Sorprese dalla Valcalepio e dalla Calabria ma importanti conferme anche dai vini della Costa d'Amalfi
Nuova tornata di degustazioni per la redazione de IlGolosario con alcune importanti riconferme, in Costa d'Amalfi, ma anche in Piemonte e nelle Marche e alcune importanti scoperte in Calabria. Ci colpisce ancora la Valcalepio, questa volta con i bianchi, territorio che avremo modo di approfondire il 19 marzo nella Giornata del vino di Golosaria all'hotel Melià di Milano, insieme alle altre denominazioni lombarde.
LA COLLINA
di Grumello del Monte (Bg)
https://www.ilgolosario.it/it/la-collina-sd02713
Ha quasi due secoli di storia quest'azienda agricola nata nel 1830 come attività agricola varia per poi specializzarsi nella coltura della vite parallelamente all'affermazione del territorio della Valcalepio. Situata a Grumello del Monte, capitale vitivinicola del territorio, può contare su tredici ettari con suolo di tipologia marna argillo-calcarea vitati per il 70% con uvaggi rossi, cabernet sauvignon, petit verdot, merlot e pinot nero, e al 30% con uvaggi bianchi di chardonnay, pinot grigio e bianco e moscato giallo.
Il Valcalepio Bianco Biancospino 2020, dal colore paglierino, ha un naso erbaceo con profumi di mandorla e fieno che in bocca può contare su piacevoli note di miele sostenute da un'acidità lunga che rende il sorso quasi croccante. Il Valcalepio Rosso Bruno 2017 ha naso ampio di frutta rossa (prugna) cotta e speziatura di cannello, in bocca ha corpo, giusta acidità. Il Bergamasca Rosso Testa Dura 2015 si struttura con la parte tannica in evidenza ma al naso perde leggermente in freschezza. Campione d'equilibrio Valcalepio Rosso Riserva Rossa Passione 2012 che pare arrivato al suo acme, con un naso pulito, che lascia emergere la parte floreale, di viola, accompagnata in bocca da un tannino fine, levigato. Un grande vino che tocca il decennio con una freschezza inaspettata.
(via Majnoni d’Intignano, 16 - tel. 0354420812 - www.lacollina.wine)
BELTRAMO
di Barge (Cn)
Siamo in un territorio particolare, a Barge, estreme propaggini della viticoltura piemontese con in faccia il Re di Pietra. L'azienda ha una storia di viticoltura da tre generazioni è oggi è il turno di Marco, architetto prestato al vino, che segue una filosofia che mixa rispetto del territorio e viticoltura molto legata alla tradizione.
Il Vino Bianco 1203 ci stupisce con un naso che va a cercare la foglia di tè e la frutta cotta e in bocca diventa a tratti allappante, con una forza e una ruvidezza che affascinano. Il Pinerolese Barbera Pista 2018 è una barbera viva, selvatica, dal bel colore intenso, impenetrabile, un naso dove la frutta rossa di imbeve di una parte di pelliccia, ematica. Al naso c'è quella acidità e quella freschezza del sorso che ti aspetteresti. Il Pinerolese Rosso La Madre 2018 deriva da uve nebbiolo che emerge con la speziatura e la parte floreale, accompagnata da un tannino importante.
(via Cardè, 5 - tel. 339.6805272 - www.beltramovini.com)
ROSSELLO VINI
di Cortemilia (Cn)
L'azienda nasce un secolo fa a Cortemilia, capitale della nocciola in Langa, ma capace anche di offrire terreni fertili per la vigna collocati nell'areale che coincide con l'Alta Langa. Rossi dai vigneti autoctoni più identificativi ma anche spumantistica, per questa cantina guidata oggi da Dino e Giulio Rossello (terza e quarta generazione della famiglia).
Tra i nostri assaggi un plauso per il Metodo Classico “Milord" 2018 da uve pinot nero. Perlage fine, al naso è piacevole con note di fieno e citrine, in bocca invece a imporsi è la morbidezza. Il Langhe Sauvignon 2020 punta sulla parte verde di questo vitigno lasciando da parte la cotè aromatica. La Barbera D’Alba 2020 è già complessa, con una speziatura importante che accompagna la frutta rossa e note di caffè. In bocca ha corpo, rotondità e un'acidità diffusa, piacevole. Il Dolcetto d’Alba 2020 ha naso di frutta matura e in bocca un tannino decisamente sottolineato. Il Nebbiolo d’Alba 2019 salva la tipicità del vitigno con un naso che lascia emergere la viola accompagnata da una sottile speziatura di pepe, in bocca c'è una parte tannica ben espressa.
(via Bergolo, 10 - tel. 0173 81844 - www.rossellovini.it)
CANTINA DAI DELLERBA
di Pinerolo (To)
Con la Cantina Dai Dellerba ci spostiamo a Pinerolo, proprio di fronte al Monviso, in una delle ultime fasce in cui si coltiva la vite in Piemonte. L'azienda ha i contorni di un agriturismo ad ampio raggio dove l'attività di coltivazione orticola e di piccoli frutti, ma anche pesche e mele, procede parallelamente all'allevamento bovino, suino, ovino e di animali di bassa corte a cui si abbina un'attività ristorativa e di B&B.
Il Pinerolese Bianco 2020 ha un colore paglierino tendente all’oro e poi note fruttate e insieme speziate. In bocca l’acidità è spinta. Il Pinerolese Rosso Remù 2020, da un uvaggio misto (barbera, freisa, dolcetto, galian), ha colore rubino intenso, con note di piccoli frutti e sottobosco, in bocca si mostra fresco dopo un ingresso morbido. Il Pinerolese Freisa Brigit Neir 2020 mostra una particolare interpretazione di questo vitigno, con un naso minerale, a tratti quasi terroso, dove la parte di idrocarburi dà una sferzata al fruttato tipico. Ma il vino che più ci è piaciuto è stato il Pinerolese Barbera 2020 “La Bifa” che ha caratteristiche particolari grazie alla pietra lavica. Senti infatti la pietra al naso, ma con finezza; in bocca ha un ingresso morbido, minerale e un frutto freschissimo.
(loc. Santa Brigida - tel. 3665060299 - www.cantinadellerba.com)
BRIGANTE
di Cirò (Kr)
Cantina emergente che sta ricevendo consensi a livello nazionale e internazionale, puntando sulle uve gaglioppo e greco bianco e sull'interpretazione del Cirò. La sede infatti è proprio sulle alture di Cirò (Kr), dieci ettari che oggi Enzo Sestito e la moglie Stefania Carè coltivano con un progetto ben preciso in mente.
Lo si legge all'assaggio del Calabria Bianco Essenzo 2018 che esce netto con una nota citrina e di tè, o il Rosato Gaglioppo 2021 che stupisce per la veste dolce su un corpo importante o ancora il Calabria Rosso Essenzo 2019 che guarda ai sentori terziari. I due campioni che più ci sono piaciuti sono però il Cirò Rosso Classico Etefe 2019, che ha naso pulito, con profumi di buccia di frutta rossa, in bocca è rotondo, tannico. Eccellente il Cirò Riserva 0727 2016 il campione più raffinato al naso, con la frutta che si accompagna a una speziatura di tabacco e in bocca mette da parte l'armonia per ravvivare un sorso con un tannino che rende vibrante l'assaggio.
(via Sant'Elia, 31 - tel. 333 413 5843 - www.vinocirobrigante.it)
TENUTA SAN FRANCESCO
di Tramonti (Sa)
Tramonti, sui monti Lattari, rappresenta una località mitica per l'enogastronomia, grazie alle paste filate e alla scuola di pizzaioli che hanno "colonizzato" il Nord Italia. Oggi a riaffermare questo nome è anche il settore vitivinicolo che può contare sul traino di una denominazione, Costa d'Amalfi, con una pattuglia di produttori di livello. Lo testimonia Tenuta San Francesco (https://www.ilgolosario.it/it/tenuta-san-francesco-sd02811) nata nel 2004 e collocata in una masseria storica del ‘700 dov'è ancora possibile trovare viti a piede franco. La maggior parte della coltivazione è dedicata ai vitigni autoctoni di tintore, piedirosso, pepella, falanghina e ginestra, con risultati a tratti esaltanti. I bianchi hanno forza, stile, classe. Abbiamo assaggiato il Costa d'Amalfi Tramonti Bianco 2021, da uve falanghina, biancolella, pepella. Ha naso fine, con profumi che evocano la rosa e la pesca, un finale sapido e un'acidità incisiva, potente, che pecca ancora di giovinezza ma promette un grande futuro. Un'evoluzione simile a quella del Costa d'Amalfi Bianco Per Eva 2019, da uve falanghina, ginestra, pepella, di colore paglierino tendente all'oro, ha naso minerale su fondo fruttato, in bocca è un riuscito mix di acidità, freschezza e sentori aromatici al centro del sorso. Il Costa d'Amalfi Rosato, frutto di uve aglianico e piedirosso, è un'interpretazione di classe con naso di lampone che non schiaccia sull'acceleratore e anche qui una parte di erbe aromatiche ben espressa mentre in bocca l'acidità è pronunciata. Il Costa D’Amalfi Tramonti Rosso 2018 da uve aglianico, tintore e piedirosso ha colore rubino profondo, ha naso di frutti di bosco e tabacco, in bocca è rotondo, fresco, allappante. Il Campania Rosso E’ ISS 2017 deriva da uve tintore di Tramonti pre-fillossera e viene vinificato solo in acciaio, per esaltarne al massimo le peculiarità. Quello che emerge è un vino a tratti selvatico, con un naso di sottobosco, cuoio, terragno, in bocca scatena il tannino. Un vino incisivo proprio grazie a queste sue spigolature. Infine chiudiamo con il Costa D’ Amalfi Tramonti Rosso Riserva 4 Spine 2017, da uve aglianico, tintore e piedirosso, che al naso punta sull'eleganza con profumi di viola, accompagnati da una nota salmastra, in bocca acidità e tannino in abbondanza. Grandioso. Gran bella cantina!!!
(via Solficiano, 18 - tel. 089876748 - 3356670854 - www.vinitenutasanfrancesco.com)
FATTORIA SAN LORENZO
di Montecarotto (An)
Abbiamo riassaggiato due vini di questa cantina Fattoria San Lorenzo (https://www.ilgolosario.it/it/fattoria-san-lorenzo-sd10256) di Montecarotto (An) già nostro Top Hundred con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 'Vigneto delle Oche'. Anche in questo caso protagoniste le uve verdicchio per una vinificazione che prevede ben 36 mesi sui lieviti. Quello che ne risulta è un vino di colore oro, al naso potente, con profumi di frutta bianca e idrocarburi, che in bocca è rotondo, con l'alcolicità sostenuta da un'acidità diffusa. Un grande bianco, quasi da meditazione. Dalla stessa azienda il Marche Rosso Solleone 2015, un vino da uve montepulciano, che guarda all'anima più ruvida, profonda del vitigno, con un naso di selvaggina e un sorso caldo.
(via San Lorenzo, 6 - tel. 073189656 - www.fattoriasanlorenzo.com)
ACRONEO
di Acri (Cs)
Che bella sorpresa questa cantina, Acroneo, di Acri (Cosenza) che si definisce archeocantina perché la produzione della famiglia Bafaro è frutto di uno studio accurato delle fonti letterarie, iconografiche e archeologiche per ricreare le emozione dei vini antichi. Due gli assaggi: il Calabria Magliocco Rosso 2019 Arkon, vinificato in anfora, che al naso ha note dolci, di marmellata di more e inchiostro e in bocca ha un tannino vivo e una buona acidità. Ancor meglio il Vino di Raffaele 2019 da uve aglianico e magliocco, che ha naso di marmellata di ribes e note agrumate, di cola, avvolte da una sensazione di speziatura sottile e dolce, quasi di caramella mou, in bocca poi è intenso, giustamente tannico.
(contrada Serricella, 28 - tel. 3291646040 - www.acroneo.it)
CA’ DEL PROFETA
di Montaldo Scarampi (At)
Sotto questa sigla si cela un relais di lusso, fra le colline astigiane di Montaldo Scarampi, voluto dal calciatore Anderson Hernanes ma anche i tre vini che abbiamo assaggiato sono frutto dello stesso progetto, che abbiamo raccontato la settimana scorsa a questo link.
Via con il Grignolino d’Asti "Saudade" 2019 che ha subito un colore rubino con riflessi aranciati; al naso senti netta la mandorla e frutta rossa fresca che va in profondità. In bocca è pregnante con la sua acidità e il connubio con i tannini lo rende un velluto. Ha un finale sapido e minerale. Grandissimo. Ma sulla stessa lunghezza d’onda è anche la Barbera d’Asti 2019 che ha una bella consistenza già al colore, poi note al naso di rosa e di mandorla. Una Barbera iconica del territorio, complessa, scalare, succosa, ghiotta. La Barbera d’Asti superiore “Efraim” 2018 ha un’espressione floreale al naso, come foglie di rabarbaro fresco e poi frutta mista a spezie. Il sorso è ampio, profondo, molto intenso e persistente. Siamo in un’enclave della Barbera assoluta, non dimentichiamolo.
(via Montaldino, 19 - tel. 0141 196 7229 - www.cadelprofeta.com)
Il MERLO
di San Vito Romano (Roma)
Il Lazio Bianco “Marcello 27” 2019 da uve moscato bianco nasce a San Vito Romano dall’azienda il Merlo di Antonio Carrarini. Le uve vengono raccolte molto mature, quasi disidratate e infatti l’alcolicità è elevata (15,5°). Dal colore giallo oro senti note floreali, fra cui salvia e fiori di arancio tenui; in bocca è morbido, avvolgente, disteso mentre godi tutta la sua aromaticità, mai sfacciata, che finisce con una chiusura sapida. Intrigante!
(c.da Accianesi, 4 - tel. 069571050 - www.cantinailmerlo.it)
Tra gli altri assaggi, segnaliamo anche il Vino Spumante Brut Passerina Millesimato Sarà 2020 di Tenuta Cocci Grifoni (www.tenutacoccigrifoni.it) di Ripatransone (Ap), vino dal naso più verde, con note di quasi di sottobosco, in bocca è vibrante, con una bella spada acida. Sempre nel campo della spumantistica merita l'assaggio il Vino Spumante Extra Brut Giortì di Cupertinum (www.cupertinum.it) di Copertino (Le), al naso gentile con note di fragoline e una bolla molto fine, cremoso in bocca con un piacevole retrogusto di gheriglio di noce. Quindi di Amalia Cascina in Langa (www.cascinaamalia.it) di Monforte d'Alba (Cn) segnaliamo anche il Langhe Rossese bianco 2019, vitigno autoctono a bacca bianca al centro di una interessante riscoperta, che si presenta di colore paglierino brillante, ha naso floreale (fiori di sambuco) e minerale, in bocca l'acidità è diffusa, il sorso sapido (una gran bella scoperta!). Tra i rossi invece ci è piaciuto il Marche Rosso Furnace di La Pila (tel. 349 450 3482) di Montegiorgio (Fm) che al naso è fruttato, aromatico, con una speziatura che ritroveremo anche al naso.