Su Avvenire l’appello di gusto di Paolo Massobrio racconta le difficoltà della microeconomia nel nostro paese dove, nonostante le lodevoli iniziative dal basso, viene a mancare sempre di più la continuità di un progetto politico centrale sensato.

Oggi su Avvenire, Paolo Massobrio racconta le sue impressioni di viaggiatore in un’Italia del gusto, in cui la microeconomia appare profondamente scossa dall’instabilità politica, che sta raggiungendo l’apice con la crisi di governo in corso. Tra i problemi più ricorrenti il timore per ulteriori aumenti dell’iva; la difficoltà nel trovare persone da occupare regolarmente nei servizi di sala o in cucina dovuta alla scelta sempre più frequenti di persone inoccupate di richiedere il reddito di cittadinanza e cercare di lavorare in nero; e il mancato ricambio dei lavoratori negli enti pubblici andati in pensione anzitempo per il provvedimento quota 100.

Ci sono una serie di iniziative politiche recenti che sono risultati esperimenti malriusciti e stanno spingendo gli imprenditori migliori del mondo della ristorazione ad andare a lavorare all’estero. Massobrio ricorda invece alcune iniziative lodevoli dal basso, come quelle prese dal sindaco di San Vito Romano e da altri comuni, che lasciano intravvedere un progetto coerente e sensato di valorizzazione dei territori e delle comunità, esattamente quello che sembra mancare a una politica centrale in perenne campagna elettorale.

 

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