Classe, eleganza, carattere, la Riserva dedicata al fondatore Girolamo Bosio, è eccellenza italiana

“La terra, la terra, la terra, all'infinito la terra”. Luigi Veronelli

Ogni volta che incontriamo Laura e Cesare Bosio, il pensiero va a Luigi Veronelli e a questa sua frase, una delle sue più poetiche. Gino, siamo certi, se avesse potuto conoscerli, si sarebbe innamorato di questi due giovani e dei loro vini. Sorriso sincero, cultura del lavoro, amore profondo per vino e vigne, orgoglio delle proprie radici e passione per il loro territorio, Laura e Cesare in poco più di vent'anni hanno fatto della loro cantina una delle eccellenze di Franciacorta. Eran poco più che ragazzi, quando hanno iniziato. Il padre, commerciante di successo, aveva investito parte dei suoi risparmi acquistando terreni. Loro lo affiancavano nei suoi affari, e volendo avrebbero avuto la strada spianata, proseguendo la sua attività. Ma il ricordo del nonno, che aveva una piccola produzione di vini. E il richiamo di quella terra acquistata dal padre, ha vinto. Affascinati da grandi come Maurizio Zanella, Vittorio Moretti, le famiglie Uberti e Ziliani, con umiltà, nel 1998, hanno deciso di iniziare il loro percorso di vignaioli. Cesare, forte dei suoi studi, segue vigneti e cantina. Laura si occupa del commerciale e dei rapporti con il pubblico.

Una ventina, gli ettari vitati. La conduzione della vigna è in regime biologico. Rigore nel lavoro, capacità di sacrificio, conoscenza e lungimiranza, con la scelta coraggiosa di realizzare vinificazioni con lunga permanenza sui lieviti, gli assi vincenti che, in un ventennio, han visto l'azienda conquistarsi un ruolo di spicco nel panorama italiano.

I vini? Se il Franciacorta Satèn dal perlage finissimo, dai profumi di fiori bianchi e vaniglia ed il gusto morbido e piacevolmente sapido rappresenta una delle migliori interpretazioni in assoluto dell'intera zona. Dell'intera produzione, tutta di altissimo livello, è vero gioiello, il Franciacorta Docg Pas Dosé Riserva Girolamo Bosio. Riserva dedicata al fondatore Girolamo Bosio, riassaggiata nella versione del millesimo 2012, ci ha stregato con il suo colore paglierino intenso e brillante, il suo perlage continuo e di rara finezza, i suoi profumi di fiori di acacia, le note agrumate di mandarino e cedro, le tracce minerali e di spezie, la suggestiva nota di liquirizia, il sorso diretto, secco e sapido, ma pieno e armonico, che chiude con un finale di somma eleganza. È uno dei più grandi vini italiani!

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