Sono cosÃ¬ gli agriturismi radiosi

Cascina Rosio ad Albairate

Non c’è nulla di più pacificante, in una domenica a pranzo, che fare un giro per la placida campagna lombarda nel Parco Agricolo Sud di Milano dove l’agricoltura non solo è ancora viva, ma si è trasformata in una miriade di luoghi che offrono ospitalità. Fra questi, la Cascina Rosio di Albairate rappresenta qualcosa di compiuto, non solo per la tipologia di offerta, ma anche per la qualità della cucina, davvero ottima.

Condotta dalla famiglia Ranzani con Lino e la moglie Paola, oggi vede i figli Emanuela e Marco alla guida di un gruppo di giovani affiatati.

La cascina qui è presente da oltre due secoli: mais, riso, foraggio e allevamento di bovini, suini e animali da cortile. Oggi coltivano anche frutti di bosco e ortaggi secondo i criteri dell’agricoltura ecosostenibile che, insieme alle carni e ai salumi di produzione propria, rappresentano le materie prime per realizzare i piatti.

Al momento della prenotazione si può scegliere se sostare nell’agriturismo vero e proprio, oppure nelle sale (quattro) di un ristorante a tutti gli effetti.
La cucina, curata da Riccardo e Mattia, impiega prodotti che arrivano direttamente dalla cascina o dalle loro cascine, fino alle altre aziende del territorio. Tra i prodotti della Cascina, che ha un punto vendita di Campagna Amica, ricordiamo il riso Carnaroli, la carne fresca (di bovini, capponi, oche e conigli), i salumi tra cui il crudo nostrano, il cotechino e una straordinaria mortadella di fegato; quindi verdure di stagione, frutti di bosco ed erbe aromatiche.

Detto questo, l’appuntamento con la tavola imbandita è per tutti alle 13, con un menu a 37 euro (vini esclusi) che annovera 9 antipasti, serviti con un ritmo perfetto; quindi 2 primi, 2 secondi e un dolce. Il pane, prodotto in proprio, è a lievitazione naturale e i dolci sono preparati da Emanuela, che realizza anche torte per cerimonie, oltre a essere un’abile wedding planner.

In tavola la distinzione arriva fino al tipo di acqua, che a sorpresa è la Lauretana.
Ed eccoci ai nastri di partenza, con l’insalata di cavolo e le cipolle in agrodolce, accanto a un sottile carpaccio di storione affumicato (dell’azienda agricola Pisani Dossi) per iniziare.
rosio-carpaccio storione.jpg Bellissimi e ghiotti gli stecchi di riso e latte
superbi i bocconcini di cassoeula (da urlo)
per continuare con il cotechino e la polenta, i salumi dell’azienda, le barchette ripiene di mousse di formaggio.
La specialità fra i primi sono i risotti: al Gorgonzola e pere al Buttafuoco storico; alla zucca con chips di Grana e noci, oppure il nostro di quella domenica, che è il preferito dal papà: spinaci e fonduta di stracchino.
A seguire, anche le crespelle croccanti con radicchio tardivo e crema di gorgonzola e noci.
Tra i secondi sarà di una finezza unica lo stracotto di manzo in umido con albicocche passite
oppure un superbo rollé di cappone alle castagne che da solo vale il viaggio.
Si chiude con il gelato di produzione propria prodotto con il latte delle aziende del territorio.
Intorno i campi, lambiti delle rogge, coi sentieri che invitano a godersi una passeggiata piena di sorprese. Siete a due passi di Milano, in un luogo della nostra predilezione, dove anche la selezione dei vini, al ristorante, non è per nulla banale. Che felicità!