La seconda edizione della kermesse fiorentina del bere miscelato
Per combattere la quarantena di questo lungo aprile 2020 e contestualmente dare una mano ai nostri eroi della Croce Rossa Italiana, lo staff di Ego Circus lancia una sfida strepitosa: una Challenge!
Si vuole creare un momento di scambio e condivisione per gli amanti dell'arte della Mixology in modo da ricordare in un modo alternativo e gustoso quanto sia importante stare a casa raggiungendo concretamente la bartender community (#40secondstomix) e stuzzicando la fantasia degli amanti di questa arte.
Ma come fare? «Cercando un'idea per stare più vicini seppure lontani» afferma Gabriele Frongia, l'ideatore di Ego Circus, mettendo in palio un premio veramente interessante per chi vincerà il contest, ossia una notte al Plaza Hotel di Firenze con inclusi aperitivo e cena.
(Per il regolamento della challenge: https://www.facebook.com/egocircuslucchesi/videos/138965644223824/)
Ego Circus, seconda edizione della grande kermesse fiorentina del bere miscelato
Ideata da Gabriele Frongia (food and beverage manager dell'Hotel Plaza Lucchesi di Firenze), la filosofia del bere sapiente prende forma il 20 gennaio 2020 tramite cocktail list dedicate a ogni serata, di cui un drink a libera interpretazione del bartender ospite, con l'intento di viaggiare per tre mesi attraverso i locali della città per scoprire e condividere idee e tendenze del buon bere.
I bartender italiani e internazionali aderenti alla manifestazione sono chiamati ad adunata per esprimere il meglio della loro creatività e trasmettere le evoluzioni stilistiche della mixology in una nuova epoca, in cui primeggia la volontà di bere responsabilmente e soprattutto in modo differente: una "coccola moderna" che, tradotta nel bicchiere, significa cura per i dettagli di altissimo profilo in atmosfere urban chic e talvolta vittoriane, calde e non ingessate, che incorniciano lo stile e l'Ego dei sapienti miscelatori.
Una delle tendenze emerse è quella dei Mocktail (letteralmente "cocktail finto"), ovvero mix rigorosamente privi di alcol, classici oppure originali, in cui l'assenza di componenti alcoliche non pregiudica un'alta valorizzazione di ingredienti e percezioni gustative e, anzi, apre la strada a interpretazioni elaborate e addirittura a nuove produzioni dedicate dalle case liquoristiche. Si amplia così la possibilità di sperimentazione tanto per i barman, pronti a cogliere questa nuova sfida, quanto per l'utenza, che potrà aumentare la quantità e il piacere del consumo di cocktail rimanendo sotto la soglia del bere responsabile.
In linea con la propensione alla moderazione, è grande la richiesta di qualità, tramite la ricerca di prodotti base consolidati come gli intramontabili Amaro Cora, Dubonnet oppure Fernet Branca (quest'ultimo ad esempio tornato in voga in drink quali l'Henky Penky), e la riscoperta di quegli ingredienti che dopo il periodo del proibizionismo erano letteralmente spariti, come quelli tendenzialmente vocati alla cucina (verdure, frutta, spezie, muschi), riproposti in forme inconsuete, per esempio tramite infusioni o fermentati, per estremizzarne la natura essenziale e ottenere dei drink eccezionali, che raccontano la profondità di ricerca di provenienza, specificità e maestria che sta dietro a ognuno di essi.
Tutto questo ha preso vita nella serata di apertura nell'Empireo dell'Hotel Plaza Lucchesi, dove i cocktail della serata sono ispirati (con tanto di suggerimento di ascolto tramite Spotify Codes) a brani celebri della musica italiana e internazionale. Esperimento interessante, anche se il rischio di disallineamento fra gusti papillari e uditivi è concreto, e ha tratto in inganno molti dei presenti: in tutta onestà, il risultato al palato era sempre migliore della scelta musicale di partenza.
Cambio di scenario nella seconda tappa della serata al Rasputin, "Secret Bar" di Firenze ispirato ai salotti vittoriani precedenti al proibizionismo americano, nato nel Marzo 2016 in linea con altri progetti sviluppatisi nell'ultimo decennio in tutto il mondo come nelle principali città italiane (prima Roma, seguita da Milano e Torino). Qui il Bar Manager Daniele Cancellara mette a disposizione grandi talenti per la miscelazione di cocktail la cui ispirazione parte dalla metà dell'800 e arriva agli anni '50, con qualche deroga per "twist" e rivisitazioni moderne, sempre all'insegna dell'alta qualità.
Tra appuntamenti al pubblico e masterclass per gli esperti del settore (Ego Academy), Ego Circus colpisce per la cura delle materie prime e l'attenzione al consumatore, con dimostrazione di altissimo livello di professionalità ed esperienza gustativa che soddisfa tutti i palati, compresi i più accorti degustatori.
Ciliegina sulla torta, è proprio il caso di dirlo, è l'omaggio a tutti gli avventori di un classico naso rosso da pagliaccio, che stempera con allegria il carattere apparentemente elitario della manifestazione.