All'Enoteca Conviviale - Zero di Bra ampia scelta di vini e la competenza del titolare, Maurizio Damilano
Parlare di vino “naturale” in ambito giornalistico significa automaticamente prepararsi a uno scontro tecnico-narrativo decisamente scomodo. Eppure, Maurizio Damilano - titolare e frontman dell’Enoteca Conviviale Zero di Bra – parlando di produzione vinicola, ha sempre osteggiato le comodità e le scorciatoie enologiche.
Il suo cognome e le sue origini non passano inosservate e risulta quindi ancora più chiaro quanto profonda e radicata sia oggi la sua missione: cercare di trasmettere la passione per un vino nudo e crudo, un prodotto non mistificato dalle nuove tecnologie e che sia sempre più riflesso sincero di un terroir, rispettando tanto le qualità del frutto quanto i suoi intrinsechi difetti. Un nettare osteggiato da molti ma che sta indubbiamente beneficiando di una crescita economica-narrativa da non sottovalutare, affiancata - non a caso - dall’espansione del mercato delle anfore in terracotta, contenitori in grado di cogliere l’anima dei vitigni.
Non vogliamo qui indirizzare il discorso verso la grande diatriba vino convenzionale-vino naturale puntando il dito su quello che è giusto e quello che è sbagliato (e Maurizio in primis non ha interesse nell’ergersi a paladino di una fazione precisa); la nostra attenzione, invece, ricade come spesso capita sul cercare di trasmettere quanto di buono – e gustoso – l’Enoteca Zero sta portando al panorama braidese, sede di Slow Food e satellite di quella Pollenzo che fa dell’Università delle Scienze Gastronomiche il suo fiore all’occhiello.
Il gusto e la piacevolezza della tavola (o del bicchiere, ndr) sono quindi i binari su cui viaggia il treno gastronomico dell’Enoteca Zero, dove Maurizio accompagna il commensale a una scoperta e a un’analisi attenta dei vini della sua personalissima selezione, affiancati anche da numerose birre, distillati, sidro e tanto altro. Un luogo di apertura e dialogo, di condivisione e continua riscoperta, dove l’occhio non è rivolto al convenzionale (inteso come da dizionario “...che segue passivamente una tradizione ufficialmente accettata…”) ma bensì ricerca la naturalezza e la genuinità dei sapori, puliti o imperfetti che siano.
Sbirciando tra gli scaffali del locale noterete quanto ampia sia la scelta e quanto profonda la conoscenza di Maurizio e dei suoi collaboratori, concentrati nel trasmettere le qualità gustative dei prodotti ma anche la storia e le peculiarità dei vignaioli: le leggendarie bottiglie della famiglia Gravner sono in prima fila (la figlia Mateja ha tenuto pochi giorni fa una lezione proprio in questa enoteca), affiancate da altre etichette della nostra predilezione, come Radikon (Top Hundred del Golosario nel 2002 con il Collio Merlot), Curto Marco (Top Hundred nel 2019 con il Barolo “Arborina”), La Stoppa (Top Hundred nel 2004 con il Malvasia Passito “Vino della Volta”), Elisabetta Foradori (Top Hundred nel 2002 con Vingeti delle Dolomiti Teroldego “Granato”) e tanto altro ancora.
Il locale ogni giorno offre al calice circa 12 referenze, equamente divise tra spumanti, bianchi, macerati e rossi, con la possibilità di abbinare taglieri misti, finger food e altre specialità (da provare assolutamente l’hummus, gustoso e delicato, e il crostone con la mitica salsiccia di Bra).
La scelta del vino per il cliente è davvero vasta, con la possibilità di spaziare dalla nostra penisola fino all’Austria, passando per Spagna, Francia e Germania. Un viaggio enogastronomico di tutto rispetto.
ZERO - ENOTECA CONVIVIALE
via Pollenzo, 10
BRA (CN)
tel. 334 341 4194