Intesa con gli allevatori in Valtellina per l'utilizzo di bovini nostrani al posto di quelli sudamericani

Non più carne di zebù, ma solo bovini maschi italiani. E’ il profilo dell’accordo stipulato tra la filiera agricola italiana della Coldiretti e la Rigamonti Spa, azienda leader nella produzione di bresaola, che prevede l’utilizzo di soli bovini italiani al posto degli zebù nati e cresciuti in Brasile e altri Paesi dell’America del Sud.

Entro tre anni diventeranno bresaola 30mila capi italiani, ma l’obiettivo alla base dell’intesa pare ben più ambizioso. “Vogliamo arrivare presto alla produzione di 500mila bovini all’anno - spiega il presidente di Coldiretti Sondrio Alberto Marsetti - Si creerà lavoro e verrà ricostruita la filiera della carne italiana, ormai quasi scomparsa”.

Una notizia che arriva a seguito di un importante incremento nel consumo di questo tipo di carne, cresciuto del +43% negli ultimi 15 anni, con un piatto di bresaola servito a tavola da 8 famiglie su 10

"Le bresaole made in Italy - conclude Marsetti - avranno in etichetta la dicitura 'Firmato dagli Agricoltori Italiani'. Anche nell'allevamento da carne, siamo tornati in pista". (La Repubblica)

 

Sul nostro Golosario la bresaola (ad esempio quella del grande Mottolini) è già italiana…e diversa. Ora si accoda anche l’industria, come è accaduto nella birra, nel riso, nella pasta, insomma ovunque si capisce che è la distinzione che vince. Nel frattempo noi continuiamo ad assaggiare la bresaola di Mottolini, che non ha quei tempi lunghi annunciati. Diciamo che questa è una vittoria anche dei vari Raspelli, Ziliani e tutti quei giornalisti che hanno sempre stigmatizzato la distorsione di un prodotto, che di tipico aveva soltanto il nome.

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