Chardonnay e Cabernet? No, Bianchello e Sangiovese, il segreto del successo internazionale della cantina di San Costanzo (PU)
È prevista oggi la votazione del Parlamento europeo sul testo di accordo raggiunto sulla riforma della Direttiva in materia di Ogm che riconosce il diritto degli Stati Membri di vietare la coltivazione delle sementi Ogm nel loro territorio, per motivi di natura economica ed agricola.
«Una scelta importante che risponde alle attese degli agricoltori, dei territori e di tutti gli italiani» ha detto ieri il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina «che hanno a cuore la qualità, la tipicità dei nostri prodotti alimentari e la distintività del nostro modello agricolo».
Grande soddisfazione ha espresso Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, che vede in questa decisione «la tutela della straordinaria biodiversità e del patrimonio del Made in Italy». Invitano a non cedere a facili entusiasmi e alla prudenza, invece, le tre associazioni che rappresentano il biologico, ossia Aiab, Federbio e Associazione Agricoltura Biodinamica, secondo cui nel testo ci sarebbero «rischiose lacune» (la debolezza delle motivazioni ambientali invocabili dagli Stati Membri per vietare la coltivazione sul proprio territorio lascerebbe sul piano giuridico ampi spazi di contestazione alle multinazionali). Non v’è dubbio che nel nostro paese la scelta intrapresa a favore del biologico da molti produttori, sta segnando uno dei fenomeni più interessanti degli ultimi anni (ne è conferma il successo che ha avuto a Vinitaly, la fiera del vino più importante del mondo, il padiglione che ospita le cantine che hanno intrapreso questa strada).
Tra le realtà che hanno abbracciato questa filosofia, l’azienda Bruscia (strada Cerasa 11/A – tel. 0721954801) di San Costanzo (PU). Sono 50 gli ettari di terreno dedicati alla vite, a 200 metri sul livello del mare, con esposizione sud – est e con Bianchello e Sangiovese, a farla da protagonisti. La cantina è disposta su due piani, con l’inferiore interrato, a limitare l’impatto ambientale. Di notevole personalità la gamma dei vini. Balòn e Pikler, i due rossi top, entrambi da uve sangiovese (il secondo in purezza). Il Famoso, il bianco più celebre, famoso di nome e di fatto visto che di recente è stato premiato in terra francese tra i migliori biologici.
A noi ha sorpreso il Colli Pesaresi Rosso "Stacciola" (è il nome di un piccolo borgo del comune di San Costanzo), considerato il vino quotidiano, ma dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Frutto di lunga macerazione (oltre venti giorni), di vinificazione in acciaio inox e di affinamento in bottiglia, nel bicchiere si presenta di un bel colore rubino intenso, luminoso, con un naso invitante con note di frutti di bosco, sentori di cuoio e tabacco, sorso pieno, armonico, persistente. Un rosso sincero, con cui brindare alla biodiversità del nostro paese che, oggi, speriamo, avrà tutele maggiori.