Un motivo in più per visitare questa zona del Ponente ligure e godere delle tante soste del gusto del Golosario
Da oltre mezzo secolo, c’è un festival teatrale che si distingue, oltre che per il calendario estivo degli spettacoli, per l’incantevole scenario in cui vengono messi in scena.
Siamo a Verezzi, perla di origine saracena della riviera ligure di Ponente sita nel primo entroterra tra Pietra Ligure e Finale Ligure, che nel dedalo di strette viuzze e caruggi, mulattiere dette crêuze, antiche case in pietra, chiesette e un mulino fenicio, rivela scorci ineguagliabili sulla costa ligure. La rinomata bellezza e le peculiarità architettoniche di Verezzi le sono valse nel 2008 l’inserimento nel Club dei “Borghi più Belli d’Italia” e successivamente in quello delle “Perle di Liguria”, e nel 2009 persino la dedica di un francobollo nazionale nella serie turistica, emesso in 3.600.000 esemplari in data 10 luglio.
locandina dello spettacolo "Moby Dick" diretto e interpretato dall’attore Alessandro Preziosi (foto da fecebook)
La 58^ edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi prende avvio oggi venerdì 5 luglio alle 21.30 in piazza Sant’Agostino con lo spettacolo "Moby Dick" diretto e interpretato dall’attore Alessandro Preziosi.
Il primo di 12 spettacoli estivi che si concluderanno il 14 agosto con la prima nazionale di “Dreams”, spettacolo itinerante nelle Grotte di Borgio Verezzi, con gli attori della Compagnia Teatro Dell’Albero.
I prodotti dell'azienda agricola Parodi Alessandro (foto da fecebook)
Per gli spettatori, l’occasione anche per scoprire gusti e sapori di questo tratto di Riviera Ligure. A partire da quel raro agrume, il chinotto, dal colore verde brillante che con il tempo vira all’arancio, presente in questa fascia costiera fin dal XVI secolo.
La famiglia Parodi, di stanza a Finalborgo - Az. Agr. di Parodi Alessandro, loc. Aquila, Finale Ligure, tel. 019 69.24.41, https://www.parodichinotto.it -, che coltiva questo frutto da decenni, lo utilizza per creare una gamma di prodotti da mangiare o da bere: la loro marmellata realizzata con chinotti acerbi e maturi è strepitosa, con un piacevole sapore amarognolo. Inoltre, l’azienda ha creato il Chin’Oro, un condimento brevettato e molto versatile in cucina, frangendo contemporaneamente olive Taggiasche e Chinotti di Savona; Altri prodotti a base di chinotto includono chinotti sciroppati, Chinotto di Savona al Maraschino (imperdibile) e liquore di Chinotto, prodotto utilizzando la scorza del frutto. La marmellata di chinotto è anche tra gli ingredienti della torta Sacher realizzata dalla storica Pasticceria Ferro (fu fondata nel 1872) a dimora nel centro di Finale Ligure - via Garibaldi, 10 -, dove sfornano anche i Chifferi Mandorlati, dolci alle mandorle tipici del Finalese, gli amaretti soffiati, a base di mandorle, leggeri e fatti a mano e poi i Gobeletti, dolcetti di frolla ripieni di marmellata all’albicocca.
Altro luogo del gusto sito a Finale Ligure è il Salumificio Chiesa - via Calice, 74, www.albinochiesa.it -, impegnato dal 2013 nella produzione di salumi e insaccati quali il prosciutto cotto con erbe aromatiche locali, la salsiccia con vino Pigato o aglio di Vessalico e vino Rossese, la salsiccia alle erbe aromatiche a chilometro zero e un eccezionale lardo.
I prodotti del Salumificio Chiesa (foto da fecebook)
E c’è anche una sosta all’insegna dell’enoturismo di alto profilo in un luogo straordinario, nell’immediato entroterra di Finale Ligure. Qui, circondati da 50 ettari di boschi, prati e vigneti, sorge infatti Valleponci - loc. Verzi - Val Ponci, 22, www.valleponci.it, cantina che produce vini rigorosamente naturali nel segno del Pigato e della Granaccia. Accanto alle esperienze “sensoriali” nell’ambito del progetto transnazionale Terragir, che prevedono la degustazione con abbinamento di cibi e vini e passeggiate alla scoperta della Via Iulia Augusta e dei ponti romani, accompagnati da guide autorizzate, c’è poi la cucina dell’Agriturismo Valleponci – incantevole lo spazio esterno – che contamina la tradizione ligure con spezie e sapori da tutto il mondo. Infine, la ricettività, con quattro camere recentemente ristrutturate, tutte affacciate direttamente sul giardino.
L'Agriturismo Valleponci (foto da fecebook)
Nella vicina Pietra Ligure, la sosta golosa sarà nel segno della tradizione della pasta fresca ripiena. Due gli indirizzi da segnare: il Pastificio Ligure Pietrese - piazza Castellino, 15, tel. 0196295233 -, che si distingue per l’utilizzo di farine macinate a pietra di prima qualità, da agricoltura biologica e delle più svariate tipologie. Tra le paste fresche ripiene non perdetevi i ravioli verdi di borragine e ricotta. E Pasta Fresca Cassalino Giuseppe - via Garibaldi, 8, tel. 019625389 -, dove trionfa la pasta fatta a mano: trofie, fettuccine all'uovo, pansotti, gnocchi di patate viola e quelli di castagne, maccheroncini e pappardelle all'uovo, ma anche ravioli (di pesce, ai carciofi, ricotta e verdure, borragine…). Non uscite dal negozio senza acquistare il giusto condimento: pesto genovese fresco o sugo di olive Taggiasche, capperi e acciughe.
Poi, una gelateria d’autore, U Magu - piazza Nicolò Castellino, 3 -, dove assaggiare, tra i gusti che propongono, il chinotto di Savona, la mandorla ai fior d’arancio, amaretto e pesche e lo strepitoso pinolo alla Ligure premiato con la medaglia d’argento al Gelato Festival 2016 di Firenze.
Infine, prima di rimettersi in viaggio, ecco due soste al ristorante da faccino radioso: la prima è proprio a Borgio Verezzi e si chiama Doc - via Vittorio Veneto, 1, tel. 019611477 -. Paolo in cucina e Cinzia in sala hanno festeggiato i 40 anni del locale semplicemente proseguendo per la propria strada con determinazione inossidabile, senza clamori, non badando a tendenze senza costrutto. Materia prima giusta, cucina semplice senza barocchismi, quantità generose. Ovviamente con servizio inappuntabile in un ambiente bomboniera, con mise en place curatissime. Notevole il prato nell’agrumeto per cene estive. L’ideale per una buona cena romantica o anche per ricevimenti di classe.
Il dehors del ristorante Doc di Borgio Verezzi (foto da facebook)
La seconda è a Finalborgo - via dell’Annunziata, 12, tel. 019690531. Ai Torchi dà la possibilità di cenare nello storico mulino, dal design cangiante ma sempre di ottimo livello (ora senza quadri), oppure nella loro confinante Osteria spartana e frequentatissima, con adiacente boutique gourmet. La cucina di Gianni, che sia di mare o terra, è – per dirla in breve – assolutamente seria. Il servizio, coordinato dalla moglie Luciana, è attento, garbato, comunicativo. La carta vini è stata potenziata e ha belle novità.
La sala interna del ristorante Ai Torchi (foto da sito)