle uve corvina.
Nuove analisi hanno identificato un composto non ancora approfondito come il dimetil solfuro: tipico di uve a bacca rossa, esalta le note di terra e tartufo, foglie secche e humus, mentre in basse concentrazioni dona note di sottobosco e di piccoli frutti neri. Il Dimetil Solfuro viene esaltato nell’invecchiamento e correda il bouquet aromatico di rossi importanti come quelli di Bordeaux, Syrah e Rodano. Si presenta in uve provenienti da suoli azotati: Fabriseria e Maternigo di Tedeschi spiccano per la concentrazione di Dimetil Solfuro nelle espressioni di annate più vecchie.
Dalla ricerca diventa quindi chiaro quanto sia determinante la scelta di un vitigno in base al suolo d’impianto per dare massima espressività e potenzialità d’invecchiamento al vino.
Il primo vino a essere degustato dopo il racconto del professor Ugliano è stato il Maternigo Valpolicella Doc Superiore 2012 il quale, nonostante l’annata calda si è presentato fresco e ricco di note di ribes e lamponi.
La Fabriseria Valpolicella Doc Classico Superiore 2006 ha corredo fenolico equilibrato e una bella struttura aromatica. L’Amarone della Valpolicella Doc Classico 2006 è un vino dalle calde note ematiche. Con un grado alcolico tra i più alti, si è dimostrato in splendida forma, frutto di una vendemmia precisa. La Fabriseria Amarone della Valpolicella Doc Classico 1995 è il vino più raro dell’azienda, un’etichetta che non esce in tutte le annate, con una produzione media di 2/3.000 bottiglie. Dal 2011 è un cru. Arriva da suolo poco profondo e ricco di marne, con una frazione sabbiosa che apporta freschezza e note fruttate. Di grande finezza.
Su tutti Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Doc Classico 1990, un fuoriclasse che si distingue prima di tutto per un varietale di corvina, corvinone, rondinella, oseleta, negrara, rossignola e forcellina. Il terreno da cui si ricava questo cru, tanto amato dal fondatore Renzo, è composto di carbonato di calcio e argilla in egual misura favorendo struttura, colore e intensità. La bassa vigoria delle vigne dà un vino molto concentrato e di gran carattere, nel quale spiccano evidenti note di ciliegia, ribes rosso e lampone.